Giorno 1: 30.04.26 – Giovedì Accra
Arrivo e trasferimento in hotel. 

Giorno 2: 01.05.2026 – Venerdì – Città cosmopolita, Accra – Winneba (80 km – tempo di percorrenza 3 ore) 
Accra, la capitale del Ghana, ha mantenuto la sua identità nonostante il rapido sviluppo degli ultimi decenni, con i suoi edifici moderni e i grandi viali. La rigogliosa area amministrativa, punteggiata da eleganti ville costruite nella prima metà del XIX secolo, ci ricorda che il Ghana era la colonia più fiorente dell’Africa. Incontriamo artigiani specializzati nella costruzione di bare “fantasy”. Queste bare hanno la forma di frutti, animali, pesci, automobili, aeroplani… e l’unico limite è l’immaginazione di chi le commissiona. Nati in Africa, questi modelli di bare sgargianti sono collezionati in tutto il mondo ed esposti nei musei. In programma c’è anche una visita al Museo Nazionale, una delle prime opere del Ghana indipendente. L’idea che ispira il Museo è quella di mettere in relazione l’arte ghanese con il resto del continente e di dimostrare l’esistenza di una storia africana come parte della storia generale dell’umanità.
Esploriamo il vecchio quartiere di James Town, abitato dalla popolazione autoctona conosciuta come Ga. 
Trasferimento a Winneba.
Una passeggiata in città ci permetterà di assistere ai preparativi per la cerimonia di Aboakyer.
Proseguiamo per pochi chilometri fino al nostro hotel. 

Giorno 3: 02.05.2026 – Sabato – Aboakyer, Winneba, trasferimenti urbani
Parteciperemo alle celebrazioni di Aboakyer. Aboakyer, noto anche come “festival della caccia all’antilope”, è organizzato per onorare il dio tribale della città. In questo festival, il dio Penkye Otu riceve in sacrificio un’antilope. Il festival ha avuto origine circa trecento anni fa, quando Winneba fu fondata. La gente credeva di essere riuscita a stabilirsi qui solo grazie all’aiuto del proprio dio e di essere ancora sotto la sua protezione. Questo festival è l’espressione della loro gratitudine. Il Festival Aboakyer coinvolge due gruppi Asafo di Winneba, i Tuafo e i Dentsifo. Essi competono tra loro per addentrarsi nella boscaglia ed essere i primi a catturare un’antilope armati solo di mazze. Il gruppo che cattura per primo l’animale torna a casa cantando canti di guerra e di vittoria. L’antilope viene poi presentata all’Omanhene, che vi posa sopra tre volte il piede destro nudo. Dopo aver completato questo rituale, l’antilope viene sollevata e portata per le strade della città, accompagnata da una folla che canta e balla, fino al santuario di Penkye Otu. Nell’atto finale del festival, i Tuafo e i Dentsifo si riuniscono davanti al loro dio e sacrificano l’antilope. 

Giorno 4: 03.05.2026 – Domenica – Castelli degli schiavi, da Winneba a Elmina (100 km – tempo di percorrenza 3 ore)
Trasferimento lungo la costa. La costa del Ghana (precedentemente nota come Costa d’Oro) conta più di 50 antichi forti e castelli, che ricordano l’antico commercio di oro, avorio e schiavi. Nel villaggio di Anomabu, scopriremo i Posuban, santuari delle compagnie Asafo dove i guerrieri Asafo versano ancora libagioni.
A pochi chilometri a nord della costa, nel mezzo di una foresta pluviale, scopriremo il Parco Nazionale di Kakum. Questo parco offre una grande opportunità di osservare la foresta dall’alto, poiché Kakum dispone di una passerella sospesa tra le chiome degli alberi. La passerella di Kakum è il ponte di corda più lungo e più alto del mondo. Camminando a un’altezza compresa tra i 36 e i 45 metri dal suolo, potrete godere di una vista incredibile sulla foresta pluviale. A questa altezza, invece di mostrare i loro tronchi, gli alberi offrono una vista mozzafiato delle loro chiome e sembrano cercare di toccare il sole e il cielo sopra di loro.
Pernottamento in Elmina 

Giorno 5: 04.05.2026 – Lunedì – Costa del Ghana, 175 km – 5 ore – da Elmina ad Axim 
Raggiungiamo il Castello di Elmina, il più antico edificio europeo in Africa, costruito dai portoghesi nel XV secolo. In epoche diverse, il castello è stato utilizzato come magazzino per il commercio di oro, avorio e, infine, schiavi. Il castello che visitiamo oggi è il risultato di successivi lavori di ampliamento ed è riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO. All’esterno del castello si trova uno spettacolare villaggio di pescatori con numerose grandi barche colorate: ogni giorno queste grandi piroghe di legno guidate da abili pescatori solcano le forti onde e le correnti dell’oceano, “lottando” per guadagnarsi da vivere. 
Poi ci spostiamo verso ovest. Dixcove è un villaggio di pescatori. Il Forte Metal Cross, che domina la baia, è un’eredità della difesa olandese. Dixcove ha un porto naturale. È facile trovare carne fresca di squalo, pesce spada e aragoste, per cui la zona è rinomata.
Nelle vicinanze scopriamo Butre, un villaggio isolato situato in una piccola baia. In cima a una collina, le rovine del forte Batenstein dominano il villaggio.

Giorno 6: 05.05.2026 – Martedì – VILLAGGIO SU PALAFITTE – Da Axim a Nzulezo e Tarkwa (150 km – tempo di percorrenza 4 ore)
Il castello di Axim, costruito dai portoghesi nel 1516 e successivamente di proprietà sia degli olandesi che degli inglesi. L’imponente edificio ha mantenuto la forma di un antico castello europeo, in un paesaggio caratterizzato da semplici villaggi di pescatori e canoe colorate. Visiteremo il castello e il porto peschereccio.
Trasferimento a Nzulezo e visita all’interessante villaggio su palafitte. 
Nzulezo, un villaggio su palafitte. È raggiungibile solo in piroga, attraversando un’enorme laguna e foreste di mangrovie. La visita è assolutamente da non perdere! 
Siamo completamente circondati dalla vegetazione tropicale, le sfumature di verde e blu si moltiplicano all’infinito e l’arrivo a Nzulezo è un’altra sorpresa. Gli abitanti sono molto cordiali. L’incontro e la visita delle loro case, sospese sull’acqua, ci aiutano a comprendere il loro stile di vita. Durante il periodo coloniale gli inglesi avevano vietato la produzione di alcolici locali. Grazie alla lontananza della zona, la popolazione locale ha continuato a produrre alcolici anche in quel periodo, questa tradizione è ancora viva e il miglior Akpeteshie (distillato dal vino di palma) del Ghana è considerato quello di Nzulezo.  Se attiva, scopriremo una distilleria locale su una minuscola isola nascosta nella vegetazione tropicale.
Dopo la visita, lasciamo la costa e iniziamo il nostro viaggio verso l’interno.

Giorno 7: 06.05.2026 – Mercoledì – GOLD COAST da Tarkwa a Obuasi (150 km – tempo di percorrenza 4 ore)
Questa mattina proseguiamo verso nord nella regione Ashanti, attraversando la zona più ricca d’oro del Paese. Ai bordi della strada inizieremo a vedere persone che scavano alla ricerca del metallo prezioso. Arrivo nel pomeriggio a Obuasi. Il Ghana è il più grande produttore d’oro dell’Africa e Obuasi è la principale città mineraria del Ghana, con una delle miniere d’oro più ricche al mondo in termini di resa per tonnellata di minerale.
Il Ghana è conosciuto fin dal XV secolo come la Costa d’Oro. Il sistema bancario mondiale che ha creato la moderna economia capitalistica è nato con la prima banca, il Banco di Siena, nel XV secolo, grazie all’oro proveniente dal Ghana. Solo nel 1957, al momento dell’indipendenza, il Ghana ha deciso di cambiare il suo nome da Costa d’Oro a Repubblica del Ghana. Il riferimento ideale è all’antico Impero del Ghana, il più antico regno conosciuto dell’Africa nera che dal VI al XIII secolo governava un territorio tra la Mauritania e il Mali.
Nella regione di Obuasi, con il permesso della Regina Madre, visiteremo i suoi giacimenti auriferi dove i cercatori, sotto la sua autorità, trovano polvere d’oro e pepite. Gli Ashanti sono una società matriarcale e la Regina Madre è un’importante sovrana. 

GIORNO 8: 07.05.2026 – Giovedì – REGNO DI ASHANTI – Obuasi – Kumasi (80 km – tempo di percorrenza 1 ora) 
Kumasi è la capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti, uno degli imperi più potenti e ricchi dell’Africa. L’economia del Regno Ashanti era, sin dalle origini, basata sull’estrazione dell’oro e sul commercio con le tribù europee e africane; la polvere d’oro era la principale valuta del regno. La tratta degli schiavi era un altro fattore economico importante per la ricchezza di questo regno, che era anche in grado di sviluppare l’agricoltura nei fertili terreni della foresta. Il regno durò dal 1670 al 1901, quando l’esercito coloniale britannico, tradizionalmente alleato con la tribù Fanti, vinse l’ultima delle cinque guerre Ashanti. Con il dominio coloniale la schiavitù fu proibita.
L’onore ed il rispetto di cui gode oggi l’Asantehene (Re) è la prova migliore del loro splendore e della loro forza passati e dell’orgoglio Ashanti ancora forte. Con quasi due milioni di abitanti, Kumasi è una città tentacolare con un mercato centrale unico, uno dei più grandi dell’Africa. Qui si trovano tutti i tipi di artigianato Ashanti (articoli in pelle, ceramiche, perline, tessuti chiamati Kente, ecc.), insieme a quasi tutti i frutti e gli ortaggi tropicali.
Il programma include una visita all’Ashanti Cultural Centre: una ricca collezione di manufatti Ashanti ospitata in una   riproduzione autentica di una casa Ashanti. 
Partecipazione a un evento interessante come l’incontro con un capo locale che ci riceverà in costumi tradizionali circondato dai suoi consiglieri per rispondere alle nostre domande sulla cultura Ashanti e sul ruolo dei capi.   

Giorno 9: 08.05.2026 – Ven – Regione della Volta , da Kumasi ad Akosombo (280 km – tempo di percorrenza 6 ore)
Oggi ci trasferiamo nella regione orientale.
Uscendo da Kumasi ci fermeremo al Santuario Tradizionale di Besease. Il tempio animista di Ejisu è conosciuto come l’esempio più interessante e meglio conservato dell’architettura tradizionale Ashanti. Fu costruito nel 1850 e fu utilizzato da Yaa Asantewaa durante l’ultima guerra con gli inglesi.
Vicino a Koforidua, il Cocoa Research Institute of Ghana, fondato nel giugno 1938 e che collabora con il Peace Corps, l’Autorità per il Turismo del Ghana e l’Organizzazione per lo Sviluppo dei Paesi Bassi SNV, offre un’interessante opportunità di ecoturismo. Il Bunso Arboretum ci introduce in un’area di foresta semi decidua con alberi autoctoni e specie arboree da legname, che sono state introdotte in Ghana. Ammiriamo gli uccelli, il giardino delle erbe aromatiche e le farfalle. 
Nel tardo pomeriggio, gita in barca sul fiume Volta per godersi la natura tropicale e visitare villaggi di pescatori. Il fiume Volta è stato battezzato dai commercianti d’oro portoghesi in Ghana. Era il punto più lontano raggiunto dalle loro esplorazioni prima di tornare indietro (volta in portoghese significa “svolta” o ‘curva’). “Fiume del ritorno” (forse perché era il punto in cui le navi invertivano la rotta e tornavano a casa) o “fiume della curva”, in riferimento al suo corso sinuoso. 

Giorni 10-11: 09/10.05.2026 – Sabato-Domenica – INIZIAZIONE DIPO, trasferimenti (le distanze possono variare a seconda del sito del Dipo)
Partecipiamo alle celebrazioni del Dipo. La popolazione  Krobo è famosa per la produzione di perline di vetro, solitamente tramandate di generazione in generazione, che vengono esposte durante le celebrazioni del Dipo. 
Dipo: rito di iniziazione femminile del popolo Krobo
Un rito di iniziazione femminile che ha lo scopo di trasformare una ragazza in una donna. Le ragazze che superano con successo questo rito possono diventare   mogli capaci e responsabili. Le ragazze sono sottoposte a una serie di rituali, prove e compiti per dimostrare sia la loro castità che la loro preparazione alla vita adulta.
Durante la cerimonia, le ragazze appaiono in pubblico con i loro abiti cerimoniali e poi vengono rasate, lasciando solo una piccola parte di capelli sulla testa; un pezzo di rafia viene legato intorno al collo per indicare che sono Dipo-yi. La mattina seguente, le ragazze vengono sottoposte a un bagno rituale in un fiume e poi devono assaggiare cibi come canna da zucchero e arachidi.  Impareranno i compiti delle donne e, una volta terminato il rito, torneranno da un luogo segreto adornate con collane di perline di vetro e avvolte in splendidi tessuti. Sono delle “neonate”! Il giorno dopo danzeranno per la comunità chiedendo denaro…
Secondo il programma del Dipo, parteciperemo anche a una cerimonia vudù e a una master class sulla lavorazione delle perle di vetro, attività che fanno parte della vita quotidiana dei villaggi.   
Il ritmo frenetico dei tamburi e i canti degli adepti aiutano a invocare lo spirito vudù, che poi entra in possesso di alcuni danzatori. Questi cadono in una profonda trance: occhi rivolti all’indietro, smorfie, convulsioni, insensibilità al fuoco o al dolore. Sakpata, Heviesso, Mami Water sono solo alcune delle divinità vudù che possono manifestarsi. In un villaggio, circondati dall’atmosfera magica della cerimonia, capiremo cosa intendono le persone quando dicono: “Nelle vostre chiese pregate Dio; nei nostri santuari diventiamo dei!”
Visiteremo un atelier dove si producono perline di vetro secondo la tradizione. Il processo prevede diverse fasi: il vetro di scarto viene prima macinato in una polvere fine, poi meticolosamente modellato in motivi decorativi e inserito in stampi di argilla fatti a mano, ricoperti di caolino per essere cotti. Avremo il tempo di imparare a produrre le nostre perline.
Si prega di notare che la celebrazione Dipo si svolge in questi giorni in tutta la regione Krobo; le nostre guide faranno del loro meglio per trovare una celebrazione autentica.  TransAfrica offre celebrazioni autentiche, non inscenate o preorganizzate, quindi vi invitiamo a partecipare a questa esperienza unica con pazienza e spirito di scoperta. 

Giorno 12: 11.05.2026 – Lunedì – Partenza da Accra, da Akosombo ad Accra (110 km – tempo di percorrenza 3 ore)
Al mattino, parteciperemo alla fase finale del Dipo secondo il programma e poi torneremo ad Accra. Shopping finale, tempo permettendo.
Le camere saranno disponibili per l’uso diurno fino alle 18:00, prima del trasferimento finale all’aeroporto.