Descrizione
COSTA D’AVORIO, GHANA, TOGO, BENIN e estensione in NIGERIA
Partendo da Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio, scoprite Grand Bassam e la sua architettura coloniale unica, qui si osserva la più alta concentrazione di antichi castelli dedicati ai commerci ed alla tratta degli schiavi, con Elmina il più antico castello della Costa d’Oro. Arrivate nel giorno delle cerimonie Ashanti a Kumasi, capitale degli Ashanti. Scoprite Accra considerata la più vivace delle capitali africane, grazie ai suoi ristoranti e alla sua vita notturna. Terminate con le regioni in cui ha avuto origine il vudù, che con i suoi rituali è ancora la religione più praticata, nel più grande villaggio di palafitte del continente.

Giorno 1: ABIDJAN – Costa d’Avorio
Arrivo in aeroporto e trasferimento in hotel.
Giorno 2: ABIDJAN, GRATTACIELI E LAGUNE – Costa d’Avorio
Partenza per Abidjan che raggiungeremo in tarda mattinata percorrendo l’unica autostrada del paese. Guardando oltre la laguna, vedremo il “Plateau” (il distretto amministrativo ed economico) che si sta sviluppando molto velocemente e verticalmente con i suoi grandi edifici moderni ed i grattacieli, a differenza delle altre città africane che si sviluppano in senso orizzontale. Non c’è molta terra disponibile e la poca presente deve essere continuamente riconquistata dalle acque della laguna Ebrié. Il “Plateau” è circoscritto a ovest dal porto e dalla folla che attende il traghetto e a est dalla silhouette della moderna cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, realizzata in uno spirito avveniristico dall’architetto italiano Aldo Spirito nel 1980.
Nel quartiere di Youpugon incontreremo i Fanico che lavano i vestiti nel fiume e li asciugano sui prati circostanti. Centinaia di tessuti colorati stesi sull’erba creano un gigantesco patchwork.
Il traffico caotico è un risultato negativo del rapido sviluppo economico di questo Paese, che -dopo la guerra civile- ha raggiunto, in alcuni anni, una crescita del 6% del PIL.
Giorno 3: GRAND BASSAM – Costa d’Avorio
Partiremo per Grand Bassam: la cittadella costruita su una striscia di sabbia fra lagune e oceano. Grand Bassam ha conservato gli edifici coloniali del tempo in cui fu la prima capitale di questa colonia. Recentemente, vista la prossimità con la capitale, si è trasformata in luogo di villeggiatura marittima per gli abitanti di Abidjan. La città vecchia offre un’atmosfera particolare: viali poco trafficati ombreggiati da alti alberi, enormi buganvillea ed edifici in bello stile coloniale, come il vecchio palazzo delle poste, gioiello dell’architettura francese di quell’epoca, il Museo dei Costumi nell’ex Palazzo del Governatore… La collezione unica di costumi tribali, maschere, ornamenti e fotografie d’epoca, ci regalerà uno sguardo interessante sulla storia e la cultura del Paese. Terminata la visita, proseguiremo in direzione est fino alla cittadina di Aboisso.
Giorno 4: DALLA COSTA D’AVORIO ALLA COSTA D’ORO – Costa d’Avorio e Ghana
Partenza mattutina per raggiungere il confine con il Ghana. Ad Axim visiteremo il forte St. Antony costruito dai portoghesi nel 1515 vicino all’ estuario del fiume Ankobra, in una regione ricca di oro. Sin dal tempo dei primi navigatori portoghesi, che scoprirono la regione nel XV secolo, il nome di questo litorale fu Costa d’Oro che fu cambiato in Ghana all’epoca dell’indipendenza. La costa del Ghana è unica in tutta l’Africa per la concentrazione di antichi castelli e fortezze: per tre secoli gli europei costruirono più di 80 fortificazioni per commerciare oro, avorio e schiavi.
Giorno 5: L’ATMOSFERA UNICA DI ELMINA – Ghana
L’intera giornata verrà dedicata alla scoperta degli antichi castelli della tratta e di alcuni santuari animisti e sincretici.
Dopo una sosta a Cape Coast, visiteremo il castello di Elmina, l’edificio europeo più antico e grande dell’Africa sub-sahariana. Elmina: un nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz approdarono qui con dodici caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. Il sito fu scelto tenendo anche in considerazione la possibilità di acquisto della polvere d’oro. Così ebbe inizio la storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, che oggi festeggiano il record di oltre cinque secoli di continui contatti e commerci tra africani ed europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati nei secoli da portoghesi, olandesi, inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato inizialmente come fattoria fortificata per rifornire di verdure, frutta e cibo fresco le navi che facevano rotta lungo la via delle Indie, ma nello stesso tempo come base per l’acquisto della polvere d’oro, dell’avorio, e dei legnami pregiati. Nel XVIII secolo il castello raggiunse la sua estensione attuale quando divenne uno dei principali centri di raccolta degli schiavi da inviare nelle Americhe. Oggi è riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La cittadina di Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che affrontano l’oceano quotidianamente. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace ed unica. Le antiche costruzioni portoghesi, olandesi, inglesi, oggi abitate dai locali, si affiancano ai templi delle Compagnie Asafo, in cui i guerrieri offrono ancora sacrifici e libagioni. I vicoli della città vecchia hanno un’atmosfera unica, che ci riporterà a un’epoca precedente all’età coloniale, quando Elmina era il principale luogo di scambio tra l’Europa e l’Africa subsahariana.
Giorno 6: ASHANTI – Ghana
In tarda mattinata arriveremo a Kumasi, capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti, uno dei regni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX sec., quando gli Inglesi decisero di annetterlo alla loro colonia chiamata Costa d’Oro.
Gli onori ancora oggi resi all’Asantehene (il Re) testimoniano il passato splendore e la potenza Ashanti. Oggi Kumasi, con più di tre milioni di abitanti, è una spumeggiante città con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi d’Africa. Ogni tipo di manufatto Ashanti (pelletteria, ceramiche, tessuti kente & adinkra) si trova qui, insieme a quasi tutti i tipi di frutta tropicale e verdura
Visiteremo inizialmente il centro culturale Ashanti che possiede una ricca collezione di manufatti collocati all’interno della riproduzione di una casa tradizionale. Nel pomeriggio, se possibile, assisteremo ai “funerali ashanti”, che in realtà sono delle celebrazioni festose. Questi rituali sono celebrati mesi o anni dopo il decesso per permettere allo spirito del defunto di ritornare con lo status di antenato e divenire protettore di tutto il clan, in una gioiosa festa di ricongiungimento.
Giorno 7: ACCRA, “LA CAPITALE” – Ghana
Arriveremo ad Accra nel primo pomeriggio. Grande città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità che si riflette sia nei quartieri moderni sia in quelli più vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali. Di fronte all’oceano brulica la vita dei quartieri autoctoni, come James Town, ovvero l’insediamento originale della capitale, abitato dalla popolazione Ga. Ne godremo l’atmosfera e visiteremo le testimonianze del periodo della tratta.
Oltre Osu, sede del palazzo presidenziale, si trova il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro, questi artigiani creano bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali… I bizzarri manufatti, oltre ad essere apprezzati localmente, sono esposti in prestigiosi musei e gallerie internazionali.
Sarà possibile organizzare la serata in uno dei club musicali più tipici della città (opzionale).
Giorno 8: LOME: LA CAPITALE COSMOPOLITA ED A MISURA D’UOMO – Ghana e Togo
In mattinata raggiungeremo la frontiera con il Togo. Lomé, vibrante capitale del Togo, è l’unica città africana ad aver subito consecutivamente le influenze coloniali tedesche, inglesi e francesi ed aver attirato un’importante comunità di commercianti provenienti da diversi paesi africani e dal Brasile; nonché una delle poche capitali al mondo situata al confine con un’altra nazione. Questa storia di influenze variegate ha creato un’identità unica che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città. Lomé è il punto di incrocio di persone, culture e commerci che la rende una città cosmopolita dalle dimensioni umane. Scopriremo: il mercato centrale con le “Nana Benz”, donne mercanti che hanno concentrato nelle loro mani il commercio dei “pagne” (tessuti che vengono venduti in tutta l’Africa); gli edifici coloniali del quartiere amministrativo; il mercato dei feticci più grande d’Africa con un eclettico assortimento di amuleti. Lomé è anche un importante centro di scambio per l’artigianato e l’arte tribale.
Opzionale: sarà possibile passare la serata in uno dei club musicali più tipici della città.
Giorno 9: VUDÙ – Togo e Benin
Il Vudù è originario delle regioni costiere di Togo e Benin ed è sbarcato nei Caraibi e nelle Americhe durante la tratta negriera. Il Vudù è la religione animista tramandata dagli antenati ed ancora ferventemente praticata da queste genti. Oggi conta circa settanta milioni di adepti nel mondo, principalmente in Africa e nelle Americhe.
Nei villaggi le cerimonie Vudù fanno parte della vita quotidiana. Al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam, accompagnati da canti incantatori, alcuni danzatori cadranno in profonda trance: occhi riversi, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco, movimenti convulsi che imitano quelli di un animale. Sakpata, Heviosso, Mami Water e altre divinità Vudù prendono possesso del corpo dei loro adepti per manifestarsi. Circondati dall’atmosfera magica della cerimonia, capiremo cosa intende la gente del posto quando dice: “Nelle vostre Chiese pregate Dio; nel nostro santuario Vudù diventiamo Dei!”.
Attraverseremo il confine con il Benin e arriveremo nella cittadina di Grand Popo.
Giorno 10: OUIDAH, CULTURA AFRO-BRASILIANA – Benin
Tra lagune e oceano, scopriremo il culto degli adepti di Zangbeto.
Grande maschera di paglia colorata, Zangbeto rappresenta gli spiriti non umani, le forze della natura e della notte che hanno abitato la terra prima dell’uomo. I portatori delle maschere, appartengono a una società segreta e la loro identità è sconosciuta ai non iniziati.
L’uscita di Zangbeto è una gran festa per il villaggio, che si propizia la protezione degli spiriti e tiene lontane le presenze minacciose. Il roteare della maschera simboleggia la purificazione che Zangbeto produce nel villaggio e la realizzazione di “miracoli” garantisce che la sua presenza onnipotente sia davvero efficace.
Raggiungeremo in auto Ouidah. Ouidah è considerata la capitale del Vudù africano. In questa città, antico punto di imbarco del traffico negriero dalle rare architetture afrobrasiliane, coabitano uno di fronte all’altro, in perfetto sincretismo, il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. La lentezza dei personaggi inondati dal sole, il frangersi lontano delle onde sulla spiaggia, il ritmo dei tamburi sembrano riportare l’eco mormorante delle colonne di schiavi imbarcati da queste spiagge. Un’atmosfera fuori dal tempo, perfettamente descritta da Chatwin nel suo libro «Il viceré di Ouidah». A piedi visitiamo il Tempio dei Pitoni e il Forte portoghese (attualmente in restauro), ora un piccolo ma interessante museo sulla storia di Ouidah, sulla tratta transatlantico degli schiavi e sui collegamenti che questo commercio ha creato tra i paesi del Golfo di Guinea e i Caraibi.
Giorno 11: IL VILLAGGIO PALAFITTICOLO – Benin
Percorreremo decine di chilometri sulle tracce dei pescatori, tra il giallo infinito delle spiagge, il verde delle palme da cocco, le capanne di paglia e le grandi piroghe colorate. Una barca a motore ci permetterà di attraversare il Lago Nokwe e raggiungere Ganvie, il più vasto villaggio africano su palafitte. Gli abitanti dell’etnia Tofinou costruiscono le loro capanne di legno su pali di teck. La pesca è l’attività principale di queste genti il cui isolamento ha permesso di conservare abitudini e metodi di pesca arcaici. Sulle piroghe si scandisce la vita quotidiana. È con la piroga che gli uomini vanno a pesca, sulla piroga le donne espongono le merci al mercato galleggiante ed i bimbi giocano.
Camere per uso diurno saranno a disposizione prima di recarsi in aeroporto.
Siamo giunti alla fine di questa grande spedizione e dei servizi offerti da Transafrica.
SU RICHIESTA: ESTENSIONE A LAGOS, NIGERIA
Per completare la spedizione possiamo organizzare, su richiesta, un’estensione alla capitale nigeriana: navigazione in barca veloce per raggiungere Lagos attraverso la laguna. Con i suoi 21 milioni di abitanti, Lagos è la più grande metropoli a sud del Sahara, un formidabile melting-pot dell’Africa contemporanea.
CAPI SPEDIZIONE: con una lunga esperienza in Africa Occidentale e la conoscenza delle regioni e delle culture locali, assistito da guide locali.
ITINERARIO: Questo itinerario è una spedizione; i partecipanti devono essere flessibili e pronti a godersi gli incontri unici, ma anche alcune situazioni inaspettate che fanno parte dell'”esperienza africana”.
TRASPORTI: minibus e/o veicoli 4×4 con aria condizionata.
VACCINAZIONI:
Febbre gialla: obbligatoria.
Colera: non richiesta al momento della redazione di questo itinerario, per favore controllate prima della partenza.
Malaria: profilassi altamente consigliata
VISTI:
Costa d’Avorio: È richiesto un visto ad ingresso singolo. E’ possibile l’ottenimento attraverso l’applicazione online: http://snedai.com/e-visa/
Ghana: richiesto visto ad ingresso singolo; il visto è rilasciato unicamente dall’ambasciata del Ghana competente per il paese di residenza.
Togo: visto elettronico: https://voyage.gouv.tg/
Benin: visto elettronico: www.evisa.gouv.bj/en/
Estensione in Nigeria: richiesto visto ad ingresso singolo, il visto è rilasciato unicamente dall’ambasciata della Nigeria competente per il paese di residenza.
PASTI:
Pranzi: pasti freddi (picnic) o ristoranti.
Cene: negli hotel si può gustare una grande varietà di specialità. Pasti vegetariani o specifici sono disponibili su richiesta, contattandoci in anticipo.
HOTELS: scelti con cura. Hotel 4 stelle nelle capitali e i migliori disponibili nell’interno dei singoli Paesi, sempre con camere climatizzate e bagno.
BAGAGLIO: per la natura dell’itinerario (ricordate le navigazioni in barca ed i campi tendati), si prega di limitare il bagaglio personale a 20 kg, si consiglia di utilizzare bagagli morbidi.
ASSICURAZIONE: obbligatoria per l’assistenza medica (sanità), il rimpatrio, i danni fisici e materiali.
TransAfrica non sarà responsabile di eventuali danni materiali e fisici durante o in conseguenza del tour.
Scopri una proposta di polizza assicurativa: https://transafrica.biz/en/travel-insurance-en/
N.B.: L’itinerario è pensato per vivere luoghi affascinanti dove gli stranieri arrivano raramente. Occorre essere tolleranti e flessibili per apprezzare appieno la natura e la fauna selvatica uniche, l’ospitalità spontanea delle popolazioni locali, la magia e il mistero africani, la metafisica, le cerimonie, le filosofie di vita e le credenze religiose che le persone sono disposte a condividere con noi.
Gli itinerari, le visite, i pernottamenti e le sistemazioni sono soggetti a modifiche, miglioramenti e adattamenti dovuti a: alle maree, ad esperienze recenti e notizie sul campo, cause di forza maggiore. I cambiamenti sono decisi dall’organizzatore. Non siamo responsabili di eventuali ritardi e cancellazioni dovuti a condizioni esterne.