Descrizione
GUINEA BISSAU
La Guinea Bissau rimane un Paese ancora inesplorato, dove i confini tra l’acqua e la terra cambiano con il cambiare delle maree, coprendo e scoprendo mangrovie, spiagge ed estuari.
Un viaggio che ci porterà verso foreste vergini, villaggi remoti, cerimonie animiste e il più grande arcipelago africano: le Bijagos. La maggior parte di queste isole è disabitata: un vero paradiso per molte specie di uccelli e una fauna rara.
Infine, Bissau regala l’opportunità perfetta per conoscere l’intrigante stile Afro-portoghese dalle vibrazioni uniche.
Un itinerario per scoprire natura e cultura e godere del relax sulle spiagge, in cui le nostre orme sono le uniche tracce.
Per viaggiatori in cerca di nuove ed autentiche destinazioni!
Che cosa c’è di speciale in questo viaggio?
Grazie all’isolamento di questa destinazione, la cultura tribale africana è ancora intatta. Saremo introdotti alle tradizionali religioni animiste, ai re tradizionali, alle maschere danzanti, ed a tribù che ancora onorano le statue dei propri antenati. Anche la natura è rimasta intatta e specie animali rare abitano le isole. Questo itinerario, che si svolge una sola volta all’anno, prevede due eventi speciali, uno faunistico ed uno culturale: la scoperta degli ippopotami che si sono adattati all’acqua salata ed il Carnevale di Bissau.

Giorno 1: BISSAU, LA CAPITALE Domenica 4 febbraio 2024.
Arrivo a Bissau e trasferimento all’hotel.
Giorno 2: LA CAPITALE FANTASMA, da Bissau a Rubane (motoscafo)
Oggi partenza per 5 giorni di navigazione in fuoribordo, che ci porteranno ad attraversare l’arcipelago Bijagos, con le sue isole remote, i suoi insediamenti umani isolati e la sua unica fauna selvaggia.
L’arcipelago, mediamente situato a 40 miglia dal continente, è il più vasto d’Africa, con 88 isole e isolotti, di cui solo 21 permanentemente abitati. Grazie ai paesaggi selvaggi ed intatti, alla genuina cultura tribale ed alla sua fauna unica, le Bijagos sono considerate un autentico “gioiello geografico”.
A causa dell’isolamento della destinazione, della scarsità di collegamenti e del grande attaccamento dei locali alle loro tradizioni, la popolazione delle Bijagos ha subito pochissimo l’influenza del mondo esterno: durante le cerimonie, le donne indossano ancora il “saiya”, la tradizionale gonnellina in paglia e la vita nei villaggi è caratterizzata da iniziazioni e cerimonie segrete. In alcune isole i giovani uomini ancora oggi seguono un rito di iniziazione lungo sette anni durante il quale vivono in un “convento” tutti insieme, senza alcun contatto con le donne.
La nostra prima tappa sarà l’isola di Bolama, l’antica capitale della Guinea portoghese dal 1871 al 1941, prima che fosse trasferita a Bissau. Questo trasferimento fu necessario a causa della carenza di acqua potabile sull’isola. Quando i portoghesi se ne andarono, i nativi vennero a vivere nella città che ora sta cadendo a pezzi ed è in parte invasa dalla vegetazione tropicale. Fu originariamente costruita seguendo i piani di un «Castrum Romanum» (cittadella romana). Passeggeremo per i grandi viali letargici soleggiati, per le piazze vuote, le fontane secche, i giardini cespugliosi ed i grandi edifici amministrativi in stile neo palladiano. Nel Palazzo del Governatore possiamo ancora ammirare colonne in stile classico … dove ora pascolano le capre! Bolama, sebbene abitata, è immersa nell’atmosfera fiabesca di una città fantasma.
Arrivo sull’isola di Rubane nel confortevole lodge che sarà la nostra base per i 5 giorni alla scoperta di questo arcipelago.
Giorno 3: BIJAGOS VILLAGGI E DANZE (motoscafo)
Escursione in motoscafo, sbarco sulla spiaggia e passeggiata in un antico villaggio Bijago.
Nel pomeriggio arriveremo a Bubaque per visitare il villaggio più grande dell’arcipelago, l’unico collegato al continente da un traghetto una volta alla settimana: vicoli non asfaltati, un minuscolo mercato colorato, bar e negozietti locali e il piccolo museo etnografico dedicato alla cultura Bijago. Navigheremo o cammineremo alla scoperta di villaggi remoti dove antiche tradizioni culturali sono ancora praticate e, con un po’ di fortuna, la nostra guida locale sarà in grado di sapere in quale villaggio si svolgono danze di maschere o riti di iniziazione.
Ritorno alla nostra confortevole base.
Giorno 4: IPPOPOTAMI D’ACQUA SALATA (motoscafo)
Orango è una remota e selvaggia area protetta composta da 4 isole separate solo da laghi e canali marini. Tra le tante specie che vivono in questo paradiso incontaminato c’è un mammifero unico: lo spettacolare “ippopotamo d’acqua salata”. Questo raro animale vive principalmente negli stagni circondati dalle foreste allagate di mangrovie e talvolta fa anche il bagno nell’oceano. Durante la stagione giusta questi grandi mammiferi si spostano in alcuni stagni dove, con un po’ di fortuna, il nostro ranger locale potrà portarci con una passeggiata. Ritorno alla nostra confortevole base sull’isola di Rubane.
Giorno 5: VITA ISOLANA (motoscafo)
Oggi ci godiamo lo stile di vita semplice dell’arcipelago: il relax sulla spiaggia selvaggia o intorno alla piscina. Opzionale: una passeggiata per esplorare la vegetazione lussureggiante dell’isola e per scoprire i tradizionali insediamenti di pescatori.
Giorno 6: BISSAU (motoscafo)
Relax sull’isola tropicale. L’orario di partenza verrà deciso sulla base della marea e delle condizioni atmosferiche.
Arrivo a Bissau con una barca veloce.
Giorno 7: ARTE TRIBALE NEL SUO CONTESTO ORIGINALE (4 ore di guida)
Abbandoniamo la strada principale per un piccolo sentiero alla scoperta dei più remoti insediamenti di Manjaco.
Alcune famiglie Manjaco, all’interno delle grandi case patriarcali tradizionali, hanno un altare in memoria dei propri antenati realizzato con pali di legno scolpiti, i “Pecab”, che rappresentano, appunto, gli spiriti degli antenati, questi sono a lorovolta custoditi in santuari noti come “Cab Balugun”. Visitiamo piccoli villaggi nascosti nella foresta per scoprire, con il permesso degli anziani, sculture sacre in legno che variano per età e stile, dalle centenarie statue astratte al più recente stile naturalistico influenzato dal contatto con il mondo occidentale. Si tratta di un’occasione unica per ammirare l’arte tribale nel suo contesto culturale originario: il villaggio, e scoprire i diversi stili di un’antica tradizione che è sopravvissuta al periodo coloniale e che mantiene la sua vitalità nel mondo contemporaneo. Arriviamo a Cacheu sull’omonimo grande fiume. Cacheu è stato uno dei primi insediamenti portoghesi in Africa nera, risalente al 1588, scelto per la navigabilità del fiume Cacheu e diventato un importante punto commerciale. Da allora rimane una popolazione frutto di una mescolanza di locali, reietti e avventurieri europei chiamati “lancados”, commercianti capoverdiani e prigionieri che accettarono l’esilio come alternativa alla prigione in Portogallo, chiamati “degradados”. Interessante il piccolo forte e il museo sulla tratta degli schiavi che verrà aperto per noi.
Giorno 8: VILLAGGI MAGICI (150 Km, 4 ore di guida)
Intera giornata alla scoperta di un’area abitata dal popolo Pepel, che vive in tipiche capanne di argilla coperte da un tetto di paglia. Pranzo in un ristorante locale.
Nel cuore di un piccolo villaggio, incontreremo un sacerdote feticcio in grado di consultare lo spirito dei defunti, poiché ci troviamo in una cultura profondamente animista.
Visita di un’antica distilleria di rum locale (chiamata Cana) risalente al periodo coloniale: saremo avvolti dall’odore delle tonnellate di canna da zucchero che vengono schiacciate e raffinate ogni giorno in questa distilleria alimentata a legna.
Ritorno a Bissau, sosta in un bar all’aperto noto per la migliore versione tropicale del mojito, e cena in un ristorante della zona più vivace di Bissau.
Giorno 9: IL CARNEVALE DI BISSAU (tragitti in città)
In mattinata andiamo alla scoperta di Bissau, la capitale. Iniziamo a passeggiare per Bissau Vehlo, il vecchio quartiere portoghese, dove l’atmosfera ci ricorda il Portogallo dei tempi andati. Qui possiamo sperimentare un mix di animi africani e portoghesi. Continuiamo verso il Palazzo Presidenziale, la Cattedrale Cattolica, Fortaleza Amura, il Monumento all’Indipendenza e Piazza Che Guevara. Pranzo al ristorante.
Oggi ci sarà la grande parata del Carnevale.
Il Carnevale è la principale festa nazionale della Guinea Bissau. Il Carnevale è un incredibile mix di tradizioni africane e portoghesi. Il Carnevale si scatena nel pomeriggio, le maschere colorate provenienti da diverse zone e quartieri iniziano la loro sfilata: maschere sacre tradizionali, guerrieri vestiti con pelli di coccodrillo e armati di frecce, ragazze iniziate, maschere contemporanee fatte di cartapesta, tutte circondate da ragazze che indossano solo fili di perline di cristallo intorno alla vita. Ore di vivaci sfilate danzanti trasformano questo carnevale in un’esperienza indimenticabile, una vera e propria “fiesta popular” che unisce l’allegro spirito africano alle influenze portoghesi e brasiliane.
Lo spettacolo di carnevale si protrae fino a tarda sera; il trasferimento in aeroporto sarà possibile nella notte.
Estensione raccomandata:
Al termine di questo intenso viaggio, vi consigliamo di trascorrere qualche giorno in più all’arcipelago delle Bijagos. Su richiesta, possiamo organizzare il vostro ritorno al resort Ponta Anchaca, 4 stelle, sull’isola di Rubane. Confortevoli bungalow affacciati sull’oceano che offrono una raffinata cucina francese e tropicale. In hotel potrete rilassarvi in piscina, passeggiare o nuotare sulla spiaggia selvaggia, scoprire la rigogliosa vegetazione dell’isola o praticare la pesca sportiva. È possibile scegliere la durata dell’estensione da una a più notti, ogni giorno il resort garantisce un collegamento in barca veloce con Bissau e il trasferimento all’aeroporto.