Descrizione
GHANA
Unisciti alla nostra avventura di 13 giorni nel cuore dell’Africa Occidentale alla scoperta del Ghana, un paese incredibilmente ricco di tradizioni.
Approfitteremo di varietà di paesaggi e tribù, mercati ricchi di colori, ritmi rituali e danze
Per viaggiatori che sono interessati all’unicità delle cerimonie tradizionali degli Ashanti ed alle trance delle cerimonie vudù
Sulla costa, i castelli della tratta, immersi in colorate città di pescatori: Elmina e Cape Coast.
Con un occhio all’Africa che costruisce il suo futuro: Accra, una delle città più vivaci dell’Africa.
Ma lasciamo parlare il letterato…
“Passeggiando per la Main Street di Accra, tra la folla più multicolore che abbia mai visto in vita mia. Che spettacolo allegro ed incredibile.: tra le due file di edifici sgangherati e ineguali della strada principale, brulica una moltitudine vestita delle stoffe dai colori più smaglianti e dai disegni più arditi che si possano immaginare. Gli uomini si avvolgono queste stoffe intorno il corpo alla maniera delle toghe romane, dalla testa ai piedi, lasciando il collo, una spalla e un braccio ignudi. Le donne se le stringono intorno ai fianchi e il petto come abiti da sera per la Scala o il Metropolitan; un fazzoletto della stessa stoffa fascia loro il capo con certe enormi cocche da far pensare che portino sulla testa dei vasi di fiori. (…)
Fabbricate a Manchester e in Olanda, queste stoffe interpretano e al tempo stesso stimolano la passione degli africani per i colori vivaci che fanno sempre un bellissimo effetto sulla pelle nera”. (Da A che tribù appartieni? Alberto Moravia)

GIORNO 1: Accra, Golfo di Guinea
Arrivo ad Accra (Ghana) e trasferimento in hotel.
GIORNO 2: Metropoli Africana, da Accra ad Anomabo
Grande città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità che si riflette sia nei quartieri moderni, che in quelli più vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali.
I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie d’ Africa Occidentale
Di fronte all’oceano si organizza la vita dei quartieri autoctoni. James Town: l’insediamento originale della capitale, abitato dalla popolazione Ga. Oltre a goderne l’atmosfera, visiteremo i resti del periodo della tratta e l’antico faro. Cercheremo di visitare una delle tantissime palestre di boxe: lo sport popolare tra i giovani e infine visiteremo il JamesTown Cafe per vedere i progetti di sviluppo della comunità, i graffiti lungo la via e -se sarà presente- anche un’esposizione d’arte contempoeanea.
Oltre Osu, sede del palazzo presidenziale, si trova il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro, creano bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali… Questi bizzarri manufatti oltre ad essere apprezzati localment, fanno mostra di sè in prestigiose esposizioni internazionali.
GIORNO 3: I castelli della tratta, da Anomabu a Elmina – Kakum – Anomabu
In mattinata sperimenteremo il brivido di una passeggiata sul ponte sospeso, all’interno della foresta del Kakum National Park. Nel suo genere, funi tenute con cavi d’acciaio , è uno dei più alti al mondo. Sospeso a 37 m. da terra, ci regalerà una vista mozzafiato della foresta pluviale sottostante.
Nel pomeriggio, visita del Castello di Elmina, la più antica e vasta costruzione europea a sud del Sahara.
Elmina: un nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz approdarono qui con dodici caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati anche alla possibilità di acquisto della polvere d’oro. Così ebbe inizio la storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, che oggi festeggiano il record di oltre cinque secoli di continui contatti e commerci tra africani ed europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da portoghesi, olandesi, inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato inizialmente come fattoria fortificata per rifornire di verdure, frutta e cibo fresco le navi che facevano rotta lungo la via delle Indie, e nello stesso tempo come base per l’acquisto della polvere d’oro, dell’avorio, e dei legnami pregiati. Nel 18° secolo il castello raggiunse la sua estensione attuale quando divenne uno dei principali centri di raccolta degli schiavi da inviare nelle Americhe. Oggi è riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. La cittadella d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace ed unica. Le antiche costruzioni portoghesi, olandesi, inglesi, oggi abitate dai locali, si affiancano ai templi delle “Compagnie Asafo”, in cui i guerrieri offrono ancora sacrifici e libagioni.
GIORNO 4: Ashanti, da Anomabu a Kumasi
In tarda mattinata arrivo a Kumasi, capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti.
Il popolo Ashanti è stato uno dei regni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX sec., quando gli Inglesi decisero di annetterlo alla loro colonia chiamata Gold Coast.
Gli onori ancora oggi resi all’Asantehene (il Re) testimoniano del passato splendore e della potenza Ashanti.
Oggi Kumasi, con circa tre milioni di abitanti, è una spumeggiante città con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi d’Africa. Ogni tipo di manufatto Ashanti (pelletteria, ceramiche, tessuti kente & adinkra) è qui disponibile, insieme a quasi tutti i tipi di frutta tropicale e verdura.
In agenda avremo una visita al centro culturale Ashanti che possiede bei pezzi d’arte collocati all’interno della riproduzione di una casa ashanti.
Nel pomeriggio, se in svolgimento, eccoci ammessi alla celebrazione dei funerali ashanti. I partecipanti, vestiti in magnifiche tenute nere e rosse, si danno appuntamento per un ultimo ricordo ufficiale del defunto, morto forse da qualche anno. Intrattenuti dalla musica e dalle danze tradizionali, essi presentano le loro condoglianze ed i loro doni alla famiglia del defunto. Se lo stato della famiglia lo permette i doni possono essere molto ricchi e sono esibiti con orgoglio. Compaiono allora dei pendenti d’oro, offerti al congiunto o ai figli. I funerali terminano al tramonto del sole in un clima disteso e festoso.
GIORNO 5: Il regno dell’oro, da Kumasi a Techiman
La domenica mattina Kumasi si risveglia lentamente. Le sue vie, non troppo trafficate, si concedono allora allo sguardo del viaggiatore, curioso di cogliere da vicino qualche dettaglio che rende la città speciale: le costruzioni coloniali intorno al mercato, le insegne pubblicitarie dipinte a mano con uno stile originale che qualcuno definisce esempi di pop art, i fedeli che si recano alla Chiesa indossando l’abito della domenica. La visita della città sarà riempita dall’attenzione dedicata a questi dettagli e ad altri ancora. Il Museo del Palazzo Reale ci aprirà le porte, con la sua collezione unica d’oggettistica ashanti.
Festival dell’Akwasidae. Nel calendario Ashanti, ogni anno alcuni giorni vengono riservati ad una particolare celebrazione presso il Palazzo Reale. Durante la cerimonia il re siede sotto un grande e variopinto ombrello, indossa tessuti vivaci oltre ad antichi gioielli d’oro massiccio (i gioielli e le maschere in oro Ashanti fanno parte dei capolavori dell’arte africana). Davanti al monarca si apre uno stretto corridoio formato da portatori di spade e custodi dei coltelli rituali, guardiani armati di fucili ad avancarica, dignitari con ventagli di piume di struzzo. Ai lati del re siedono gli anziani e i consiglieri sotto l’autorità del “portaparola”, il linguista regale, che tiene in mano i simboli del potere ricoperti d’oro. Mentre i cortigiani offrono i propri doni, i griot (cantastorie) recitano la storia dinastica dei re Ashanti. Suonatori di tamburi e di trombe d’avorio scandiscono il ritmo della celebrazione. Danzatrici corpulente, avvolte in tessuti rosso sgargiante, eseguono danze tradizionali caratterizzate da un’alternanza di movimenti delicati e di spostamenti rapidi da una parte all’altra della scena. La regina madre si unisce alla festa accompagnata dalla sua corte, tutta composta da donne. Questa cerimonia tradizionale si svolge in uno degli ultimi regni africani ad aver conservato gli antichi rituali. Vivremo l’atmosfera, il sapore, lo splendore dei grandi monarchi delle foreste.
Tardo pomeriggio trasferimento a Techiman.
GIORNO 6: Natura, da Techiman a Mole
Raggiungiamo Mole: il più grande, parco in Ghana. Copre un’area di 4.912 km2. La vegetazione è una savana boschiva con foreste lungo i corsi d’acqua. Sono state registrate 734 specie di piante, 90 mammiferi, tra cui elefanti, bufali e antilopi.
Grazie al buon livello di protezione fornita agli animali del parco, gli elefanti si sono abituati ai visitatori permettendo loro di avvicinarsi durante i tour guidati.
GIORNO 7: Safari, Mole
Safari a piedi ed in vettura a Mole.
GIORNO 8: Tetti di paglia, da Mole a Yendi
Continueremo con la visita ai villaggi Dagomba. Questa popolazione rappresenta un ottavo dell’intera popolazione ghanese. I loro villaggi si caratterizzano per un numero importante di case rotonde, con tetto in paglia. Gli abitanti, dediti all’agricoltura, si sono stabiliti da tempo su questi territori, condividendoli con altri gruppi, tra i cui i Konkomba.
GIORNO 9: Streghe, da Yendi a Nkwanta
Sosteremo presso un villaggio Konkomba, popolato da… streghe. In un quadro di architettura tradizionale saremo accolti cordialmente da donne sulle quali pesa l’accusa di stregoneria. Considerate responsabili di fatti gravi quali la morte di un giovane, una malattia improvvisa, un raccolto mal riuscito… queste donne vengono esiliate in appositi villaggi, dove la presenza di un feticcio speciale è in grado di “controllarle”. La loro accoglienza gentile e sorridente fa da contrasto alle storie gravi che dovrebbero giustificare il loro esilio. Un’architettura tradizionale semplice, riadattata alle esigenze di una comunità speciale, fa da quadro ad un villaggio esteso e pulito.
GIORNO 10: Cascate, da Nkwanta a Wli
La Regione del Volta: dalla savana alla foresta tropicale. Visita di piantagioni di cacao e caffè e sosta presso piccoli villaggi dove saremo cordialmente accolti da popolazioni sempre gentili e felici di incontrare i rari visitatori.
Arriviamo alle cascate di Wli, le più imponenti della regione: le acque si lanciano da un’altezza di 60-80 metri. Siamo alla frontiera tra Ghana e Togo. Un sentiero piano di 45 minuti ci conduce alle cascate attraverso la foresta, dove sono state identificate 200 specie di uccelli e 400 di farfalle.
GIORNO 11: Foreste, da Wli a Akossombo
Il Tafi Atome Monkey Sanctuary è stato creato nel 1993 per proteggere la comunità di scimmie sacre che vivono nella limitrofa foresta. Le scimmie, nella tradizione del villaggio, sono considerate le porta-parole delle tartarughe. Entrambe, scimmie e tartarughe, sono considerate sacre dalla popolazione, che conserva questa tradizione da almeno 200 anni. Passeggeremo nella foresta con lo sguardo attento a catturare movimenti furtivi di scimmie abituate a socializzare con i visitatori.
Amedzope, a 750 m di altitudine, è il più alto insediamento del Ghana. Il tragitto verso il villaggio è panoramico e tortuoso. È quasi una sorpresa quando Amedzope appare improvvisamente dietro una curva. Il villaggio offre panorami mozzafiato, una cascata, boschi, un clima fresco e numerose possibilità di escursioni.
GIORNO 12: Vudù, Akossombo
Un villaggio tra le alte erbe della savana: almeno tre generazioni di adepti celebrano una cerimonia Vudù. Al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e al suono dei canti incantatori, qualche danzatore cadrà in una profonda trance: occhi ribaltati, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altri vudù palesano la loro presenza prendendo possesso dei loro adepti. In questo luogo circondato dall’atmosfera folle delle celebrazioni Vudù, finalmente avremo la possibilità di comprendere ciò che il popolo afferma: “nelle vostre Chiese voi pregate Dio, noi nel nostro santuario Vudù diventiamo Dio!
L’area dei Krobo è famosa in tutto il mondo per le sue perle che qui vengono prodotte e usate sia per i rituali che per l’estetica. Visiteremo un luogo di produzione di perle, seguendone l’intero processo! Lo scopo sarà di produrre la nostra propria perlina.
Gli artigiani creano perle secondo l’antica tradizione. Vengono utilizzati vetri grezzi ridotti in polvere che viene poi versata in stampi di argilla fatti a mano; la polvere é poi ricoperta dal caolino. Le perle sono cotte, decorate e infine incordate.
GIORNO 13: Accra out, da Akossombo a Accra
Proseguimento verso Accra.
Ci dedichiamo all’anima moderna di Accra. Visiteremo una galleria d’arte: Artists Alliance Gallery. Non ci sorprenderà che Accra è il set di “an African city”: l’equivalente di “Sex and the city”, creato da una donna ghanese. Visiteremo quindi negozi di design e se saremo fortunati incontreremo alcuni designers che ci spiegheranno del loro lavoro ad Accra. In serata trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro.