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Festival del Ghana, un tuffo nelle tradizioni

Ghana.

Festival del Ghana, un tuffo nelle tradizioni

Ghana.

Il Ghana è il paese dei festival, specie intorno a capi e re. Profusione di colori e calore,

Funerali Ashanti

Rituale celebrato mesi o anni dopo il decesso per permettere allo spirito del defunto di ritornare con lo status di antenato e divenire  protettore di tutto il clan, in una gioiosa festa di ricongiungimento. I partecipanti esibiscono tessuti rossi e neri. I capi, all’ombra di grandi parasole colorati, partecipano alle celebrazioni circondati da tutta la loro corte. Il visitatore, seguendo il protocollo tradizionale, è accettato alla cerimonia per assistere alle danze tradizionali che celebrano le gesta degli antenati ed hanno una marcata simbologia erotica.

Akwasidae presso gli Ashanti

Nel calendario degli Ashanti alcune date vengono celebrate con grandi cerimonie a palazzo reale, cui partecipano centinaia di persone in costumi tradizionali. Il re giungerà in portantina, fra il giubilo della folla, per sedersi sotto un grande ombrello di panni colorati.  Sua Maestà indosserà panni dai vivaci colori e sarà adorno di antichi gioielli d’oro massiccio (i gioielli e le maschere in oro Ashanti sono annoverati fra i capolavori dell’arte africana).
Davanti al monarca si aprirà uno stretto corridoio formato da portatori di spade e custodi di coltelli rituali, guardiani armati di fucili ad avancarica, dignitari con ventagli di piume di struzzo, portatori di chiavi e di feticci. Ai lati del re siederanno i notabili e i consiglieri sotto l’autorità del “Linguista”, con in mano i simboli del potere laminati d’oro. Mentre i cortigiani offriranno i loro doni, i griot o cantastorie reciteranno le gesta degli antichi re. Suonatori di tamburi e di trombe ricavati da zanne d’avorio scandiranno  il ritmo della celebrazione.
Matrone corpulenti, avvolte in tessuti rosso sgargiante, eseguiranno danze tradizionali in un’alternanza di movimenti delicati e spostamenti rapidi. Se presente la “regina madre” si unirà alla festa accompagnata dalla sua corte, totalmente composta da donne.

Iniziazione Dipo presso i Krobo

Il Dipo è un rito di iniziazione femminile che ha lo scopo di trasformare una ragazza in una donna. L’entrata nel mondo delle adulte avverrà seguendo la tradizione e solo coloro che si sottoporranno a questo rito diventeranno (buone) mogli.
Durante la cerimonia, le ragazze compaiono in pubblico nei loro vestiti da cerimonia, le loro teste sono rasate e un pezzo di rafia è legato intorno al loro collo ad indicare che sono le “Dipo-yi”. Il rito si compone di vari passaggi, come il bagno rituale al fiume, l’assaggio di certi cibi e soprattutto l’insegnamento dei compiti della donna. Una volta che il rito si è concluso, le iniziate tornano da un posto segreto ricoperte di collane di perle e bellissimi vestiti. E’ giunto il momento della celebrazione: sono le nuove nate!
I Krobo sono ottimi produttori di perline di vetro ed il festival diventa il momento per esibire al pubblico le loro ricche, autentiche e bellissime collezioni di perle fatte a mano ormai diventate parte integrante della loro cultura.

Millet festival presso i Krobo

Il Millet Festival è una cerimonia che celebra i raccolti, altresì arricchita da una profusione di colori e gioielli.
Il festival consiste in  sette giorni di celebrazioni religiose e sociali, durante i quali il popolo rinnova amicizia, unità, solidarietà ed esprime la propria gratitudine a Dio per tutte le benedizioni ricevute ( raccolti abbondanti, buona salute e protezione contro i nemici).
Il festival inoltre offre ai giovani l’opportunità di conoscere meglio la loro cultura, scambiare amicizie e scegliere la futura sposa / marito.  I capi tradizionali si presentano circondati dalla loro corte ed indossano i loro costumi più belli. Un pubblico entusiasta li accoglie. La sfilata è accompagnata dal suono delle percussioni.

Bakatue a Elmina

Bakatue è il principale festival che si celebra ad Elmina. Letteralmente “Bakatue” signifca “l’apertura della laguna”
Il festival commemora la fondazione della città e durante la celebrazione viene invocata la divinità Nana Benya affinchè continui a proteggere la città. Il Capo Clan e tutti i sacerdoti dei culti tradizionali offrono sacrifici al Dio del fiume e pregano per la pace.
Inoltre si assiste a :
un corteo regale composto  dai capi sontuosamente abbigliati  e accompagnati dalle compagnie Asafo con le loro coloratissime bandiere;
le donne che abbigliate con i   tradizionali kente fanno una gita in barca sulla laguna.
Questo spettacolare festival termina con musica e danze  che si svolgono attorno ai capi.

Aboakyer a Winneba

Conosciuto anche come “festival della caccia al cervo” è organizzato in onore del dio tribale di Winneba.
Durante la cerimonia, la divinità chiamata  Penkye Otu,  riceve un cervo in sacrificio.
La celebrazione nacque circa trecento anni orsono, quando Winneba venne abitata per la prima volta. In quel tempo gli abitanti posero l’insediamento sotto la protezione del loro Dio, che ancora oggi li protegge.  La festa è la rappresentazione della loro gratitudine verso la divinità.
Il festival Aboakyer coinvolge due gruppi: i Tuafo e i Dentsifo che competono tra di loro per addentrarsi velocemente nella boscaglia e cacciare per primi il cervo sacrificale. Armati solo di bastoni, il gruppo che per primo caccia il cervo ritorna di corsa verso casa intonando potenti canti di guerra e di vittoria. Il cervo viene presentato a Omanhene, il quale per tre volte posa il piede nudo sul corpo dell’animale. Al termine del rituale il cervo viene sollevato e trasportato da uomini e canti lungo le vie della cittadina. La destinazione è il santuario di Penkye Otu. L’atto finale della celebrazione riunisce i Tuafo e i Dentsifo che si recano insieme ad offrire il dono al loro dio.

Fetu Afahye a Cape Coast

Cape Coast ha un che di nostalgico. Prima capitale della Gold Coast, ha ospitato per secoli il quartiere generale della presenza militare e commerciale inglese. La popolazione fanti ha solidarizzato con questi “ospiti” occidentali. I destini degli uni e degli altri si solo legati con un vantaggio reciproco.
Il Festival prende il nome da un regno stabilitosi nel 17° secolo nell’immediato entroterra.
Per giorni e giorni riti e processioni propiziano un inizio positivo per il nuovo anno. Gli spiriti del mare sono particolarmente “corteggiati” visto che l’attività numero uno della popolazione è la pesca e tutto ciò che è legato ad essa.
Il cuore del festival si tiene tra venerdi’ e sabato.
Venerdi’ pomeriggio tutta la cittadinanza si ritrova per un sacrificio in onore degli spiriti di Oguaa (Cape Coast).
In serata vengono presentati i nuovi capi della compagnie guerriere, chiamate Asafo. Gli stessi sono gettati in mare, a mo’ di battesimo.
L’indomani una grande processione con i capi, feticheurs e compagnie guerriere percorre le vie della cittadina.
Gli Asafo arborerano le loro bandiere, che tracciano tramite disegni dallo stile “naïf” la storia della loro compagnia.

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