I festival in Costa d’Avorio sono il miglior modo per conoscere la popolazione. Per comprendere le etnie della Costa d’Avorio occorre assolutamente assistere alle cerimonie iniziatiche, alle feste rituali, animate da danze e ritmate dai suoni delle percussioni, dei flauti e delle calebasse utilizzate come strumenti musicali.
Maschere Goli
La danza delle maschere Goli è praticata dall’etnia Baoulè. Nel corso di questa danza due tipi di maschere appaiono nel villaggio: maschere dalle sembianze umane chiamate «kpan» e maschere dal volto a disco chiamate «Kple-Kple». La performance è molto teatrale. Le donne cantano e danzano avanzando verso gli uomini e invitandoli ad avvicinarsi, accogliendo le maschere come se fossero i loro innamorati. Disponendosi a ventaglio danzano gioiosamente dietro le maschere stesse. Le maschere Kple-Kple, in particolare, sono invocate in presenza di un pericolo oppure durante le cerimonie funebri: si crede che abbiano il potere di connettere le persone con il mondo degli spiriti e del soprannaturale e che possano influenzare nel bene o nel male le loro vite.
Maschere Zauli
Nella regione di Bouaké si può assistere alla danza delle maschere Zaouli. Si riporta che Zaouli nacque negli anni Cinquanta del Novecento e che sia ispirata a una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le origini delle maschere sono sempre leggendarie e perciò diverse; ogni maschera può avere la propria storia simbolica.
Iniziazione senufo
La danza delle giovani vergini , chiamata Ngoro, fa parte della iniziazione Poro eseguita dai Senufo. Gli uomini eseguono, invece, la danza Boloy, o danza della pantera, celebrata di ritorno da un periodo d’ isolamento nella foresta sacra .
Maschere Guere, regione di Man
Nella cosmogonia del popolo Guéré esiste un Dio creatore che comunica con gli esseri umani esclusivamente attraverso dei mediatori, le maschere appunto. Durante la danza la distanza tra il mondo degli uomini ed il mondo degli spiriti viene azzerata. Si ristabilisce l’ordine cosmico e si compie un atto di riconoscenza agli Dei ed agli antenati.
Danza dei Jongleurs
La danza dei coltelli, detta anche dei “jongleurs”, prevede dei danzatori che fanno volare in aria i bimbi esponendoli al rischio di cadere sui coltelli: la forza e l’abilità dei danzatori da una parte, e l’imperturbabilità dei bimbi dall’altra, oltrepassano qualsiasi immaginazione. La danza è eseguita raramente in presenza di visitatori stranieri.
Divinazione Komian
Presso gli Akan della Costa d’Avorio il termine Komian si riferisce alla trance, ossia ad una possessione spirituale. Le persone chiamate in questo modo, principalmente donne, sono iniziate a comunicare con il mondo degli spiriti attraverso diversi meccanismi divinatori tra cui il lancio di conchiglie, la visione nell’acqua o la danza. A quest’ultima, sicuramente ila più spettacolare, si fa ricorso in particolari giorni della settimana e per risolvere i problemi più complessi : di fronte all’interlocutore, alcuni dei suoi parenti ed alla folla di curiosi accorsa all’incedere del ritmo dei tamtam, la komian si cimenterà in una danza rituale d’invocazione sino a cadere in trance. E’ la manifestazione dello spirito rivelato “all’apertura della bocca”, al quale la sacerdotessa deve totale abnegazione, che indicherà la natura del problema e la strada da seguire.
Festival Abissa a Grand Bassam
Abissa è la festa principale nel calendario N’zima, di Grand Bassam Celebra il tempo del rinnovamento e del perdono. È dedicata a Nyamie, nome Akan che designa la divinità suprema. La festa dura 14 giorni e per tutto il periodo vengono sospese attività lavorative o cerimonie quali matrimoni e funerali.
La festa è animata da percussionisti che al ritmo frenetico guidano le danze ed i rituali. Il battito del tamburo cosmico libera gli N’zima da tutte le consuete restrizioni e permette loro di parlare liberamente ai leader e tra di loro. È il momento della catarsi collettiva che porta al rinnovamento e alla rinascita dell’intera comunità.
Un’altra particolarità è che durante Abissa gli uomini si vestono da donna e viceversa. Al momento del rituale di accusa-pentimento, le persone si travestono per immedesimarsi in coloro a cui hanno fatto torto. Al termine del rituale tutti sono perdonati dei loro errori.