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2024 – GRANDE SPEDIZIONE: 55 giorni “Un’esperienza da una volta nella vita” da Cotonou a Marrakech

2024 – GRANDE SPEDIZIONE: 55 giorni “Un’esperienza da una volta nella vita” da Cotonou a Marrakech

Giorni:
55
Tipo di viaggio:
Grande spedizione
Gruppo Internazionale
Gruppo:
da 2 a 16 partecipanti
PREZZO per persona:
- GRUPPO DI 6 O PIU' PARTECIPANTI: 16984 €
- Gruppo di 4/5 partecipanti: 20330 €
- Gruppo di 2/3 partecipanti: 27078 €
- Supplemento camera singola: 2125 €
GUIDA: parlante Italiano, Inglese, Francese
Acconto al momento della prenotazione:

8.123,00

L'acconto è inteso come 30% del totale. Per maggiori informazioni, puoi visionare la nostra informativa.

BENIN, TOGO, GHANA, COSTA D’AVORIO, LIBERIA, SIERRA LEONE, GUINEA CONAKRY, GUINEA BISSAU E L’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS, GAMBIA, SENEGAL E LA CASAMANCE, MAURITANIA, MAROCCO E LE PROVINCE SAHARA OCCIDENTALE

Essere in prima linea in una “Grande Spedizione” che parte dalle coste del Golfo di Guinea, attraversa foreste e savane per raggiungere e attraversare il Sahara da sud a nord. L’itinerario attraversa i principali ambienti naturali, culturali e religiosi del continente africano.

PARTENZA: 7 Marzo 2024

PREZZO DA: 16984 €

Sconto:
Data Partenza:
  • 7 Marzo 2024 - 30 Aprile 2024
Totale: 8123

Offerta Speciale

Descrizione

BENIN, TOGO, GHANA, COSTA D’AVORIO, LIBERIA, SIERRA LEONE, GUINEA CONAKRY, GUINEA BISSAU E L’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS, GAMBIA, SENEGAL E LA CASAMANCE, MAURITANIA, MAROCCO E LE PROVINCE SAHARA OCCIDENTALE

ESPERIENZA. Essere in prima linea in una “Grande Spedizione” che parte dalle coste del Golfo di Guinea, attraversa foreste e savane per raggiungere e attraversare il Sahara da sud a nord. L’itinerario attraversa i principali ambienti naturali, culturali e religiosi del continente africano.

In Benin e Togo, l’itinerario si concentra sulle origini africane del Voodoo per assistere a cerimonie, tamburi, danze e stati di trance. In Ghana scopriamo l’etnia Ashanti nel momento dei rituali tradizionali, ammiriamo spiagge selvagge e antichi castelli della tratta degli schiavi. Lungo la costa del Golfo di Guinea, viaggiamo tra coste incontaminate e isole selvagge. Attraversiamo foreste e montagne remote dove l’arrivo di stranieri è un evento raro. Negli angoli meno conosciuti della Costa d’Avorio, della Liberia, della Sierra Leone e della Guinea, camminiamo su ponti di liane fino a villaggi isolati, scopriamo foreste sacre, veniamo accolti da capi tradizionali, sediamo in consiglio con notabili e anziani ed incontriamo cercatori di diamanti all’opera. In Guinea Bissau assistiamo a un “concerto tribale” eseguito dai Griot, discendenti di una stirpe di musicisti e cantastorie risalente al XII secolo. Ci godiamo tre giorni di navigazione alla scoperta dell’arcipelago delle Bijagos.

Guidando verso nord, il paesaggio cambia, passando dalla foresta alla savana.

Dopo le maschere sacre danzanti della Casamance, la sagoma delle moschee è il segnale che, come è cambiato l’ambiente naturale, è cambiato anche l’ambiente culturale e religioso, dall’animismo tradizionale a una versione pacifica e locale dell’Islam. In Senegal, Cap d’Almadine è il punto più occidentale del continente africano. In Mauritania, il paesaggio e l’ambiente cambiano di nuovo, passando dalla savana al deserto. Attraversando il Sahara, scopriamo le oasi di Chinguetti e Ouadane, risalenti al XIII secolo.

Guidando a nord verso il Tropico del Cancro, raggiungiamo il Sahara Occidentale (oggi Province Sahariane del Marocco) e le sue sabbie vergini. Una regione vietata ai viaggiatori per decenni, dove siamo orgogliosi di essere i primi ad arrivare. Diversi refrain arricchiscono la nostra spedizione che segue le rotte degli uccelli che migrano verso l’Europa dopo aver svernato in Africa. Attraversando il Sahara, ripercorriamo in parte un’antica rotta carovaniera per riscoprire la stessa architettura in pietra migliaia di chilometri più a nord, dall’altra parte del deserto. Anche i graffiti saranno un refrain, da quelli urbani di oggi all’arte rupestre preistorica.

Un’esperienza unica nella vita: durante questa spedizione poliedrica entriamo in contatto anche con l’Africa contemporanea. Camminare nell’intensa vita cittadina di Accra, Abidjan, Freetown o Dakar: ascoltare l’eccitante mix di cultura urbana, la musica dal vivo, incontrare giovani artisti di arte urbana, sperimentare la cucina fusion.

Il posto giusto per concludere questa spedizione dal Golfo di Guinea al Nord Africa è Marrakech, antico crocevia e caravanserraglio e oggi moderna e tradizionale città cosmopolita.

CLIMA. Le date di partenza sono state scelte per godere del clima migliore. Il tardo autunno (e la primavera) sono le stagioni perfette per viaggiare attraverso il Sahara: le temperature sono miti e piacevoli, le notti sono fresche ma non fredde e le giornate sono calde ma non bollenti. L’inverno (e l’inizio della primavera) sono i periodi più freschi della stagione secca nell’Africa occidentale subsahariana.

Il comfort è d’obbligo per godere appieno di una lunga esperienza di viaggio fuori dai sentieri battuti.

Trasporti: moderni veicoli 4×4 con aria condizionata saranno il principale mezzo di trasporto sui percorsi accidentati, mentre sulle strade principali verranno utilizzati moderni e confortevoli minibus con aria condizionata.

Pernottamenti: in hotel confortevoli, quattro stelle (****) nelle capitali; alberghi recenti con camere climatizzate e servizi privati nel resto dell’itinerario. Le sistemazioni sono state scelte privilegiando il comfort, la qualità del cibo, la cordialità del servizio, lo stile architettonico tipico e le posizioni panoramiche. Nelle aree remote del Sahara, godremo di due notti nel nostro campo mobile con grandi tende beduine, tappeti, materassi e sedie. In caso di forti venti di sabbia, sarà allestita una comoda tenda-ristorante per la cena. Un’esperienza di campo ben organizzata sotto le stelle del deserto è un must per una vera esperienza sahariana.

SICUREZZA. La sicurezza è la nostra principale preoccupazione. La spedizione si basa sulla nostra lunga esperienza della zona ed è guidata da capispedizione esperti. L’itinerario è sicuro, la nostra rete locale lo monitora costantemente grazie a una presenza permanente sul campo che fornisce informazioni aggiornate.

OPPURE UNISCITI A NOI PER UNA DELLE 25 TRATTE DELLA SPEDIZIONE:

  1.  L’AFRICA OCCIDENTALE: 16 opzioni, itinerari da 6 to 34 giorni. Savane e foreste, rituali sconosciuti, tribù e culture nelle regioni sub-sahariane più intriganti.
  2. L’AFRICA OCCIDENTALE ED IL SAHARA: 6 opzioni, itinerari da 14 to 51 giorni. Dalle foreste alle savane e alla traversata del Sahara. Scoprendo una grande varietà di paesaggi, popoli e culture tribali, dai villaggi animisti e dalle maschere sacre ai nomadi del deserto, alle oasi e alle carovane di cammelli.
  3. IL SAHARA: 3 opzioni, itinerari da 12 to 19 giorni. Attraversando il deserto più grande della terra, si scoprono cordoni di dune selvagge, oasi, pastori nomadi e carovane di cammelli.

 L’AFRICA OCCIDENTALE
16 opzioni, itinerari da 6 to 34 giorni

34 GIORNI DA COTONOU A DAKAR.      PREZZO DA: 10897 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno 1 al giorno 34 dell’itinerario
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2024. Arrivo a Dakar il 9 aprile 2024.

28 GIORNI COTONOU – ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS – BISSAU.       PREZZO DA: 8864 €
Benin, Togo, Ghana, COSTA d’AVORIO, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos. Dal giorno 1 al giorno 30 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2024. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2024.

25 GIORNI DA COTONOU A BISSAU.       PREZZO DA: 7914 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau. Dal giorno1 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2024. Arrivo a Bissau il 31 marzo 2024. 

20 GIORNI DA COTONOU A FREETOWN.      PREZZO DA: 6481 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone.Dal giorno 1 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2024. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2024. 

11 GIORNI DA COTONOU AD ABIDJAN.       PREZZO DA: 2785 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio. Dal giorno 1 al giorno 11 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2024. Arrivo ad Abidjan il 17 marzo 2024.

16 GIORNI DA ACCRA A FREETOWN.       PREZZO DA: 5600 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 5 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2024. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2024.

13 GIORNI DA ACCRA A MONROVIA.       PREZZO DA: 3960 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia. Dal giorno 5 al giorno17 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2024. Arrivo a Monrovia il 23 marzo 2024.

26 GIORNI ABIDJAN – DAKAR.       PREZZO DA: 9230 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno 9 al giorno 33 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2024. Arrivo a Dakar l’8 aprile 2024.

20 GIORNI DA ABIDJAN ALL’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS E BISSAU.       PREZZO DA: 7162 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago dell Bijagos. Dal giorno 8 al giorno 28 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2024. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2024.

17 GIORNI DA ABIDJAN A BISSAU.       PREZZO DA: 5996 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea e Guinea Bissau. Dal giorno 9 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2024. Arrivo a Bissau la sera del 31 marzo 2024.

12 GIORNI DA ABIDJAN A FREETOWN.       PREZZO DA: 3790 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 9 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2024. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2024.

20 GIORNI DA MONROVIA A DAKAR  .       PREZZO DA: 7600 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno15 al giorno 34 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2024. Arrivo a Dakar l’8 aprile 2024. 

14 GIORNI DA MONROVIA ALL’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS ED A BISSAU.       PREZZO DA: 5369 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos. Dal giorno 15 al giorno 28 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2024. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2024.

11 GIORNI DA MONROVIA A BISSAU.       PREZZO DA: 4220 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea e Guinea Bissau. Dal giorno 15 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2024. Arrivo a Bissau la sera del 31 marzo 2024.

6 GIORNI DA MONROVIA A FREETOWN.       PREZZO DA: 2310 €
Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 15 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2024. Arrivo a Freetown il 26 marzo 2024.

 

AFRICA OCCIDENTALE ED IL SAHARA
6 opzioni: itinerari da 14 giorni a 51 giorni

51 GIORNI DA ACCRA A MARRAKECH.       PREZZO DA: 15768 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 5 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2024. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2024. 

47 GIORNI DA ABIDJAN A MARRAKECH.       PREZZO DA: 14990 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 9 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2024. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2024.

41 GIORNI DA MONROVIA TO MARRAKECH.       PREZZO DA: 13425 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale.  Dal giorno 15 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2024. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2024.

31 GIORNI DA BISSAU-BIJAGOS A MARRAKECH.       PREZZO DA: 8985 €
Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale.  Dal giorno 25 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Bissau il 31 marzo 2024. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2024. 

23/24 GIORNI DA DAKAR A MARRAKECH.       PREZZO DA:6994 €
Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 32 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Dakar il 7 aprile 2024. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2024. (24 GIORNI).

14/13 GIORNI DA DAKAR A DAKHLA.       PREZZO DA: 3995 €
Senegal, Mauritania ed il Rio de Oro in Marocco. Dal giorno 32 al giorno 45 dell’itinerario.
14 giorni. Partenza da Dakar il 7 aprile 2024. Arrivo a Dakhla il 20 aprile 2024.

 

SAHARA
3 opzioni: itinerari da 12 giorni a 19 giorni

19 GIORNI DA NOUAKCHOTT A MARRAKECH.       PREZZO DA: 5985 €
Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 37 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Nouakchott il 12 aprile 2024. Arrivo a Marrakech la sera del 30 aprile 2024.

15/14 GIORNI DA NOUAKCHOTT A TAN TAN.       PREZZO DA: 4485 €
Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 37 al giorno 50 dell’itinerario.
Partenza da Nouakchott il 12 aprile 2024. Arrivo a Tan Tan o Guelmim la mattina del 26 aprile 2024. (15 giorni) 

12 GIORNI DA DAKHLA A MARRAKECH.       PREZZO DA: 2816 €
Marocco e Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 44 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Dakhla il 19 aprile 2024. Arrivo a Marrakech la sera del 30 aprile 2024.

 

  • Chiedete per i programmi dettagliati.

  • È possibile richiedere qualsiasi diversa tratta, a proprio scelta.

 

Giorno 1: COTONOU – Benin (7 marzo 2024)
Arrivo all’aeroporto e trasferimento in hotel.
Cena e pernottamento

Giorno 2: IL VILLAGGIO SU PALAFITTE – Benin
Lasciamo i nostri veicoli e attraversiamo il lago Nokwe su un’imbarcazione motorizzata per raggiungere Ganvié, il più grande e più bel villaggio africano su palafitte. I circa 25.000 abitanti fanno parte dell’etnia Tofinou e costruiscono le loro case di legno su palafitte di teak. L’allevamento di pesci con un’antica tecnologia tribale è la loro attività principale. Ganvié è riuscito a preservare le sue tradizioni e il suo ambiente nonostante la lunga presenza umana in un ambiente chiuso; il lago non è sovra-sfruttato. La vita quotidiana si svolge nelle canoe scavate che adulti e bambini remano con facilità usando pagaie dai colori vivaci. Da queste canoe gli uomini pescano, le donne espongono le merci al mercato galleggiante, i bambini vanno a scuola e giocano. A Ganvié si dice che i bambini imparino prima a nuotare che a camminare.
Percorrendo chilometri sulla pista dei pescatori tra infinite spiagge gialle, alte palme, capanne di paglia e piroghe colorate, si arriva a Ouidah.

Giorno 3: OUIDAH, CULTURA AFRO-BRASILIANA – Benin
La piccola città di Ouidah fu conquistata dal Regno di Dahomey nel XVIII secolo e divenne il principale porto di spedizione degli schiavi. La visita inizia seguendo la “strada degli schiavi” fino alla riva, “la porta del non ritorno” dove gli schiavi venivano spediti nelle Americhe. Ouidah gode di una rara architettura afro-brasiliana, come un mix unico di culture, dove il tempio del pitone si affaccia sulla cattedrale cattolica. L’atteggiamento rilassato della gente del posto si fonde con il fragore delle onde lontane, e il ritmo dei tamburi sembra riportare l’eco mormorante delle colonne di schiavi che si imbarcavano da queste spiagge – un’atmosfera senza tempo descritta da Bruce Chatwin nel suo romanzo “Il viceré di Ouidah”. A piedi visitiamo il Tempio del Pitone e il Forte Portoghese (attualmente chiuso per ristrutturazione), ora un piccolo ma interessante museo sulla storia di Ouidah, sulla tratta transatlantica degli schiavi e sui legami che questo commercio ha creato tra i Paesi costieri dell’Africa occidentale e la cultura Voodoo dei Caraibi.
Tra lagune e oceano, scopriremo il culto di Zangbeto. La maschera di Zangbeto è molto alta e ricoperta di paglia colorata. Rappresenta gli spiriti selvaggi e non umani (le forze della natura e della notte che abitavano la Terra prima dell’uomo). I portatori della maschera appartengono a una società segreta e tengono nascosta la loro identità perché i non iniziati non possano sapere chi sono. Quando Zangbeto danza è un evento per l’intero villaggio. La sua esibizione garantisce protezione contro gli spiriti maligni e la stregoneria. Il movimento rotatorio della maschera simboleggia la purificazione spirituale del villaggio e Zangbeto compie anche “miracoli” per dimostrare i suoi poteri.
Arrivo alla cittadina di Grand Popo.

Giorno 4: VUDÙ- Benin – Togo
Frontiera con il Togo.
Il vudù è la religione principale della zona costiera del Togo e del Benin e le cerimonie autentiche sono comuni: il ritmo frenetico dei tamburi e i canti degli adepti “chiamano” gli spiriti vudù che prendono possesso di alcuni partecipanti. I posseduti cadono in una profonda trance: occhi che si rovesciano all’indietro, smorfie, convulsioni, insensibilità al fuoco o al dolore. Sakpata, Heviosso, Mami Water sono solo alcune delle divinità vudù che possono manifestarsi… Circondati dall’atmosfera magica della cerimonia, capiremo cosa intende la gente di qui quando dice: “Nelle vostre chiese pregate Dio; nel nostro santuario vudù diventiamo Dei!”.

Giorno 5: LOME: CAPITALE COSMOPOLITA ED ELEGANTE – Togo – Ghana
Lome, la vivace capitale del Togo, è l’unica città africana che è stata governata da tedeschi, inglesi e francesi e che ha attirato commercianti da diversi Paesi africani. È anche una delle rare capitali al mondo che confina con un’altra nazione. Questi elementi hanno sviluppato uno stile di vita unico dei suoi abitanti, la sua cucina poliedrica e la sua architettura. Lome è un punto d’incontro di persone, commerci e culture, una capitale cosmopolita ma ancora a misura d’uomo. Visitiamo: il mercato centrale con le famose “Nana Benz”, le donne che controllano il mercato dei costosi “pagne” (tessuti colorati) venduti in tutta l’Africa occidentale; gli edifici coloniali e il più grande “mercato dei feticci” di tutta l’Africa, dove si può trovare un eclettico assortimento di tutti gli ingredienti necessari per pozioni d’amore e intrugli magici. Pomeriggio in auto fino al confine con il Ghana e poi sino ad Accra.
Opzionale, tour notturno di Accra.

Giorno 6: ACCRA “LA CAPITALE” – Ghana
Mattinata dedicata alla visita di Accra. La capitale del Ghana ha mantenuto la sua particolare identità nonostante il rapido sviluppo in corso. Esploriamo l’antico quartiere di James Town, abitato dalla popolazione locale, nota come Ga. Il nostro tour si conclude con la visita di un laboratorio specializzato nella costruzione di bare di fantasia. Queste bare artigianali uniche possono assumere qualsiasi forma: frutta, animali, pesci, automobili, aeroplani…. l’unico limite è l’immaginazione! Trasferimento a Kumasi.

Giorno 7: GLI ASHANTI Ghana
Kumasi, la capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti. Gli Ashanti furono una delle nazioni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX secolo, quando gli inglesi annessero il Regno Ashanti alla colonia della Costa d’Oro. Con oltre tre milioni di abitanti, Kumasi è una città tentacolare con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi dell’Africa. Qui si possono trovare tutti i tipi di artigianato Ashanti (articoli in pelle, ceramiche, tessuti Kente) e praticamente ogni tipo di frutta e verdura tropicale.
La visita include il Centro culturale Ashanti, una ricca collezione di manufatti Ashanti ospitata in un’interessante riproduzione di un’antica casa Ashanti. Partecipazione a un incontro o a un evento tradizionale della cultura Ashanti.

Giorno 8: ELMINA, ATMOSFERA UNICA Ghana
Partenza mattutina per Elmina alla scoperta degli antichi castelli della tratta degli schiavi. Il più antico edificio europeo in Africa, “Sao Jorge da Mina”, fu eretto dai portoghesi nel 1482. In tempi diversi il castello è stato utilizzato come magazzino per il commercio dell’oro, dell’avorio e infine degli schiavi.
Il castello che visitiamo è il risultato di successivi lavori di ampliamento ed è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Di fronte al castello, il porto dei pescatori con centinaia di colorate e grandi piroghe da pesca in legno.  

Giorno 9: DALL’ORO ALL’AVORIO – Ghana – Costa d’Avorio
Partenza presto. In un antico villaggio, scopriamo i Posuban, santuari delle “compagnie Asafo” dove i “guerrieri” Asafo versano ancora libagioni. I vicoli della città vecchia hanno un’atmosfera unica, che ci riporta all’epoca precedente al periodo coloniale, quando questa regione era il primo luogo di commercio fisso tra gli europei e l’Africa subsahariana. Ad Axim visiteremo il Forte di San Antonio, costruito dai portoghesi nel 1515 vicino all’estuario del fiume Ankobra, in una regione estremamente ricca di oro. Fortemente fortificato e costruito in un sito naturalmente protetto da una roccia affacciata sull’oceano, questo forte era il principale punto di scambio dell’oro dell’ex Costa d’Oro. Da Axim ci dirigeremo verso il Paese che ha preso il nome dal commercio dell’avorio. Confine con la Costa d’Avorio e arrivo alla città di Aboisso sul fiume Bia.
Cena negli animati ristoranti locali all’aperto della piazza centrale, un’esperienza sicura e gustosa di street food africano.

Giorno 10: GRAND BASSAM – Costa d’Avorio
Arrivo a Grand Bassam: un’antica città costruita su un banco di sabbia tra laguna ed oceano. Era l’antica capitale della colonia francese della Costa d’Avorio e oggi è una località di svago marittimo per gli abidjanesi. Grazie ai suoi tranquilli viali ombreggiati da alti alberi, alle grandi bouganville e agli edifici coloniali ben conservati, Grand Bassam ha un’atmosfera magica. Il vecchio ufficio postale è un gioiello di architettura coloniale. Il Museo del Costume, presso l’ex palazzo del governatore, con la sua grandiosa scalinata esterna, è un gioiello architettonico e la sua collezione unica di costumi tribali, maschere, ornamenti e fotografie etnografiche offre un interessante spaccato della storia e della cultura del Paese. Si prosegue in direzione ovest verso Abidjan.

Giorno 11: ABIDJAN, GRATTACIELI E LAGUNE – Costa d’Avorio
Al di là della laguna, il “plateau” (il quartiere degli affari) sta crescendo molto velocemente, non in orizzontale come nella maggior parte delle città africane, ma in verticale, con i suoi grandi edifici e grattacieli moderni. Non c’è molta terra disponibile e la poca presente deve essere continuamente recuperata dalle acque della laguna di Ebrié. Il moderno quartiere degli affari è delimitato a ovest dal porto e dalle sue interminabili code di persone in attesa di un battello pubblico, e a est dalla sagoma della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Il traffico caotico è il risultato negativo del rapido sviluppo economico del Paese, che ha raggiunto il 6% del PIL dopo la guerra civile. Pomeriggio, partenza in autostrada per Yamoussoukro.

Giorno 12: CATTEDRALE NELLA SAVANA – Costa d’Avorio
Yamoussoukro è la capitale formale del Paese dal 1983, ma è soprattutto il villaggio natale di Houphouët-Boigny, il primo Presidente della Costa d’Avorio indipendente. Qui si è realizzato il sogno ivoriano degli anni Settanta e Ottanta, il sogno di un Paese che, nonostante la carenza di importanti risorse naturali, ha creato la più grande economia dell’Africa occidentale francofona. Visitiamo la Basilica della Vergine della Pace, ispirata a San Pietro a Roma, il più grande edificio cristiano della terra, con alte vetrate colorate uniche nel loro genere. Vediamo ampi viali dove le poche auto cercano di evitare le grandi buche, gli zebù e i polli. Gli enormi edifici governativi, i grandi alberghi alti fino a 14 piani, e persino un lago artificiale abitato da coccodrilli, danno una sensazione di abbandono. In un villaggio assistiamo alle maschere di danza Zaouli. Lo Zaouli è una danza tradizionale della tribù dei Guro. La maschera Zaouli, creata negli anni ’50, è stata probabilmente ispirata da una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le storie sulle origini delle maschere sono varie e ogni maschera può avere una propria storia simbolica. L’unicità della danza Zaouli è il movimento fine e sofisticato delle gambe e dei piedi. Daloa.

Giorno 13: TRADIZIONI MAGICHE – Costa d’Avorio
Iniziamo il nostro viaggio attraversando alcune piantagioni di caffè e cacao, punteggiate solo da piccoli villaggi. La Costa d’Avorio è il principale produttore di cacao al mondo, il secondo è il Ghana ed insieme rappresentano più della metà della produzione mondiale. Lasciando la strada principale, solo i veicoli 4×4 possono raggiungere i remoti villaggi dell’etnia Guere nella foresta, dove l’arrivo di stranieri è un evento raro. Scopriamo le potenti maschere Guéré che lasciano la foresta sacra per danzare nel villaggio all’arrivo di ospiti importanti. (Se saremo fortunati) si esibiranno i rari ” Jongleurs”: la giocoleria iniziatica delle ragazze è un’antica tradizione che sta scomparendo. Abbiamo scoperto uno degli ultimi villaggi dove viene ancora praticata. Le etnie Dan e Guere sono note per le loro maschere considerate tra i capolavori dell’arte africana.
Arrivo in serata alla cittadina di Man, circondata da 18 montagne verdi, capoluogo di questa regione forestale. Trascorreremo due notti in un confortevole hotel di Man.

Giorno 14: MASCHERE DI BELLEZZA – Costa d’Avorio
Intera giornata dedicata alla regione di Man. Se le maschere Guere sono note per il loro aspetto potente e rude, le maschere Dan sono una delle maschere tribali più belle grazie al delicato equilibrio di forme che simboleggiano la bellezza. In un piccolo villaggio vicino, le maschere emergono dalla foresta verso di noi. Nella cosmogonia del popolo Dan esiste un dio creatore che comunica con gli esseri umani solo attraverso i suoi intermediari, le maschere. Durante la danza delle maschere la distanza tra il mondo umano e quello degli spiriti scompare, gli ordini cosmici e sociali vengono ristabiliti e si esprime gratitudine agli dei e agli antenati.
Il mercato di Man è un importante punto di scambio sia con gli abitanti dei villaggi dalla regione sia con quelli provenienti dalle foreste dei Paesi vicini. Sarà possibile trovare una vasta scelta di prodotti artigianali e, con un po’ di fortuna, autentiche maschere tribali e oggetti rituali.

Giorno 15: PONTI DI LIANE – Costa d’Avorio – Liberia
Una strada nella vegetazione lussureggiante ci porterà a un villaggio remoto e a una breve passeggiata fino a uno spettacolare ponte di liane che attraversa un grande fiume nella giungla.
I ponti di liana sono capolavori di un’autentica “tecnologia tribale”. Sono costruiti esclusivamente con materiali vegetali, come legno e liane, senza l’uso di chiodi o corde né di altri materiali estranei alla foresta. Solo gli iniziati possono raccogliere le liane e il legno, lasciandoli nella foresta. Si crede che uno spirito potente costruisca il ponte in una notte. Durante la preparazione di un nuovo ponte non sono ammessi nella foresta né donne né iniziati, per garantire la segretezza di questa “tecnologia magica”.
Dopo le formalità, attraverseremo il confine con la Liberia in un paesaggio collinare lussureggiante. Arrivo in serata a Gbarnga. 

Giorno 16: LIBERIA: LA TERRA DEGLI UOMINI LIBERI – Liberia
Arrivo a Monrovia, la capitale della Liberia, l’unico Paese africano che non è mai stato né colonia né protettorato. La Liberia è stata fondata dai Krio, schiavi liberati e riportati in Africa dall’America. I Krio rappresentano il 5% della popolazione. Sono considerati i creatori della nazione e i principali attori dell’economia e della politica moderna. L’80% della popolazione parla il Krio, una sorta di “pidgin” inglese americano.
Il nostro hotel con vista sull’oceano è il miglior punto di partenza per visitare la città. La massoneria ha un grande impatto sulla storia della Liberia e sulla cultura krio. Visita all’imponente Grande Tempio Massonico. Un simbolo di Monrovia è ciò che resta del Ducor Palace, inaugurato nel 1960 e uno dei primi hotel a cinque stelle in Africa. Situato su una collina rocciosa nel punto più alto di Monrovia, domina l’intera città e la baia. L’hotel ospitava eventi e feste dell’élite africana all’epoca delle indipendenze. Nella grande piscina affacciata sull’oceano Idi Amin nuotava tenendo la pistola alla cintura mentre l’amica Miriam Makeba cantava. Durante e dopo la guerra civile l’edificio è stato saccheggiato più volte, l’hotel è ora abbandonato e chiuso, ma cercando i giusti permessi, potremmo visitarlo. Nel 2008 il governo aveva fatto un accordo con Gheddafi per ricostruire questo hotel, ma il progetto, come molti altri progetti di sviluppo libici, non è mai stato portato a termine a causa della guerra che Europa e America hanno iniziato per rovesciare Gheddafi.
L’edificio del Museo Nazionale è un esempio di architettura Krio. Nel museo scopriamo un’ampia collezione di antiche maschere e oggetti rituali e una mostra fotografica sulle lunghe guerre civili che si sono svolte tra il 1989 e il 2003. Anche gli antichi edifici coloniali e le chiese Krio in pietra fanno parte di questa intrigante visita della città.

Giorno 17: BUNDO: MASCHERE FEMMINILI – Liberia – Sierra Leone
Nella maggior parte dell’Africa, le maschere sono prerogativa maschile, ma tra i Mende e le popolazioni vicine, le maschere Bundo sono appannaggio femminile e hanno un ruolo cruciale nei riti di iniziazione delle ragazze. Raggiungiamo un villaggio per assistere all’uscita delle maschere, un evento che richiama una folla colorata.
Il fiume Mano è un confine naturale tra Liberia e Sierra Leone.
Dopo le formalità di frontiera, proseguiremo su una nuova spettacolare strada nella foresta fino alla città di Bo.

Giorno 18: DIAMANTI – Sierra Leone
La ricerca dei diamanti crea dipendenza almeno quanto il gioco d’azzardo, la possibilità di trovare una “fortuna” può diventare realtà, solo per pochi fortunati. I diamanti hanno avuto un ruolo importante nella recente storia travagliata del Paese. La quantità e la qualità delle “pietre” ancora da trovare è importante. Raggiungiamo un villaggio. Dopo aver chiesto il permesso al capo del villaggio, alcuni abitanti ci accompagnano al sito dove possiamo incontrare i cercatori di diamanti. Una persona del posto ci spiega le tecniche artigianali di estrazione e di “lavaggio con la sabbia”.
Ci dirigiamo, poi, verso la costa atlantica. Arrivati al villaggio di Kent lasciamo i nostri veicoli per imbarcarci su una barca per una breve navigazione verso l’isola di Banana.

Giorno 19: L’ISOLA DI BANANA – Sierra Leone
Intera giornata di circumnavigazione, esplorazione e camminata alla scoperta di un paradiso incontaminato come montagne, foreste primarie, villaggi e piccole spiagge remote. Per i viaggiatori più attivi, un’escursione di 2 ore nella foresta o il proseguimento della circumnavigazione dell’isola.  

Giorno 20: LA PENISOLA DI FREETOWN – Sierra Leone
Una barca locale ci riporta sul continente. Percorriamo la costa alle pendici delle montagne della penisola di Freetown… solo il giallo delle spiagge divide il verde della vegetazione lussureggiante dal blu dell’oceano. Il Paese ha preso il nome da queste montagne, le montagne (Sierra) dei leoni.
Le origini di Freetown: nel 1786 i primi trecentottanta schiavi africani liberati arrivarono in Sierra Leone dall’America, dove avevano combattuto nella guerra d’indipendenza al fianco degli inglesi. Dopo aver perso la guerra, gli inglesi li inviarono in Sierra Leone e crearono i primi insediamenti di schiavi liberati. Pochi mesi dopo il loro arrivo, i nuovi arrivati morivano di fame, si ammalavano di nuove e sconosciute malattie e litigavano con la popolazione locale, che li sopportava a fatica. Pochi anni dopo, durante la guerra napoleonica, Freetown esponeva la bandiera britannica ed era stata attaccata da sette vascelli della marina francese e distrutta. Pochi sopravvissuti si salvarono sulle piroghe inviate dai… commercianti di schiavi. Dal 1807, infatti, in seguito all’abolizione della tratta degli schiavi da parte dell’Impero britannico, le navi dei mercanti di schiavi catturate dalla Marina britannica liberarono gli schiavi in Sierra Leone.  Nel 1808 Freetown divenne la capitale della prima colonia britannica nell’Africa tropicale. A quel tempo i Krio, o ex schiavi, erano più di 50.000, creando un’élite che faceva pressione sull’amministrazione per una migliore istruzione. Nel 1845 fu costruita la “Fourah Bay”, la prima università dell’Africa occidentale. Durante il periodo coloniale Freetown era conosciuta come l'”Atene dell’Africa occidentale”.

Giorno 21: IL BALLETTO NAZIONALE – Sierra Leone – Guinea
Partenza in direzione nord-ovest. Dopo aver attraversato il confine con la Guinea, si arriva alla città rocciosa di Kindia. Il Balletto Nazionale era uno dei fiori all’occhiello del vecchio regime socialista al momento dell’indipendenza e veniva chiamato il Bolshoi africano. A Kindia è rimasta una tradizione di acrobati e ballerini di quell’epoca. Visitiamo il colorato mercato. In serata, al suono dei tamburi, assisteremo a uno spettacolo di danza acrobatica.

Giorno 22: BASSORILIEVI AFRICANI – Guinea
Mamou è la porta del massiccio del Fouta Djalon.
Una strada panoramica ci porta sul versante meridionale fino a Dalaba, ad un’altitudine di 1200 metri.
Il massiccio del Fouta Djalon: grazie al suo clima fresco e salubre, era uno dei luoghi preferiti dai francesi per la villeggiatura in epoca coloniale. Le foreste di conifere sono rimaste a ricordo di quell’epoca. È considerata la zona più spettacolare della Guinea: montagne, altopiani e savane si alternano a profonde valli umide. Questo grande massiccio montuoso è il “serbatoio d’acqua” dell’Africa occidentale. Dalla Guinea scorrono tre fiumi che danno il nome a quattro nazioni: Niger, Nigeria, Senegal e Gambia. In questo territorio vivono i Peul (chiamati anche Fulla o Fulani), famosi per la loro bellezza e considerati i più grandi allevatori di zebù a sud del Sahara.
Visitiamo Dalaba, una piccola e tranquilla cittadina. Interessante è la “casa a palabra” (la casa delle parole) con un bel bassorilievo in puro stile architettonico Peul (Fulla). Qui i capi si incontravano con l’amministrazione coloniale. Visita alla villa costruita dal governatore coloniale e successivamente utilizzata dal primo presidente della Guinea indipendente. Il leader dell’indipendenza era Sekou Touré, uno dei presidenti africani più radicali e anticoloniali; rifiutò qualsiasi collaborazione con i francesi e creò forti legami con l’Unione Sovietica e un’amicizia personale con Ceausescu. Alcune ville utilizzate dai ministri e dagli ospiti di Sekou Touré sono reminiscenze di quel periodo. In una villa oggi in rovina, Miriam Makeba conobbe e sposò Stokley Carmichael, un esule dagli Stati Uniti che fu tra gli ispiratori del braccio armato delle Pantere Nere.

Giorno 23: IL FOUTA DJALON – Guinea
Intera giornata dedicata alla scoperta di Fouta Djalon, dove le montagne incontrano la savana, valli profonde, cascate imponenti incorniciate dalla foresta rendono il paesaggio di una bellezza incontaminata. L’etnia Peul (chiamata anche Fulla o Fulani) proviene da questa zona. I Peul sono noti per la loro bellezza e per essere i migliori allevatori di zebù dell’Africa occidentale. Nel XVII secolo, la Jihad dei Peul (Fulla) è partita da queste montagne, portando i Peul a conquistare la maggior parte della savana fino al Camerun, e sono il gruppo più numeroso delle savane sub-sahariane.
Una grande capanna rotonda di argilla con un tetto d’erba decorato è il luogo in cui si riunisce il consiglio principale e dove vengono nominati i capi tradizionali di tutto il Fouta Djalon; grazie alle nostre conoscenze chiederemo di essere ricevuti dai capi e dai dignitari che siedono in consiglio….
Arrivo serale a Labe, chiamata la “capitale” della regione del Fouta Djalon.

Giorno 24: UN CUORE REMOTO DELL’AFRICA – Guinea – Guinea Bissau
Partenza presto per una lunga giornata di viaggio. Scopriamo una regione caratterizzata da spazi vuoti e selvaggi, montagne spettacolari ricoperte da una savana boscosa, foreste tropicali secche e insediamenti isolati di Peul (Fulla). Ad un confine remoto entriamo in Guinea Bissau. Arriviamo in serata a Gabu.

Giorno 25: I GRIOT: CANTASTORIE AFRICANI – Guinea Bissau
Partenza al mattino. Lasciamo la strada principale per raggiungere un piccolo villaggio nella regione dei Malinké.
I Malinké sono i discendenti dell’antico Impero del Mali e sono diffusi negli attuali territori di Mali, Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Senegal e Guinea Bissau. I Griot sono un gruppo di musicisti-narratori che risale al XIII secolo, durante l’Impero del Mali. Il villaggio che visitiamo è noto per le famiglie di Griot che si tramandano queste tradizioni da generazioni, fin dai tempi dell’Impero. Noti anche per la loro abilità nella produzione di strumenti musicali, si esibiranno in un concerto per noi. Pranzo e visita di Bafata per scoprire l’antica architettura coloniale portoghese. Arrivo in serata a Bissau, la capitale del Paese.

Giorno 26: IL SACRO ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS: LA CAPITALE FANTASMA – Guinea Bissau
Vivete una spettacolare navigazione di tre giorni in motoscafo alla scoperta dell’arcipelago delle Bijagos, della sua natura affascinante e delle sue tribù isolate. L’arcipelago, composto da 88 isole e isolotti, si trova a una media di 40 miglia dalla costa. Le Bijagos sono un “gioiello geografico” per ricchezza naturale e culturale.
Bolama è stata l’ex capitale della Guinea portoghese dal 1871 al 1941, quando è stata trasferita a Bissau. Quando i portoghesi se ne andarono, gli indigeni vennero ad occupare questa città. Oggi la città sta cadendo a pezzi, in parte invasa dalla vegetazione tropicale. Bolama, che è stata costruita secondo il modello di un “Castrum Romanum” (cittadella romana), è ora un mix di grandi viali rettilinei, vuote piazze assolate e letargiche, fontane secche, giardini simili a cespugli ed edifici amministrativi neo-palladiani in rovina. All’ombra delle colonne dell’ex palazzo del governatore, le capre pascolano tranquille; sebbene abitata, questa città gode dell’atmosfera fiabesca di una città fantasma.

Giorno 27: CERIMONIA DELLA DANZA DELLA VACA BRUTO – Guinea Bissau
Mattinata a disposizione per rilassarsi tra la piscina e la spiaggia selvaggia o per passeggiare intorno all’isola esplorando la vegetazione lussureggiante. Pranzo nel ristorante su palafitte del nostro resort, con una scelta di “pescato del giorno” direttamente dall’oceano (presenza di altri piatti, anche vegetariani).
Nel pomeriggio breve navigazione verso l’isola di Bubaque, la minuscola “capitale” dell’arcipelago di Bijagos, con il suo piccolo ma colorato mercato. A causa della lontananza, della mancanza di mezzi di trasporto e del profondo attaccamento dei locali alle loro tradizioni, le tribù Bijagos sono state poco influenzate dal mondo esterno. La vita nei villaggi è caratterizzata da riti di iniziazione e cerimonie segrete. In alcuni villaggi, i giovani uomini devono affrontare un rito di iniziazione di sette anni vivendo in un “convento” senza contatti con le donne. Nell’arcipelago delle Bijagos la vita è ancora regolata dal “ciclo delle stagioni”. Durante la lunga stagione secca, quando il raccolto è terminato, hanno luogo le principali cerimonie. La Vaca Bruto (toro selvaggio) è la maschera più spettacolare delle isole; i danzatori trasmettono alla maschera una presenza realistica inchinandosi e rivolgendosi a terra. Con occhi di vetro smerigliato, corna vere, orecchie di cuoio e una corda che attraversa le narici, tutto trasmette l’idea di un vero animale indomito. Vaca Bruto rappresenta un giovane in pieno possesso della sua forza fisica, ma con un comportamento ancora immaturo perché non ha ancora subito l’iniziazione finale. Tutti gli abitanti del villaggio partecipano a questa affascinante cerimonia.

Giorno 28: VIVERE L’ARCIPELAGO – Guinea Bissau
Mattinata di relax a Ponta Anchaca tra spiagge selvagge e piscina.
Su richiesta, non incluso: partenza la mattina presaper un’escursione all’isola di Orango alla ricerca di una fauna residua di ippopotami che si è acclimatata alla vita sulle isole, che vive prevalentemente nelle paludi d’acqua dolce e che a volte viene vista nuotare nelle acque salate dell’oceano. Tour con guida locale. L’incontro con gli ippopotami non è garantito.
Pomeriggio navigazione verso Bissau.
Un veicolo ci attende per un breve tour della città. Bissau è una piccola ma intrigante capitale, con un’antica architettura ed un’atmosfera portoghese e un enorme forte, ricordo dell’epoca della tratta degli schiavi.

Giorno 29: TRA ACQUA E TERRA – Guinea Bissau – Senegal
La strada ci porta a nord in un ecosistema unico dove i bolon (bracci di mare) penetrano nella terra per più di cento miglia creando una grande area allagata temporaneamente. I confini tra acqua salata, terra e acqua dolce sono incerti e cambiano con le maree. Il 23% del territorio della Guinea Bissau è sommerso durante l’alta marea ed emerge durante la bassa marea. Dopo aver attraversato il confine con il Senegal, arriviamo a Ziguinchor, capitale della regione della Casamance. Ziguinchor è un’affascinante cittadina con un’interessante architettura coloniale francese e un grande mercato.
Cena e pernottamento nell’hotel che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 30: CASAMANCE: RE E MASCHERESenegal
La strada attraversa un paesaggio spettacolare di lagune, mangrovie e piccole isole create dall’estuario del fiume Casamance.
In un remoto villaggio veniamo ricevuti dal monarca di uno dei più antichi regni Diola (Jula). Nelle antiche tradizioni africane, il Re è anche il Sommo Sacerdote che concentra nella sua persona poteri politici e mistici. Dopo la tradizionale offerta di libagioni al limite della foresta sacra, Sua Maestà è lieta di rispondere alle nostre domande sulla storia del suo popolo, sulle regole di un capo tradizionale e sui complicati tabù e significati mistici dell’essere re nella cultura Diola.
Nel pomeriggio ci uniamo alle danze rituali delle maschere sacre di Diola. Le maschere appartengono a una società segreta e l’identità dei danzatori non viene rivelata; si dice che la maschera sia animata dagli spiriti. Tamburi, danze e una folla colorata animeranno il piccolo villaggio all’ombra di grandi alberi di kapok. Ritorno alla nostra base a Ziguinchor.

Giorno 31: UCCELLI GAMBIANI – Senegal – Gambia
Attraversiamo il confine gambiano ed arriviamo a Banjul, la capitale del Paese. Visita al museo etnografico.
Pomeriggio breve ma intenso di birdwatching, guidato da un esperto in diversi ambienti naturali. Il Gambia è una nota destinazione per il birdwatching.

Giorno 32: CERCHI IN PIETRA – Gambia – Senegal
Traversata “molto locale” e colorata, in traghetto, del grande estuario del fiume Gambia per raggiungere la riva nord. La regione tra la riva nord del fiume Gambia ed il Senegal ha ospitato una delle più grandi civiltà megalitiche del pianeta. Subito dopo il confine con il Senegal lasceremo la strada principale per una piccola pista. Sine Ngayene è il sito megalitico più ricco del pianeta, con 1102 pietre erette.

Giorno 33: L’ISOLA DI GORÉE – Senegal
Arrivo a Dakar per il pranzo in un ristorante del porto, specializzato nel pescato del giorno (sono disponibili altri piatti). Un traghetto ci porterà sull’isola di Gorée, di fronte a Dakar. L’isola di Gorée era il luogo dove venivano stipati gli schiavi in attesa di essere spediti nelle Americhe. Completamente restaurata, è una testimonianza di quei tempi. Il clima ventilato, la storia e la vecchia architettura, insieme ai ristoranti e alle boutique, fanno di Gorée una meta interessante e di tendenza per i visitatori locali e stranieri. Il momento giusto per assaporare l’atmosfera di Gorée è il tramonto, quando la folla di visitatori giornalieri e turisti lascia l’isola.

Giorno 34: LA METROPOLI DI DAKAR: CUCINA DEL MONDO – Senegal
Traghetto per Dakar, la capitale che divenne un importante centro di “rinascimento” politico, artistico e intellettuale durante il periodo dell’indipendenza, ancora oggi la metropoli più vivace dell’Africa occidentale francofona. Visita del “Musée des Civilisations Noires” che comprende grandi collezioni di arte tribale, di tessuti e di opere di artisti locali contemporanei. Visitiamo, inoltre, ill quartiere “Plateau”, il Palazzo Presidenziale, un mercato tipico, la stazione ferroviaria di Dakar-Bamako, totalmente restaurata, un grande esempio di architettura coloniale.
Proseguiamo per il Lago Rosa. Il Lago Rosa o Lac Retba (che significa Lago Rosa) è un lago di acqua salata circondato da dune. L’acqua è dieci volte più salata dell’oceano e, a causa dell’alta concentrazione di minerali, il lago spesso brilla di rosa. Nuotando nel lago si ha la sensazione di galleggiare.

Giorno 35: IL PIÙ GRANDE VILLAGGIO DI PESCATORI – Senegal
Grazie alla guida locale ci avviciniamo ai pescatori che vendono il pesce alle donne del mercato locale, incontriamo gli artigiani che costruiscono le grandi piroghe, i pittori che le decorano con colori vivaci e il Marabout, “santo locale”, per la benedizione magica finale prima di salpare. Se disponibile, saremo ricevuti dal Marabout nella sua grande casa dove ci introdurrà ad alcune antiche tecniche di divinizzazione geomantica e cabalistica.
Trasferimento a Saint Louis, pranzo tardivo in un ristorante per gustare la cucina senegalese, la più nota dell’Africa occidentale.
Arrivo in serata all’hotel che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 36: SAINT LOUIS – Senegal
Intera giornata dedicata a Saint Louis, un’affascinante vecchia cittadina che fu la prima capitale delle colonie francesi in Africa occidentale. L’antica città, costruita su due lunghe isole tra il fiume Senegal e l’oceano, ha un clima ventilato. Un’isola è stata la capitale coloniale amministrativa dell’Africa occidentale francese fino al 1902, quando l’amministrazione fu trasferita a Dakar. Antichi edifici francesi e portoghesi, ristoranti, bar, gallerie d’arte conferiscono un fascino unico a questa piccola città isolana. Interessante il museo della fotografia, l’Africa occidentale sub-sahariana ha espresso alcuni grandi fotografi.
La seconda isola, vicina all’oceano, è abitata da una grande comunità di pescatori locali. Il modo migliore per muoversi nelle strette vie di St. Louis è il calash (calesse trainato da cavalli), come fanno gli abitanti del luogo.

Giorno 37: IL SANTUARIO ORNITOLOGICO DI DJOUDJ – Senegal – Mauritania
Partenza al mattino presto per il Parco Nazionale di Djoudj, un ambiente unico composto da centinaia di chilometri di terre parzialmente allagate tra il Sahara e l’arido Sahel. Questo “paradiso umido” è il miglior habitat e sito di nidificazione per oltre un milione di uccelli migratori e stanziali. Il Parco nazionale di Djoudj è uno dei tre principali santuari degli uccelli migratori sulla terra e un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Gli habitat umidi protetti attraggono più di 400 specie di uccelli migratori che vivono temporaneamente in questo ambiente speciale. Faremo un’escursione in barca per scoprire un’isola con una sorprendente concentrazione di pellicani.
Proseguiamo fino al confine con la Mauritania. Il paesaggio cambia drasticamente, passando da pianure allagate ad una savana secca ed al Sahara con le sue catene di dune. Arrivo in serata a Nouakchott, la capitale della Mauritania, una recente città circondata dal deserto.

Giorno 38: NOUAKCHOTT – Mauritania
Dal deserto all’oceano, dall’Africa nera al Sahara.
Come introduzione e riassunto della storia e della cultura mauritana, visita dell’interessante Museo Nazionale che espone reperti archeologici, manufatti, costumi e tessuti dalla preistoria ai giorni nostri. Immagini uniche scattate durante gli scavi di Aoudaghost, la città commerciale del nord e sito meglio conservato del leggendario Impero del Ghana. Il Ghana è stato il più antico impero e regno conosciuto nell’Africa nera. Risalente al VI secolo, l’impero si trovava nella parte meridionale orientale della Mauritania. A quell’epoca la carovana che trasportava l’oro verso il Nord Africa partiva da Aoudaghost e passava per Ouadane e Assa, che scopriremo durante la nostra traversata del Sahara. Pranzo in un ristorante gestito da donne ivoriane per assaggiare le loro specialità. Pomeriggio in auto lungo la strada che porta a nord nel deserto del Sahara, in uno spettacolare paesaggio di dune, fino alla città mineraria di Akjoujt.

Giorno 39: DUNE E MONTAGNE – Mauritania
Partenza presto. Intera giornata dedicata all’attraversamento di uno dei paesaggi più scenografici della Mauritania: valli, alte montagne, dune di sabbia gialla, picchi di rocce scure e rosse che nascondono villaggi di argilla.
Fuori dalle piste attraverseremo l’Erg Amatlich, un vasto bacino di dune intrappolato tra le montagne dell’Adrar. Oltre alle infinite dune, la regione raccoglie una grande varietà di paesaggi sahariani come canyon, piccole oasi coltivabili e palmeti.
Scoprite punte di freccia in pietra preistoriche, cocci di terracotta, testimonianza silenziosa di persone che vivevano in questi siti molto tempo fa, quando questa regione era una terra verde attraversata da grandi fiumi.
Voci, grida gioiose di donne e bambini ci accolgono in remoti campi nomadi e villaggi di argilla nascosti, per vivere intensi incontri umani circondati dall’immenso silenzio del Sahara.
Il passo di Tifoujar si affaccia su una vasta e ripida gola, residuo di un antico fiume che termina nell’Oued el Abiod o Valle Bianca. Il marrone scuro delle montagne contrasta con il giallo intenso delle dune che riempiono le valli a perdita d’occhio.
Arrivo serale a Chinguetti, che sarà la nostra base per tre giorni dedicati alla scoperta di una delle regioni più affascinanti del Sahara, tra dune vergini e antiche oasi.

Giorno 40: CHINGUETTI, L’OASI – Mauritania
La cittadella di pietra di Chinguetti risale al XIII secolo ed è un punto di passaggio di diverse rotte trans-sahariane che collegano la costa mediterranea all’Africa nera. L’atmosfera dell’antica città di pietra, l’architettura, alcune antiche collezioni di manoscritti risalenti al Medioevo e le oasi con i loro “miracoli verdi” palme e giardini circondati dall’immensità del Sahara sono i punti di forza di Chinguetti. Grandi catene di dune gialle sono il confine occidentale della città che “lotta” per non essere coperta dalla sabbia.
La moschea principale ed il minareto in pietra: la moschea di Chinguetti è la seconda più antica ancora in funzione in tutto il mondo musulmano.
Trascorreremo l’intera giornata nella magica atmosfera di questa cittadella del deserto, considerata il gioiello delle oasi mauritane, alla scoperta di due antiche collezioni di manoscritti, tra cui quella di Ould Habott, la più grande della Mauritania. Ritorno alla nostra accogliente guest house.

Giorno 41: OUADANE: LA PIÙ REMOTA – Mauritania
Arriviamo ad Ouadane attraverso un itinerario assolutamente “fuori da ogni sentiero” che segue un Ouadi (torrente secco), alla scoperta di piccole oasi remote nascoste tra le alte dune.
Ouadane è l’oasi più remota della Mauritania, un avamposto nella parte più vuota del Sahara. Fondata nel 1147, in gran parte in rovina, alcune delle sue case di pietra arroccate su una collina rocciosa circondata dall’immensità del deserto sono ancora abitate. Anticamente questa città era un importante punto di scambio carovaniero tra il Maghreb e l’Africa nera. Il commercio era così fiorente che nel 1487 i portoghesi costruirono un magazzino commerciale fortificato nella regione. L’architettura in pietra di Chinguetti e Ouadane è un refrain della nostra traversata del Sahara e la riscopriremo mille miglia più a nord, dall’altra parte del Sahara, prossimo importante terminal carovaniero sulla strada per Marrakech.
Dopo questa affascinante giornata torneremo alla nostra accogliente guest-house di Chinguetti.

Giorni 42 & 43: OASI LUSSUREGGIANTI – Mauritania
Il paesaggio non smette mai di stupirci. Lasciando la pista principale, raggiungiamo una regione di montagne spettacolari, gole e canyon. Uno spazio infinito dominato dall’ocra della terra e dal blu del cielo. All’orizzonte si stagliano le rovine del Forte Saganne, un forte costruito appositamente per ambientare l’omonimo film: Fort Saganne.
Il sito di Agrour, situato in cima al passo dell’Amogjar, nasconde pitture rupestri con bovidi, cacciatori e pastori.
Terjit, è una delle oasi più particolari e lussureggianti della Mauritania.
Dopo aver attraversato un fitto palmeto protetto da una gola e aver seguito un piccolo ruscello, scopriamo un vasto riparo roccioso dove sgorga acqua di sorgente. Un’atmosfera inaspettata, slegata dal tempo e dalla durezza del deserto. Si prosegue tra sentieri e piste fino alla strada principale per Nouadhibou, sul Golfo di Levrier. Nouadhibou è una cittadina moderna, con un importante porto di pesca internazionale ed il terminal di una ferrovia costruita per trasportare il ferro con il treno più lungo che si conosca.
Giorno 42 Arrivo ad Akjoujt.

Giorno 44: TROPICO DEL CANCRO – Mauritania – Marocco
Trasferimento verso nord. Dopo le formalità, attraverseremo alcuni chilometri di “terra di nessuno”. Il confine è una linea teorica nel deserto che “divide la sabbia dalla sabbia”. Dall’altra parte, la postazione militare del Marocco, un vero e proprio luogo sensibile, l’unico confine aperto tra l’Africa nera e il Magreb. Questa regione faceva parte degli ex territori del Sahara spagnolo. È stata teatro di una lunga guerra tra il Fronte Armato Polisario e l’esercito marocchino. Oggi fa parte del Marocco.
Un cartello nell’immensità del deserto ci indicherà che stiamo attraversando la linea del “Tropico del Cancro”. L’ultima parte dell’itinerario costeggia una spettacolare scogliera che separa le dune dalle onde dell’oceano. Arrivo all’hotel di Dakhla che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 45: RIO DE ORO – Marocco
Il Rio de Oro (il fiume dell’oro) è un lago marino lungo 40 km e situato tra scogliere e dune. Il paesaggio è caratterizzato da colori diversi: il blu intenso dell’oceano, il bianco dei banchi di sabbia, il verde delle coltivazioni di alghe ed il giallo delle dune. L’eccezionale bellezza di questo paesaggio rende la penisola di Dakhla un luogo speciale. La cittadina di Dakhla fu fondata dai navigatori spagnoli nel 1502 e chiamata “Villa Cisneros” fino a tempi recenti. Escursione al colorato porto di pescatori. Lungo la costa scopriremo un litorale unico e mutevole tra oceano e deserto, tra dune e onde: con l’alta marea le dune di sabbia e una collina rocciosa si trasformeranno in isole temporanee.
Il nostro ristorante preferito è presso un allevamento di ostriche: con pesce, ostriche e molti altri crostacei direttamente dall’oceano, verdure alla griglia e altro ancora (pasti vegetariani disponibili su richiesta).

Giorni 46 & 47: IL SAHARA OCCIDENTALE: LA PISTA PROIBITA – Marocco
Incontreremo la nostra guida locale, un nomade di una tribù saharawi che ci condurrà per tre giorni attraverso una vera e propria traversata del deserto nel Sahara Occidentale, oggi Province del Sahara del Marocco.  Dalla seconda metà degli anni Settanta, a causa della lunga “guerra delle sabbie”, questa regione è stata off-limits per i viaggiatori. Fino ad oggi non è stato firmato un trattato di pace, ma viene rispettato un cessate il fuoco. Siamo orgogliosi di essere i “primi” a portare intrepidi viaggiatori alla scoperta delle vaste regioni desertiche di Tiris e Zemmour.
Durante questa spedizione sahariana estrema, attraverseremo grandi dune e usciremo dalle piste per scoprire pozzi frequentati da lunghe file di cammelli appartenenti ai leggendari nomadi Reguibat.
Giorni 46 e 47, campeggio sulla sabbia vergine del Sahara.

Giorno 48: DAL DESERTO ALL’OCEANO Marocco
Dopo aver superato il nastro trasportatore automatizzato più lungo del mondo, che trasporta il fosfato verso l’Atlantico (il fosfato è la principale risorsa della regione), arriviamo a Laayoune, la principale base dello sviluppo economico del Marocco nelle province del Sahara.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Tarfaya, sul Capo Juby (di fronte alle Isole Canarie, che distano meno di 100 km). Tarfaya è un’ex base dell’Aeropostale, pioniere del trasporto aereo di posta dall’Europa all’Africa e all’America Latina. Interessante museo sull’Aeropostale e su Saint Exupéry, lo scrittore-pilota.

Giorno 49: DUNE E LAGUNE Marocco
La laguna di Naila è un braccio di mare interno unico, separato dall’oceano solo da file di dune che creano un ecosistema speciale abitato da uccelli migratori e stanziali. Con una barca da pesca locale, esploriamo le sue coste remote.
Dopo il pranzo in un ristorante locale, visitiamo un forte militare fantasma, che ancora “custodisce” gli antichi confini tra il protettorato francese del Marocco e il Sahara spagnolo. Ci sembrerà di essere sul set di un vecchio film della Legione Straniera.

Giorno 50: ESTUARI E PESCATORI – Marocco
Partenza di buon mattino da Tifnidit per attraversare una ripida catena di dune…
La regione dell’estuario del Dra e il Capo Dra sono visitati solo da viaggiatori coraggiosi.
Tra le scogliere e l’Oceano Atlantico non ci sono strade asfaltate. Scopriamo piccoli insediamenti temporanei di pescatori, postazioni militari coloniali fantasma, dune e cammelli…
Per il pranzo siamo ospiti dei pescatori, un modo piacevole per contribuire all’economia locale gustando pesce freschissimo alla griglia (disponibile anche piatti vegetariani).
Una ripida discesa ci porta al letto di un fiume in un canyon, unico accesso all’oceano per un’emozionante guida sulla “spiaggia bianca” tra sabbia, onde ed aquile di mare.

Giorno 51: IL MERCATO DEI CAMMELLI ED IL TERMINAL CAROVANIERO – Marocco
Guelmim era un importante terminale transahariano e nel souk si trovano ancora resti del commercio carovaniero. Il nostro arrivo è previsto in coincidenza con la giornata del mercato dei cammelli, a cui partecipano commercianti di cammelli provenienti da diverse regioni, tra cui la Mauritania. Nella regione di Assa, raramente visitata, abbiamo scoperto la stessa architettura arabo-berbera in pietra che abbiamo già visto più di mille chilometri a sud, sull’altro estremo del Sahara, nelle oasi di Chinguetti e Ouadane. Nell’antichità, queste cittadelle erano collegate a Marrakech da Assa, come parte di una via carovaniera per l’oro, l’avorio e gli schiavi ,che ora stiamo ripercorrendo.

Giorno 52: IL SENTIERO DELLE OASIMarocco
Attraversiamo una regione di paesaggi spettacolari, montagne rocciose e grandi oasi. Lasciamo la strada per scoprire l’arte rupestre preistorica: un antico graffito raffigurante un rinoceronte, animale da tempo estinto in questa zona, residuo di un tempo in cui l’attuale Sahara era una verde prateria. Passeggiata nell’oasi per sperimentare un miracolo verde circondato da un ambiente arido. Pranzo in un ristorante locale.

Giorno 53: DUNE E FOSSILI – Marocco
Itinerario in fuoristrada per attraversare lo spettacolare paesaggio del lago secco di Iriki attraverso una pianura piatta e salata. Scopriamo un antico fondale marino: colline rocciose dove, solo guardando con attenzione, troveremo alcuni fossili. Le alte dune dell’Erg Chegaga ci sbarreranno la strada, solo la competenza del nostro autista ci condurrà attraverso labirinti di sabbia in un itinerario indimenticabile, trovando la strada attraverso le ripide dune del margine settentrionale del Sahara, il deserto più selvaggio della terra.

Giorno 54: ARTE RUPESTRE – Marocco
Partenza al mattino seguendo la spettacolare strada che attraversa la Valle del Dra e i villaggi berberi.
Visita a un antico sito di arte rupestre. Centinaia di raffinati graffiti risalenti a migliaia di anni fa, testimonianza silenziosa dei popoli che vivevano in queste regioni prima della desertificazione.
Arrivo a Ouarzazate, una grande oasi ai margini del deserto.

Giorno 55: MARRAKECH – Marocco Mercoledì 30 Marzo 2024
Partenza al mattino per Ait Benhaddou che si trova lungo l’antica via carovaniera che collegava Marrakech al Sahara. Nel corso degli anni, in questo Ksar sono stati girati molti film famosi, come Lawrence d’Arabia, Sodoma e Gomorra, Edipo Re, Il cielo che ripara, I gioielli del Nilo, Gesù di Nazareth, Alessandro, Il Gladiatore e altri ancora…
Ci dirigiamo a nord per attraversare la spettacolare catena dell’Alto Atlante su un percorso panoramico che ci porterà attraverso il passo di Tin Tichka (2.260 m). Incontro con i cercatori di gemme locali alla ricerca di ametista e tormalina…. Con un po’ di fortuna, potremo trovare le nostre gemme. Arrivo a Marrakech in prima serata. Marrakech, tradizionale terminal carovaniero, è la fine ideale della nostra moderna carovana.
Saranno disponibili camere diurne in un hotel per un’ultima doccia prima del trasferimento finale all’aeroporto.

 

ESTENSIONI su richiesta

MAROCCO: CITTÀ IMPERIALI ED OLTRE
8 giorni per godersi i classici del Marocco e alcune scoperte uniche, con il tocco speciale di TransAfrica.
Inizio il 1° marzo 2024, sera a Marrakech.

CAPO- SPEDIZIONE: con una lunga esperienza di guida fuori dai sentieri battuti dell’Africa occidentale e del Sahara e un’ottima conoscenza della cultura e delle tradizioni africane.

ITINERARIO ESPLORATIVO: Questo itinerario è una spedizione; i partecipanti devono essere flessibili e pronti a godersi gli incontri unici, ma anche alcune situazioni inaspettate che fanno parte dell’esperienza africana.

VISTI:
Benin, visto elettronico: www.evisa.gouv.bj/en/
Togo, visto elettronico: https://voyage.gouv.tg/
Ghana: richiesto visto ad ingresso singolo. Il visto viene rilasciato unicamente dall’ambasciata del paese di residenza.
Liberia, richiesto visto ad ingresso singolo.
Costa d’Avorio, richiesto visto ad ingresso singolo. Il visto elettronico per la Costa d’Avorio non è valido per l’ingresso nel paese da frontiere di terra, necessario il visto rilasciato dall’ambasciata competente per il paese di residenza.
Guinea Conakry: visto elettronico: https://www.paf.gov.gn/visa/  Le risposte (o le mancate risposte) del sito sono fuori dal nostro controllo, in alcuni casi sarà necessario l’intervento di una persona direttamente a Conakry per sbloccare la situazione con un possibile costo aggiuntivo di 60 euro.
Poiché questo visto potrebbe essere a volte complicato da ottenere, vi preghiamo, una volta completati tutti i moduli e inseriti i documenti richiesti, prima di effettuare il pagamento, di fornirci il codice ID della domanda e la password di accesso e potremo ricontrollare che la documentazione sia conforme.
Sierra Leone: visto ottenibile in frontiera (costo: 100 USD), possiamo ottenere il visto in corso di viaggio Per favore avvisateci in anticipo, al momento della prenotazione.
Senegal: Il visto non è necessario per molte nazionalità, tra cui Stati Uniti, Canada e Unione Europea. Per altre nazionalità è richiesto un visto a 2 ingressi, si prega di verificare. In questo caso chiedete a noi.
Gambia: Per alcune nazionalità il visto non è richiesto, per altre il visto è ottenibile in frontiera, per altre ancora è necessaria una lettera d’invito. Chiedete a noi al momento della prenotazione.
Mauritania: visto richiesto ed ottenibile in frontiera al costo di 55 Euro.
Marocco: visto non richiesto per i cittadini dell’Unione Europea, di UK, di US, del Canada. Il visto non viene richiesto anche per molte altre nazionalità, per favore controllate.
UNA NOTA IMPORTANTE SUI VISTI ELETTRONICI: Vi preghiamo, dopo la prenotazione, di contattarci e vi invieremo i nostri consigli e suggerimenti su come ottenere i visti elettronici e su quando sono necessarie le Lettere di Invito, anche se non chiaramente richieste.

VACCINAZIONI: Febbra Gialla – obbligatoria; profilassi anti-malaria – altamente raccomandata. Colera non richiesta al momento, ma verificate prima della partenza.

BAGAGLIO: a causa dell’itinerario esplorativo, si prega di CONTENERE IL BAGAGLIO in circa 20 kg. (45 Lbs.).

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: NON INCLUSA. Obbligatoria per assistenza medica, rimpatrio, danni materiali e fisici.

TRASPORTI: veicoli 4×4 e minibus. Tutti i veicoli sono attrezzati per le condizioni delle strade africane, hanno l’aria condizionata e a ogni partecipante viene assicurato un posto al finestrino. Barche veloci sull’oceano, barche locali per l’isola di Banana e per la laguna di Naila.

PASTI: pranzi: pasti freddi, picnic o presso ristoranti (menu pre-selezionato); cene: nei riustoranti degli hotel (menu pre-selezionato). Viene inclusa una bottiglia d’acqua durante le visite giornaliere.

NOTA: L’itinerario è pensato per scoprire luoghi affascinanti, dove spesso la visita di uno straniero è un evento eccezionale. I partecipanti devono essere collaborativi, tolleranti e flessibili per godere appieno della spedizione ed apprezzare la natura unica, così come l’ospitalità spontanea delle popolazioni locali, la magia e il mistero africani, la metafisica, le cerimonie, le filosofie di vita, le credenze che le persone sono disposte a condividere con i loro amici.

Itinerari, visite e pernottamenti possono essere modificati o adattati alle condizioni locali o a cause di forza maggiore. Solo gli organizzatori ed il Tour Leader possono decidere eventuali modifiche.

Il prezzo include:

  • Trasferimento aeroporto/albergo e hotel/ aeroporto all’arrivo e alla partenza, ECCETTO il Giorno1, dall’aeroporto all’hotel di Marrakech. Il prezzo fisso per un Taxi dall’aeroporto all’hotel a Marrakech è di 200 Dirhams o 20 Euro.
  • Trasferimenti e itinerario in veicoli 4WD, minibus e barche.
  • Visite e tour come da programma
  • L’equivalente di una bottiglia d’acqua al giorno durante le visite.
  • Sistemazione in camere standard, come da programma.
  • Tutti i pasti, dalla colazione del Giorno2 alla colazione dell’ultimo giorno della spedizione.
  • Biglietti d’ingresso a parchi, concessioni, aree protette e siti culturali.
  • Cassetta di pronto soccorso
  • Tutti i costi di servizio e le tasse

 

Il prezzo non include:

  • Voli internazionali
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto in anticipo (prima) e/o in ritardo (dopo l’ultimo giorno).
  • Spese per visti.
  • Qualsiasi pasto o visita turistica diversi da quelli specificati.
  • Acqua minerale e bevande nei ristoranti e negli hotel.
  • Facchinaggio
  • Spese per foto e video personali.
  • Assicurazione personale e di viaggio (obbligatoria).
  • Mance per autisti, guide e personale alberghiero.
  • Costi relativi a ritardi nel programma o smarrimento del bagaglio.
  • Qualsiasi voce di natura personale come telefonate, lavanderia, ecc.
  • Tutto ciò che non è indicato come incluso

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