Descrizione
GUINEA BISSAU, GUINEA, SIERRA LEONE, LIBERIA, COSTA D’AVORIO

Attraversate i fiumi su chiatte e sperimentate un autentico concerto tribale. Unitevi ai Peul (chiamati anche Fula), la tribù di pastori di zebù, per scoprire la loro architettura in un impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata e i loro bassorilievi.
Partecipate al Consiglio degli anziani in un grande palazzo di argilla sul Fouta Djalon, il principale massiccio montuoso dell’Africa occidentale. Scoprite le cerimonie animistiche delle donne della società segreta e una rara danza di maschere femminili. Esplorate la foresta per trovare i ponti di liane e gli uomini-uccello.
La Sierra Leone è stata la prima colonia britannica in Africa e vanta la più antica università di questa parte del continente. Scoprite il paradiso incontaminato dell’isola di Banana, dove si nascondono i suonatori di tamburi sacri e i cercatori di diamanti. La Liberia, la più antica repubblica indipendente dell’Africa, non è mai stata una colonia, nel 1847 era già governata da un presidente nero, l’afroamericano Roberts nato in Virginia e parte dei coloni Kriol, considerati i fondatori della nazione. La cultura Kriol ha espresso un’architettura e simboli di potere unici nel paese degli schiavi liberati.
Godetevi i villaggi tradizionali, ma anche l’Africa contemporanea con la sua musica dal vivo.
Terminate il viaggio ad Abidjan, moderna metropoli africana.
Giorno 1: BISSAU – Guinea Bissau
Arrivo e trasferimento in hotel. Pasti liberi.
Giorno 02: GRIOT, I CANTASTORIE AFRICANI – Guinea Bissau
Partiremo da Bissau la mattina presto. Dopo pranzo lasceremo la strada principale per un minuscolo villaggio nella regione abitata dai Malinké. I Malinké sono i discendenti dell’antico impero del Mali (XIII sec.) e sono diffusi nell’attuale territorio della Guinea Conakry, della Costa d’Avorio, del Senegal, della Guinea Bissau e del Mali stesso. I Griot sono una casta di cantastorie e musicisti. Visiteremo un villaggio noto per le famiglie Griot che hanno mantenuto questa tradizione culturale dai tempi dell’impero, famiglie conosciute anche per la loro bravura nella costruzione di strumenti musicali. Assisteremo ad un concerto dei Griot. Proseguiremo per Gabu.
Giorno 03: IL PIÙ VASTO MASSICCIO MONTUOSO DELL’AFRICA OCCIDENTALE – Guinea Bissau e Guinea Conakry
Una chiatta tirata manualmente ci permetterà di attraversare, con i nostri fuoristrada, il Rio Corubal, ovvero il confine naturale tra le due Guinee per consentirci di raggiungere lo sperduto posto di confine della Guinea Conakry, in una regione abitata dalle etnie Malinké e Peul (chiamati anche Fula). Ci fermeremo in villaggi in cui l’arrivo degli stranieri è ancora un evento raro.
Una piccola e dissestata pista fra savana e foresta ci porterà verso il massiccio del Fouta Djalon. Il Fouta Djalon, grazie al clima fresco e salubre, era il luogo di villeggiatura preferito dai francesi durante l’epoca coloniale. Come testimonianza di quel tempo rimangono i boschi di conifere. L’area è considerata la regione più spettacolare della Guinea grazie alle sue montagne, ai suoi altopiani e alle sue savane che si alternano a profonde vallate. Questo grande massiccio montuoso è considerato il serbatoio d’acqua dell’Africa occidentale. Infatti, qui hanno le loro sorgenti tre fiumi che danno il nome a quattro nazioni: Niger, Nigeria, Senegal e Gambia. Questo territorio è abitato dai Peul (chiamati anche Fula), famosi per la loro bellezza e per la loro abilità come i migliori allevatori di Zebù, i bovidi dell’Africa occidentale. Attraverseremo villaggi isolati caratterizzati da grandi case di argilla decorate con bassorilievi, alti tetti conici con molteplici strati di paglia. Arriveremo in serata a Labe.
Giorno 04: IL FOUTA DJALON – Guinea Conakry
Dedicheremo l’intera giornata alla scoperta del Fouta Djalon. In mattinata visiteremo il mercato di Labe, il più frequentato della regione. Lasciando Labe e la strada principale, scopriremo un grandioso ambiente naturale fatto di montagne, valli, cascate incorniciate dalla foresta che rendono il paesaggio di una bellezza incontaminata. Nel XVII secolo la Jihad dei Peul (chiamati anche Fula) iniziò da queste montagne e li portò a conquistare la maggior parte delle savane fino al Camerun. Sono il gruppo più numeroso delle savane sub-sahariane dell’Africa occidentale; si estendono sino al Chad ed al Sudan. Una grande capanna rotonda di argilla con un tetto di paglia decorato è il luogo di raduno del Consiglio dei Notabili e dove vengono nominati i capi tradizionali di tutto il Fouta Djalon. Grazie ai nostri contatti locali saremo ricevuti da capi e dignitari in gran consiglio.
Arriveremo a Dalaba (1200 m. di altitudine).
Giorno 05: I BASSORILIEVI – Guinea Conakry
Visiteremo la piccola e tranquilla cittadina di Dalaba. Interessante la “casa a palabra” (la casa delle parole) con un bel bassorilievo in puro stile architettonico Peul (chiamati anche Fula), dove i capi tribù si riunivano per incontrare l’amministrazione coloniale. Visiteremo la villa costruita dal governatore coloniale e successivamente utilizzata dal primo presidente della Guinea indipendente, Sekou Touré. Leader dell’indipendenza, Sekou Touré fu uno dei più radicali presidenti africani anticoloniali che rifiutò qualsiasi cooperazione con il blocco francese. Stabilì, invece, collegamenti con l’Unione Sovietica e Ceausescu. Alcune ville utilizzate dai ministri e dagli ospiti di Sekou Touré sono reminiscenze uniche di quel tempo, come la villa in rovina dove Miriam Makeba incontrò e sposò Stokley Carmichael, un esule dagli USA e tra gli ispiratori dell’ala armata dei Black Panthers. Lasceremo Dalaba seguendo il versante meridionale del massiccio per raggiungere Mamou, cittadina commerciale con un interessante mercato.
Giorni 06 e 07: MASCHERE NELLA FORESTA – Guinea e Sierra Leone
Una pista appena visibile ci condurrà al confine con la Sierra Leone. In questa regione, se fortunati, assisteremo all’uscita di maschere, qui chiamate Diavoli. Il giorno successivo arriveremo in serata a Freetown.
Giorno 08: LA PENISOLA DI FREETOWN – Sierra Leone
Le origini di Freetown: nel 1786 i primi 380 schiavi liberati arrivarono in Sierra Leone dall’America dove avevano combattuto nella guerra di indipendenza dalla parte degli inglesi. Dopo aver perso la guerra gli inglesi decisero di organizzare il loro ritorno nel continente africano e crearono i primi insediamenti di schiavi liberati. Pochi mesi dopo il loro arrivo, i nuovi arrivati soffrivano già la fame per la scarsa conoscenza dei terreni, per le sementi che avevano portato che non si adattavano al clima, ma anche per nuove e sconosciute malattie. Gli indigeni li combattevano considerandoli degli invasori. Tutto ciò ha portato questi coloni neri allo stremo. Dopo pochi anni, durante una guerra napoleonica, Freetown, che batteva bandiera inglese, fu attaccata da sette navi della marina francese e distrutta. I pochi sopravvissuti fuggirono su piroghe inviate in loro soccorso dai mercanti di schiavi. Nel 1807, grazie alla proibizione ed all’abolizione della tratta degli schiavi da parte dell’Impero britannico, le navi dei negrieri venivano catturate dalla marina britannica che inviava gli schiavi liberati in Sierra Leone. Nel 1808 Freetown divenne la capitale della prima colonia britannica nell’Africa tropicale. A quel tempo i Krio, o ex schiavi, erano più di 50.000 ed esercitarono pressioni sull’amministrazione coloniale per una migliore istruzione. Nel 1845 fu costruita la Fourah Bay, la prima università dell’Africa Occidentale. Durante il periodo coloniale, Freetown era conosciuta come l’Atene dell’Africa Occidentale. Percorrendo la costa alle pendici delle montagne della penisola di Freetown, solo il giallo delle spiagge divide il verde della lussureggiante vegetazione dal blu dell’oceano. Il paese prende il nome da queste montagne, le montagne dei leoni.
Una barca locale ci porterà a Banana Island.
Giorno 09: BANANA ISLAND – Sierra Leone
L’intera giornata sarà dedicata a circumnavigare, esplorare, camminare e scoprire questa isola incontaminata, con le sue montagne immerse nella foresta primaria, i suoi villaggi e le sue minuscole spiagge. Per i più avventurosi sarà possibile prevedere una mezza giornata a piedi per esplorare la foresta oppure continuare la circumnavigazione dell’isola. Per pranzo organizzeremo un picnic.
Giorno 10: LE MASCHERE FEMMINILI BUNDO – Sierra Leone
Effettueremo una breve navigazione, per raggiungere i nostri veicoli e partire in direzione nord-est.
Nella maggior parte dell’Africa, le maschere sono una prerogativa maschile. Tuttavia, tra le popolazioni Mende, le maschere Bundo sono un patrimonio femminile e hanno un ruolo cruciale nei riti di iniziazione delle ragazze. In un piccolo villaggio assisteremo all’uscita di queste maschere, un evento che attira la partecipazione di una folla colorata.
Giorno 11: DIAMANTI GREZZI – Sierra Leone e Liberia
La ricerca dei diamanti crea dipendenza almeno quanto il gioco d’azzardo. La possibilità di trovare una fortuna diventa realtà solo per pochi. I diamanti hanno avuto un ruolo importante nella recente travagliata storia del paese. La quantità e la qualità delle pietre ancora da estrarre risulta rilevante. Seguiremo un sentiero che ci porterà ad un villaggio di capanne di argilla e paglia, Dopo aver ottenuto il permesso dal capo villaggio, verremo accompagnati al sito dove potremo incontrare i cercatori di diamanti e dove ci verranno spiegate le tecniche di estrazione artigianale ed il lavaggio con la sabbia
Una spettacolare strada nella foresta ci porterà al fiume Mano, ai confini con la Liberia. Dopo le formalità di frontiera raggiungeremo Monrovia in serata.
Giorno 12: LIBERIA: LA TERRA DEGLI UOMINI LIBERI – Liberia
La Liberia è l’unico paese africano a non essere mai stato né una colonia né un protettorato. La Liberia fu fondata dai Krio, gli schiavi liberati di ritorno dagli Stati Uniti e da queste origini deriva il nome Liberia. I Krio rappresentano il 5% della popolazione, ma sono i principali attori politici ed economici del Paese. Sono considerati i padri della nazione e della sua economia moderna. L’80% della popolazione parla la lingua Krio, un idioma semplificato, nato dall’incrocio di lingue diverse (principalmente tra una europea ed una indigena dell’Africa, in questo caso fra l’inglese americano e le lingue locali).
Il nostro hotel è il miglior punto di partenza per visitare a piedi il centro della città. La massoneria ha avuto un grande impatto sulla storia della Liberia e della cultura Krio. Visiteremo il maestoso tempio massonico per essere ricevuti, con un po’ di fortuna, dal Gran Maestro che ci racconterà l’importante ruolo delle logge massoniche nello sviluppo di questo particolare Paese. Un simbolo di Monrovia è ciò che resta del Ducor Palace Hotel. Inaugurato nel 1960, fu uno dei primi hotel cinque stelle in Africa. Situato su una collina rocciosa nel punto più alto di Monrovia, domina l’intera città e il golfo. L’hotel ha ospitato gli eventi sociali dell’élite africana dei primi decenni dell’indipendenza. Nella grande piscina di fronte all’oceano Idi Amin era solito nuotare con la pistola alla cintura mentre la sua amica Miriam Makeba cantava per lui. Con la guerra civile l’edificio è stato saccheggiato più volte: l’hotel è ora abbandonato e chiuso. Ma, trovando il contatto giusto, potremo essere in grado di visitarlo. Nel 2008 il governo ha stretto un accordo con Gheddafi per ricostruire questo hotel. Tuttavia, con la morte di Gheddafi il progetto, come molti altri progetti di sviluppo libici, non è mai giunto a conclusione. L’edificio del Museo Nazionale è un esempio di architettura tradizionale dei Krio. All’interno scopriremo una grande collezione di maschere e oggetti rituali e una permanente fotografica sulla lunga guerra civile svoltasi fra il 1989 e il 2003. Vecchi edifici coloniali e chiese di pietra in stile Krio sono protagonisti di questa coinvolgente visita della città. Pranzeremo e partiremo per Gbarnga.
Giorno 13: LE GRANDI FORESTE – Liberia e Guinea Conakry
Partiremo in mattinata per una giornata di viaggio verso la parte settentrionale della Liberia e verso la più grande regione di foreste della Guinea Conakry. Superato il confine attraverseremo estese piantagioni di albero della gomma (hevea), per raggiungere Nzerekore e Macenta, in un paesaggio collinare e rigoglioso. Dopo cena, usciremo dall’hotel per partecipare a una danza spettacolare: le maschere lasceranno la foresta per danzare alla luce di un grande fuoco….
Giorno 14: UOMINI UCCELLO E PONTE DI LIANE – Guinea Conakry
Una minuscola pista nella lussureggiante vegetazione ci condurrà ad un villaggio isolato per assistere ad una delle più spettacolari e sconosciute danze sacre delle foreste dell’Africa Occidentale: la danza degli uomini-uccello.
Siamo fieri di essere gli scopritori degli uomini-uccello, che, con il volto dipinto in caolino e il corpo coperto di piume, appartengono a una società segreta caratterizzata da una particolare iniziazione tramandata di padre in figlio.
Ritenuti detentori di poteri magici che possono renderli invisibili, gli uomini-uccello sono i migliori messaggeri durante le guerre tribali, poiché capaci di attraversare le linee nemiche senza venire intercettati. Tutto il villaggio partecipa allo spettacolo dove si esibiscono suonatori di tam-tam.
Questa regione nasconde più di un segreto. Tra questi, i ponti di liane sono un capolavoro di tecnologia tribale e possono misurare oltre 70 metri di lunghezza. Questi ponti sono costruiti esclusivamente con materiali naturali, come legno e liane, senza l’uso di chiodi o corde né altre componenti estranee alla foresta. Solo gli iniziati possono raccogliere le liane e il legno per deporlo nella foresta, dove deve essere costruito il ponte. Si crede, infatti, che un potente spirito costruisca il ponte in una sola notte. Arriveremo a Nzerekore dopo una giornata intense.
Giorni 15 e 16: FRONTIERE NELLA FORESTA E MASCHERE DAN – Guinea Conakry e Costa d’Avorio
Partiremo in mattinata da Nzérékoré. Proseguiremo verso il confine con la Costa d’Avorio.
Quando vedremo il monte Tonkpi sapremo di essere vicini alla nostra destinazione. La cittadina di Man, circondata da 18 montagne verdi, è la capitale dei gruppi etnici We, Dan e Guéré, noti per le loro maschere considerate tra i capolavori dell’arte africana. Arrivo in un confortevole hotel che sarà la nostra base due notti.
L’intera giornata sarà dedicata alla scoperta della regione di Man. In un piccolo villaggio, incoraggiate dal ritmo incessante dei tam-tam, le maschere lasceranno la foresta sacra. Nella cosmogonia del popolo Dan, esiste un dio creatore che comunica con gli esseri umani solo attraverso i suoi intermediari: le maschere. Durante la danza delle maschere, la distanza tra il mondo umano e quello spirituale scompare, gli ordini cosmici e sociali vengono ripristinati e gratitudine viene espressa agli dèi e agli antenati. Le maschere Dan sono tra le più raffinate maschere tribali africane, grazie al delicato equilibrio di forme che simboleggiano la bellezza.
L’importante mercato di Man è frequentato anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. È possibile trovare un’ampia varietà di artigianato e, con un po’ di fortuna, autentiche maschere ed oggetti rituali.
Rientreremo a Man per cenare e pernottare.
Giorno 17: TRADIZIONI MAGICHE – Costa d’Avorio
L’intera giornata verrà dedicata a scoprire la cultura tribale e le tradizioni magiche.
Veicoli 4X4 saranno necessari per raggiungere una remota regione dove l’arrivo degli stranieri è ancora un evento raro. La pista attraverso rudimentali ponti fatti di tronchi ci condurrà ad un isolato insediamento abitato dai Gueré le cui maschere sono riconosciute e collezionate per la loro potente forza espressiva. Le maschere danzeranno per il villaggio.
Se siamo fortunati potremo assistere alla rara performance dei Jongleurs, un’antica tradizione che sta scomparendo. Le ragazze iniziate, con il viso dipinto di caolino bianco, si esibiranno in una spettacolare danza acrobatica, “volando” da un danzatore all’altro. Torneremo sulla strada principale per raggiungere la cittadina di Daloa.
Giorno 18: UNA CATTEDRALE NELLA SAVANA – Costa d’Avorio
Oggi avremo una giornata di trasferimento in direzione sud-est, attraverso piantagioni di caffè e cacao. La Costa d’Avorio è il principale produttore di cacao, il secondo è il Ghana ed insieme rappresentano più della metà della produzione mondiale. In un minuscolo villaggio di etnia Guro assisteremo alla danza tradizionale delle maschere Zaouli. Le maschere Zaouli si dice siano ispirate a una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le storie sulle origini sono varie ed ogni maschera può avere la propria storia. L’unicità della danza Zaouli è il movimento raffinato delle gambe e dell’incedere.
Arriveremo nel pomeriggio a Yamoussoukro, villaggio natale di Houphouët-Boigny, primo presidente della Costa d’Avorio indipendente e capitale del Paese dal 1983. Qui, il sogno ivoriano degli anni ‘70 e ‘80 si è fatto realtà. Il sogno di un paese che, seppur privo di importanti risorse naturali, è riuscito a creare la più florida economia dell’Africa francofona, al punto da rivaleggiare in stile architettonico e dimensioni con le capitali europee.
Visiteremo la Basilica di Nostra Signora della Pace, una copia più ampia di San Pietro a Roma ed il più grande edificio cristiano al mondo. I marmi e le vetrate che caratterizzano la chiesa la rendono un monumento simbolo della storia contemporanea del Paese. Girovagando tra gli immensi boulevard poco trafficati del centro, tra le buche nell’asfalto e qualche gallina in mezzo alla strada, altri aspetti caratteristici ci colpiranno: giganteschi palazzi del governo, un hotel di 14 piani, e persino un laghetto artificiale abitato da coccodrilli, il tutto in uno stato di grande abbandono. Quello che più impressiona è la sensazione di vuoto per il nulla che circonda questa illusione… Nonostante il titolo di capitale, i ministeri, le ambasciate e la stessa presidenza della repubblica sono rimasti ad Abidjan.
Giorno 19: ABIDJAN, GRATTACIELI E LAGUNE – Costa d’Avorio
Partenza per Abidjan che raggiungeremo in tarda mattinata percorrendo l’unica autostrada del paese. Guardando oltre la laguna, vedremo il “Plateau” (il distretto amministrativo ed economico) che si sta sviluppando molto velocemente e verticalmente con i suoi grandi edifici moderni ed i grattacieli, a differenza delle altre città africane che si sviluppano in senso orizzontale. Non c’è molta terra disponibile e la poca presente deve essere continuamente riconquistata dalle acque della laguna Ebrié. Il “Plateau” è circoscritto a ovest dal porto e dalla folla che attende il traghetto e a est dalla silhouette della moderna cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, realizzata in uno spirito avveniristico dall’architetto italiano Aldo Spirito nel 1980.
Nel quartiere di Youpugon incontreremo i Fanico che lavano i vestiti nel fiume e li asciugano sui prati circostanti. Centinaia di tessuti colorati stesi sull’erba creano un gigantesco patchwork.
Il traffico caotico è un risultato negativo del rapido sviluppo economico di questo Paese, che -dopo la guerra civile- ha raggiunto, in alcuni anni, una crescita del 6% del PIL.
Giorno 20: GRAND BASSAM – Costa d’Avorio
Partiremo per Grand Bassam: la cittadella costruita su una striscia di sabbia fra lagune e oceano. Grand Bassam ha conservato gli edifici coloniali del tempo in cui fu la prima capitale di questa colonia. Recentemente, vista la prossimità con la capitale, si è trasformata in luogo di villeggiatura marittima per gli abitanti di Abidjan. La città vecchia offre un’atmosfera particolare: viali poco trafficati ombreggiati da alti alberi, enormi buganvillea ed edifici in bello stile coloniale, come il vecchio palazzo delle poste, gioiello dell’architettura francese di quell’epoca, il Museo dei Costumi nell’ex Palazzo del Governatore… La collezione unica di costumi tribali, maschere, ornamenti e fotografie d’epoca, ci regalerà uno sguardo interessante sulla storia e la cultura del Paese. Terminata la visita, proseguiremo in direzione est fino alla cittadina di Aboisso.
Camere per uso diurno a disposizione prima del trasferimento in aeroporto.
SU RICHIESTA: ESTENSIONE ALL’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS
Per completare la spedizione possiamo organizzare, su richiesta, un’estensione all’arcipelago delle Bijagos, prima della partenza, da Bissau. L’arcipelago, composto da 88 tra isole e isolotti, si trova a circa 40 miglia dalla costa, è un gioiello geografico per la natura e per la ricchezza culturale.
CAPO-SPEDIZIONE: con una lunga esperienza in Africa Occidentale e la conoscenza delle regioni e delle culture locali, assistito da guide locali.
ITINERARIO: Questo itinerario è una spedizione; i partecipanti devono essere flessibili e pronti a godersi gli incontri unici, ma anche alcune situazioni inaspettate che fanno parte dell'”esperienza africana”.
TRASPORTI: una grande varietà di paesaggi, culture ed ambienti naturali va di pari passo con la scelta di diversi mezzi di trasporto, ognuno dei quali è il migliore per scoprire e godere di ogni diverso ambiente.
Via terra: per la maggior parte dell’itinerario sui sentieri e nelle foreste, viaggeremo in veicoli 4WD con aria condizionata, mentre su alcune strade asfaltate viaggeremo in minibus con aria condizionata.
VACCINAZIONI:
Febbre gialla: obbligatoria.
Colera: non richiesta al momento della redazione di questo itinerario, per favore controllate prima della partenza.
Malaria: profilassi altamente consigliata
VISTI
Guinea Bissau: È richiesto un visto ad ingresso singolo; possiamo ottenere il visto all’arrivo in aeroporto. Vi preghiamo di informarci in anticipo.
Guinea Conakry: necessario un visto a doppio ingresso. Visto elettronico: https://www.paf.gov.gn/dnpaf/?page_id=335&lang=en
Sierra Leone: il visto si ottiene in ingresso (costo: 100 Euro).
Liberia, Costa d’Avorio: È richiesto un visto ad ingresso singolo. Il visto elettronico della Costa d’Avorio non è valido per entrare nel paese via terra, si necessita un visto emesso dall’ambasciata.
PASTI:
Pranzi: pasti freddi (picnic) o ristoranti.
Cene: negli hotel si può gustare una grande varietà di specialità. Pasti vegetariani o specifici sono disponibili su richiesta, contattandoci in anticipo.
HOTEL: scelti con cura. Hotel 4 stelle nelle capitali e i migliori disponibili nell’interno dei singoli Paesi, sempre con camere climatizzate e bagno. A causa della possibile mancanza di disponibilità di camere in alcuni hotel, l’accompagnatore potrebbe dover sostituire gli alberghi con altri il più possibile simili.
BAGAGLIO: per la natura dell’itinerario (ricordate le navigazioni in barca ed i campi tendati), si prega di limitare il bagaglio personale a 20 kg, si consiglia di utilizzare bagagli morbidi.
ASSICURAZIONE: obbligatoria per l’assistenza medica (sanità), il rimpatrio, i danni fisici e materiali.
TransAfrica non sarà responsabile di eventuali danni materiali e fisici durante o in conseguenza del tour.
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N.B.: L’itinerario è pensato per vivere luoghi affascinanti dove gli stranieri arrivano raramente. Occorre essere tolleranti e flessibili per apprezzare appieno la natura e la fauna selvatica uniche, l’ospitalità spontanea delle popolazioni locali, la magia e il mistero africani, la metafisica, le cerimonie, le filosofie di vita e le credenze religiose che le persone sono disposte a condividere con noi.
Gli itinerari, le visite, i pernottamenti e le sistemazioni sono soggetti a modifiche, miglioramenti e adattamenti dovuti a: alle maree, ad esperienze recenti e notizie sul campo, cause di forza maggiore. I cambiamenti sono decisi dall’organizzatore. Non siamo responsabili di eventuali ritardi e cancellazioni dovuti a condizioni esterne.