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2024 – FESTIVAL DELL’IGNAME, 14 giorni: Ghana, Togo & Benin

2024 – FESTIVAL DELL’IGNAME, 14 giorni: Ghana, Togo & Benin

Giorni:
14
Tipo di viaggio:
Evento Speciale
Gruppo Internazionale
PREZZI per persona:
- GRUPPO DI 6 O PIU' PARTECIPANTI: 3270 €
- Gruppo di 2/5 partecipanti: 3879 €
- Supplemento camera singola: 580 €
GUIDA: parlante Italiano, Inglese, Francese
Acconto al momento della prenotazione:

1.164,00

L'acconto è inteso come 30% del totale. Per maggiori informazioni, puoi visionare la nostra informativa.

GHANA, TOGO & BENIN

Yam Festival (Benin): l’igname è uno dei principali ingredienti della dieta giornaliera in Africa Occidentale. In agosto, la popolazione delle regioni centrali del Benin si raccoglie intorno a notabili e re per celebrare un rito di continuità. Mangiare insieme i nuovi tuberi ha infatti due significati…

PARTENZA:

11 Agosto 2024

PREZZO DA: 3270 €

È possibile prenotare online fino a 30 giorni prima della partenza.
Per prenotazioni entro 30 giorni dalla data di partenza, contattare il nostro team: transafrica@transafrica.biz

Sconto:
Data Partenza:
  • 11 Agosto 2024 - 24 Agosto 2024
Totale: 1164

Offerta Speciale

Descrizione

GHANA, TOGO, BENIN

La nostra fantastica odissea culturale ci porta nei luoghi più remoti di Ghana, Togo e Benin alla scoperta di un mondo tribale ancora oggi guidato da capi tradizionali e dagli spiriti degli antenati.

Lungo la costa, nel cuore della regione dove il vudù è nato, incontriamo i sacerdoti del culto, assistiamo a danze che culminano nella trance e saremo testimoni della grande influenza che gli spiriti vudù esercitano sui loro adepti.

Dirigendoci verso l’interno, dalla foresta alla savana, incontriamo la tribù dei Taneka su una montagna rocciosa, poi i Somba con le loro fiabesche casette costruite con un impasto di argilla, erba, paglia, poi un intrigante villaggio di streghe ed, infine, entriamo nel Regno d’oro degli Ashanti a Kumasi.

Concludiamo il nostro tour esplorando l’ex Gold Coast, con i più grandi castelli europei in Africa; resti secolari del commercio dell’oro e degli schiavi.

Sicuramente uno dei più emozionanti e spettacolari viaggi in Africa Occidentale.

Perfetto per tutti i viaggiatori che vogliono conoscere questa bella regione… ed amano l’Africa!

Evento speciale

Yam Festival (Benin): l’igname è uno dei principali ingredienti della dieta giornaliera in Africa Occidentale. In agosto, la popolazione delle regioni centrali del Benin si raccoglie intorno a notabili e re per celebrare un rito di continuità. Mangiare insieme i nuovi tuberi ha infatti due significati. Da una parte significa ringraziare gli dèi e gli antenati per il buon raccolto e dall’altra chiedere che il buon raccolto continui negli anni. Il festival prosegue con danze di maschere e celebrazioni vudù.

Oltre a questo principale evento tradizionale, i partecipanti assisteranno sempre a:
– un’interessante cerimonia vudù
– una spettacolare danza del fuoco
– un “funerale Ashanti”, una celebrazione festiva che consacra il ritorno dello spirito alla dimora degli antenati

GIORNO 1: Lome, Golfo di Guinea – TOGO
Arrivo a Lomé e trasferimento all’hotel

GIORNO 2: Vudù, da Lomé ad Agbodrafo (100 km – tempo di trasferimento3 h) – TOGO
Lomé, vibrante capitale del Togo è l’unica città africana che è stata colonizzata da tedeschi, inglesi e francesi nonché una delle poche capitali al mondo situata al confine con un’altra nazione. Questi elementi hanno concorso allo svilupparsi di una speciale identità che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città.  Lome è, infatti, un crocevia di persone, culture e commerci, cioè una città cosmopolita di piccole dimensioni. Prestiamo particolare attenzione a: il mercato centrale con le famose “Nana Benz”, donne che hanno concentrato nelle loro mani il redditizio mercato dei costosi “pagne” (=indumenti) che arrivano dall’Europa e che vengono venduti in tutta l’Africa Occidentale; gli  edifici coloniali del  quartiere amministrativo  dove ancora aleggia il  sapore del tempo che fu; il mercato dei feticci, dove è venduto  un enorme ed eclettico assortimento di tutto il necessario  per pozioni d’amore  oltre che  intrugli magici per gli usi più  disparati.
Un villaggio sperduto assistiamo ad una cerimonia Vudù. Al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e al suono dei canti incantatori qualche danzatore cadrà in una profonda trance: occhi ribaltati, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altri vudù palesano la loro presenza prendendo possesso dei loro adepti.  In questo luogo circondato dall’atmosfera folle delle celebrazioni Vudù, finalmente avremo la possibilità di comprendere ciò che qui si afferma: “nelle vostre Chiese voi pregate Dio, noi nel nostro santuario Vudù diventiamo Dio!

GIORNO 3: Città “Brasiliana”, da Agbodrafo a Ouidah (70 km – tempo di trasferimento 2 h) – TOGO & BENIN
Frontiera del Benin (Hilla Kodji / Save Kodji)
Raggiungiamo Ouidah che fu conquistata dall’esercito del Dahomey nel XVIII sec. e trasformata in uno dei più importanti porti per il commercio degli schiavi. Oggi Ouidah mostra un’architettura afro-portoghese oltre alla bizzarria di avere il tempio del Pitone e la cattedrale cattolica esattamente uno di fronte all’altro.  L’atteggiamento rilassato degli abitanti, il suono delle onde che giunge dalla spiaggia, il ritmo dei tamburi creano un’atmosfera fuori dal tempo, molto ben descritta da Bruce Chatwin nel suo romanzo “il Vice re di Ouidah”. Passeggiando lungo le strade, visiteremo il tempio del Pitone e termineremo la visita della città percorrendo “la via degli schiavi” fino alla spiaggia, il punto di non ritorno dove gli schiavi venivano imbarcati per il “Nuovo Mondo”.

GIORNO 4: Villaggio su palafitte, da Ouidah a Savalou (280 km – tempo di trasferimento 5 h) – BENIN  
Vicino alla costa oceanica si estende una regione lacustre che accoglie Ganvie, bellissimo ed esteso villaggio su palafitte. Una grande piroga ci conduce a Ganvie, attraversando il Lago Nokwe. I circa 25.000 abitanti, appartenenti alla etnia Tofinou, costruiscono le loro capanne su pali di teck. La pesca è l’attività principale di questa popolazione il cui isolamento ha permesso di conservare le abitudini e le regole del tempo che fu. Sulle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l’aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. È sulla piroga che si va a pesca, ci si sposta, si canta accompagnando il ritmo delle pertiche, sulle piroghe le donne mettono in mostra le merci da vendere al mercato e i bimbi vanno a giocare e a scuola.
In seguito, raggiungeremo Abomey, dove incontreremo la comunità dei “forgerons”, da secoli al servizio dei re per la produzione di armi ed altri utensili. Assisteremo ad un’uscita di maschere.

GIORNO 5: Yam Festival (trasferimenti)BENIN
In un villaggio, parteciperemo al Festival dello Yam (Igname). Dalle libagioni sui nuovi tuberi al pranzo di festa per finire nel pomeriggio con le danze. Sguardo completo su una celebrazione di villaggio.

GIORNO 6: Collina dei Feticci, da Savalou a Natitingou (320 km – tempo di trasferimento 8 h) – BENIN
Ci dirigiamo a nord.
Nel pomeriggio raggiungeremo gli antichi villaggi Taneka, situati alle pendici dei monti omonimi. Questi villaggi sono composti da capanne rotonde dai tetti conici e protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai sacerdoti dei feticci, abbigliati con pelle di capra, e dai giovani iniziati. Pare che i primi abitanti, d’origine Kabyé, abbiano occupato la montagna nel IX secolo d.C. Da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di melting-pot. Ogni gruppo ha conservato i propri culti ed i propri riti d’iniziazione, e nello stesso tempo hanno creato istituzioni politiche e religiose comuni.
Girando per i villaggi, lungo vicoli delimitati da rocce con antichi e misteriosi segni incisi, unici testimoni delle popolazioni che in passato hanno vissuto in questi luoghi, possiamo imbatterci in giovani iniziati, che indossano solo amuleti magici ed una piccola copertura per il sesso, o in anziani preti feticisti che indossano una pelle.
I Taneka credono che per «diventare» un uomo ci vogliano tempo, pazienza, e molti sacrifici. Insomma, l’iniziazione è un processo che dura tutta la vita fino a quando la vita stessa diventa un rito di passaggio, quindi la vita non dovrebbe essere condizionata da un “prima” e un “dopo”, ma piuttosto seguire un percorso continuo.

GIORNO 7: Castelli d’Argilla, da Natitingou a Sokode (200 km – tempo di trasferimento 5 h) – BENIN & TOGO
Oggi entriamo nella terra dei Somba, che vivono in abitazioni fortificate di argilla. Simili nella forma ai nostri castelli medievali, queste abitazioni rappresentano uno dei più begli esempi di antica architettura africana. Il loro stile impressionò Le Corbusier, che le definì “architettura scultorea”. In effetti le case sono costruite a mano, strato di argilla su strato di argilla, aggiungendo palle di fango e modellandole sul disegno della casa in una sorta di sensuale gesto che mixa forza, accuratezza ed estetica. Grandi santuari – di forma fallica – posti all’ingresso delle case mostrano le loro credenze animistiche. Con il permesso accordatoci dagli anziani, entriamo nelle loro case per capire meglio il loro stile di vita.
In realtà le abitazioni sono una proiezione antropologica e cosmologica: Il primo piano avvolto nell’oscurità rappresenta la morte ed è il luogo degli antenati, il secondo piano aperto al cielo rappresenta la vita ed è il luogo dove le nonne accudiscono i piccoli, fino a quando è individuato quale antenato è ritornato a vivere nel nuovo nato.
Tutto – famiglia, cibo e scorte – viene custodito all’interno delle case, in modo da garantire la sopravvivenza del gruppo famigliare in caso di attacco nemico. Per secoli queste popolazioni hanno sfruttato il difficile accesso ai loro territori offerto dalla catena dei monti Atakora per difendersi dalla schiavitù praticata dai mercanti musulmani del Nord dell’Africa. L’area è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Frontiera del Togo (Bokoumbe/Nadoba).
In serata arriviamo nei villaggi dei Tem per assistere alla danza del fuoco. Al centro del villaggio un grande fuoco illumina i volti dei partecipanti che danzano al ritmo ipnotico dei tamburi prima di tuffarsi nelle braci ardenti. Raccolgono tizzoni incandescenti e li passano più volte sul corpo oltre che portarli alla bocca, quasi li dovessero ingoiare. Nessuna ferita e nessun segno di dolore compare sui volti dei danzatori. Si tratta di coraggio? Auto-suggestione? Magia? Difficile spiegare una tale performance.
Forse sono davvero i loro feticci che li proteggono dal fuoco.

GIORNO 8: Foresta Tropicale, da Sokode a Kpalime (290 km – tempo di percorrenza 5h)TOGO
Ci dirigiamo verso sud, con una sosta ad Atakpame, una tipica cittadina africana costruita su colline dove si trovano tutti i prodotti provenienti dalle vicine foreste. Grazie al loro abile lavoro su piccoli telai, gli uomini della regione realizzano il grande tessuto dai colori vivaci chiamato “Kente”.
Da Atakpame ci spostiamo nelle foreste tropicali che circondano Kpalime, una città dal ricco passato coloniale che oggi è un importante mercato per il commercio del cacao e del caffè. Passeggiare sulle colline che circondano Kpalime, attraverso villaggi e fattorie, fino al limitare della foresta. Sotto la guida di un entomologo locale, impariamo a conoscere le farfalle e gli insetti colorati.

GIORNO 9: Perle di Vetro, da Kpalime a Koforidua (220 km – tempo di percorrenza 5h) – TOGO – GHANA
Attraversiamo il confine con il Ghana e procediamo verso la regione del Volta.
La tribù Krobo è nota per le sue perle di vetro. I Krobo producono e indossano perline di vetro per cerimonie e per scopi estetici. Visiteremo una comunità artigianale di produttori di perline e sperimenteremo il processo di creazione della nostra perlina. Gli artigiani producono perline seguendo la stessa tecnica tradizionale utilizzata per secoli. Utilizzano rottami di vetro che vengono macinati in una polvere fine. La polvere di vetro viene poi meticolosamente modellata e inserita in stampi di argilla fatti a mano e ricoperti di caolino. Le perle vengono cotte, poi decorate, lavate e infine infilate.

GIORNO 10: Ashanti, da Koforidua a Kumasi (200 km – tempo di trasferimento 5 h) – GHANA
Kumasi capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti, che fu uno dei regni più potenti dell’Africa dal 1670 al 1957, quando la Gold Coast britannica divenne il Ghana indipendente. Gli onori ancora oggi resi all’Asantehene (il Re) testimoniano del passato splendore e della potenza Ashanti. Oggi Kumasi, con circa tre milioni di abitanti, è una città spumeggiante con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi d’Africa. Ogni tipo di manufatto Ashanti (pelletteria, ceramiche, tessuti kente ed adinkra) si trova qui, insieme a quasi tutti i tipi di frutta tropicale e verdura.
Visitiamo il centro culturale Ashanti che possiede una ricca collezione di manufatti collocati all’interno della riproduzione di una casa Ashanti.
Nel pomeriggio, se in svolgimento, potremo assistere ai “funerali ashanti”, che in realtà sono una celebrazione festosa. Rituale celebrato mesi o anni dopo il decesso per permettere allo spirito del defunto di guadagnare lo status di antenato e divenire protettore di tutto il clan. I partecipanti esibiranno tessuti rossi e neri. I capi, all’ombra di grandi parasoli colorati, partecipano alle celebrazioni circondati da tutta la loro corte. Anche noi, seguendo il protocollo tradizionale, saremo accettati alla cerimonia per assistere alle danze tradizionali che celebrano le gesta degli antenati ed hanno una marcata simbologia erotica.

GIORNO 11: Regni dell’Oro, Kumasi (trasferimenti) – GHANA
In mattinata proseguiamo il tour di Kumasi, con la visita al Museo del Palazzo Reale che ospita una collezione unica di gioielli d’oro indossati dalla corte Ashanti.
Non si può visitare Kumasi e il regno d’oro Ashanti senza incontrare uno dei suoi numerosi re tradizionali! Abbiamo il privilegio di poter entrare nel cortile di un grande capo Ashanti. Avvolto in un drappo tradizionale e adornato con antichi gioielli in oro massiccio, siederà sotto un grande ombrello colorato e parlerà del suo ruolo di capo tradizionale nel Ghana moderno.
Nel pomeriggio visita ad alcuni villaggi Ashanti con abiti e sculture tradizionali.

GIORNO 12: I Castelli della Tratta, da Kumasi ad Anomabu (250 km – tempo di trasferimento 4 h) – GHANA
Guidiamo in direzione della costa.
La costa del Ghana (precedentemente nota come Gold Coast) conta più di 50 antiche fortezze e castelli, che ricordano l’antico commercio di oro, avorio e schiavi.
Il castello di Cape Coast fu costruito dagli svedesi nel 1653. Dal 1657 al 1664 passò di mano molte volte, poiché fu conquistato dai danesi, dagli olandesi, dai Fanti (una tribù locale), dagli svedesi e infine dagli inglesi. Oggi ospita un museo sulla storia della tratta degli schiavi.
A Cape Coast visiteremo anche Fort William, che ospita un faro. Dalla cima del castello si gode di una magnifica vista sulla città.

GIORNO 13: Elmina, AnomabuGHANA
A pochi chilometri a nord della costa, nel mezzo di una foresta pluviale, scopriremo il Parco Nazionale di Kakum. Questo parco offre una grande opportunità di osservare la foresta dall’alto, in quanto Kakum dispone di un ponte di corda appeso in cima agli alberi. Questo di Kakum è il ponte di corda più lungo e più alto del mondo. Camminando a un’altezza compresa tra 40 e 45 metri dal suolo, si gode di un’incredibile vista sulla foresta pluviale. A questa altezza, invece di rivelare i loro tronchi, gli alberi offrono una vista mozzafiato delle loro chiome e sembrano cercare di toccare il sole e il cielo sopra di loro.
Si raggiunge, poi, il castello di Elmina, il più antico edificio europeo dell’Africa subsahariana, eretto dai portoghesi nel XV secolo. In tempi diversi il castello è stato utilizzato come magazzino per il commercio dell’oro, dell’avorio e infine degli schiavi. Il castello che visitiamo oggi è il risultato di successivi lavori di ampliamento ed è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il vecchio cimitero olandese di Elmina risale al 1806. Fuori dal castello, si trova uno spettacolare villaggio di pescatori con tante grandi barche da pesca colorate: ogni giorno queste grandi piroghe di legno, condotte da abili pescatori attraverso le forti onde e correnti dell’oceano, “combattono” per guadagnarsi da vivere. I vicoli della città vecchia hanno un’atmosfera molto vivace, che ci riporta all’epoca in cui Elmina era un’affollata città coloniale.
In un Villaggio vicino, scopriamo Posuban, i santuari delle antiche “compagnie Asafo” – dove i guerrieri Afosa ancora versano libagioni.

GIORNO 14: Metropoli, da Anomabu ad Accra (180 km – tempo di trasferimento 3 h) – GHANA
Ci dirigiamo ad Accra.
Accra, la Capitale del Ghana, è una grande città africana, in rapida evoluzione, che, nonostante ciò, ha saputo conservare un’identità che si riflette negli edifici moderni e negli ampi viali. I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie d’ Africa.
Esploriamo il quartiere storico di James Town, abitato dai Ga. Di fronte all’Oceano si svolge la vita degli abitanti: un villaggio circondato dalla città! Qui tutte le attività economiche seguono regole molto diverse da quelle che governano “la city” (il quartiere degli affari), a poche centinaia di metri di distanza.
Proseguiamo con la visita di un laboratorio specializzato in “bare di fantasia”. Queste bare artigianali, uniche nel loro genere, possono rispecchiare qualsiasi forma: frutta, animali, pesci, automobili, aerei…. l’unico limite è la fantasia! Partite da Accra, queste bare dal design sgargiante sono ormai collezionate in tutto il mondo ed esposte nei musei.
In serata trasferimento in aeroporto per il vostro volo di rientro.

Disponibilità molto limitata di camere twins (due letti separati). Verificare con TransAfrica al momento della prenotazione

  • VISA: Togo – visto a due entrate; Ghana & Benin – visto a entrata singola.
  • VACCINAZIONI: Febbre gialla – obbligatoria; profilassi antimalarica – altamente raccomandata.
  • PASTI: pranzi: picnic oppure nei ristoranti (menu pre-selezionati); cene nei ristoranti degli hotel (menu pre-selezionati)
  • BAGAGLIO: si raccomanda di contenere il peso a max. 20 kg, preferibili sacche da viaggio non rigide
  • ASSICURAZIONE: obbligatoria per assistenza medica, eventuale rimpatrio e danni materiali o fisici derivanti dal viaggio.
  • MEZZI DI TRASPORTO: microbus o minibus
  • TEMPI DI PERCORRENZA: il tempo stimato si riferisce alle ore di guida, sono escluse le soste per le visite.
  • Tutte le nostre escursioni sono progettate in modo da essere abbastanza flessibili per potersi adeguare alle condizioni del tempo e approfittare delle opportunità che possiamo incontrare lungo il percorso.
  • Considerando la natura del viaggio, alcune parti potrebbero essere modificate per cause imprevedibili e sulla base di decisioni dello staff locale. Spese dovute a tali variazioni saranno a carico del partecipante. Naturalmente la guida farà il possibile per attenersi al programma originale.
  • Ci sono frontiere da attraversare; sono possibili dei ritardi, ci i appelliamo alla pazienza dei viaggiatori.
  • I prezzi potrebbero variare in caso di aumento dei costi dei servizi, indipendenti dalla volontà dell’organizzatore.

Incluso:

  • Assistenza all’aeroporto di arrivo (giorno 1) e partenza (giorno 14)
  • Trasferimenti e visite in minibus/microbus
  • Guide locali (parlanti italiano, a partire da due viaggiatori italiani, se disponibile)
  • Tour e visite come da programma
  • Pernottamenti in camere standard, come da itinerario
  • Tutti i pasti B = prima colazione L= pranzo – D = cena
  • Acqua minerale durante le visite
  • Ingressi ai parchi, concessioni, aree protette e siti di interesse culturale
  • Kit di pronto soccorso
  • Tutte le tasse

 

Non incluso:

  • Voli internazionali
  • Trasferimenti pre-tour e/o post tour da e per aeroporto
  • Visa ed eventuali tasse aeroportuali
  • Pasti e/o escursioni turistiche diverse da quanto specificato nel programma
  • Acqua minerale ai pasti e tutte le bevande
  • Facchinaggio
  • Spese personali per foto e video
  • Assicurazione (obbligatoria)
  • Mance per autisti, guide, cuochi e staff hotel
  • Spese di consegna bagagli persi
  • Qualsiasi spesa di natura personale quali telefonate, lavanderia etc.
  • Tutto ciò non menzionato nel programma

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