REPUBBLICA DEL TOGO
Superficie: 56.785 km
Popolazione: 8.608.444 (stima luglio 2020)
Aspettativa di vita: circa 66 anni
Capitale: Lome
Frontiere: a Est con il Benin, a Nord con il Burkina Faso, a Ovest con il Ghana ed a Sud con Oceano Atlantico
Gruppi etnici: principali da nord a sud, stime del 2013-14:
– Kabye / Tem , Para-Gourma / Akan 43%,
– Akposso / Akebu 4.1%, Ana-Ife 3.2%,
– Adja-Ewe / Mina 42.4%,
– Altri togolesi 1 , 7%, stranieri 5.2%, non pervenuto 4%
Religioni: Cristiani 42%, Vudu e religioni tradizionali 33%, Islam 20%, non classificati 5%. Queste cifre vanno prese con cautela, molti Togolesi praticano contemporaneamente sia la religione Cristiana o Mussulmana che una religione tradizionale animista, ma sono classificati come aderenti ad una delle due religioni monoteiste.
Lingua: Francese (ufficiale) Ewe e Mina (le due principali lingue del sud), Kabiye (nel nord)
Sicurezza: con una presenza minoritaria di un Islam dai connotati africani, tolleranti e pacifici, non si si sono mai registrate attività di terrorismo islamico né interne né provenienti dall’esterno. L’attenta vigilanza delle forze di sicurezza nelle zone di frontiera, fanno del Togo un paese sicuro.
Vaccinazioni e pandemie: necessaria la vaccinazione contro la Febbre Gialla ed altamente consigliata la profilassi antimalarica. Il Togo ha registrato solamente 2752 casi totali di Covid 19 (al 19 novembre 2020) includendo il Togo nelle nazioni mondialmente meno toccate.
TERRITORIO, CLIMA E STAGIONI
Il Togo, nonostante la limitata estensione, grazie alla forma allungata da sud a nord, alle diverse catene montuose è un paese vario per climi, culture e paesaggi.
Nel nord dominano ampie savane e Baobab. Nelle zone più settentrionali, limitrofe alle frontiere con il Burkina Faso, dominano altipiani bordati da falesie che nascondono numerose grotte, anticamente abitate. Il massiccio dei monti Kabye si congiunge con la catena dell’ Atakora alla frontiera con il Benin.
Al centro grandi pianure, colline, e montagne animano il paesaggio fra foreste di teck zone boscose bordate a est dalle catene dei monti Togo e Fazao.
Il sud. Il littorale atlantico, parte di quella che fu la “costa degli schiavi” che si caratterizza oggi per vaste spiagge con alte palme da cocco che ombreggiano villaggi di pescatori. La capitale, Lome, dispone di un moderno porto in acque profonde adibito al transito di merci verso i paesi dell’ entroterra. Ad est lungo la frontiera con il Ghana, altipiani montagnosi e foreste che si alternano a piantagioni di caffè e cacao. Nelle zone pianeggianti dominano piantagioni di palma da olio, radure e minuscoli campi di igname e manioca.
Clima: grazie alla disposizione nord-sud del territorio, sono presenti tutte le varianti del clima tropicale. Da un clima arido saheliano nelle savane piu settentrionali alle aree moderatamente secche del centro fino al tropicale umido delle foreste e della costa Atlantica.
Stagioni. Il Togo, con i suoi vicini (Benin e parte orientale del Ghana) si caratterizza per un microclima unico composto da quattro stagioni:
- da novembre ad aprile, grande stagione secca
- da maggio a luglio, grande stagione delle piogge
- da agosto alla prima meta di settembre, piccola stagione secca
- dalla seconda metà di settembre alla fine di ottobre piccola stagione delle piogge.
STORIA
Questo minuscolo paese dell’ Africa Occidentale ha un territorio molto diversificato con spiagge, montagne, pianori, savane e foreste. La grande varietà di geografica e paesaggistica corrispondente ad una grande varietà culturale. Ben 37 differenti gruppi etnici, ogni una dei quali ha la sua lingua, la sua storia, culti, riti e danze ed espressioni artistiche.
Le più antiche tracce umane risalgono alla preistoria. Sono stati trovati utensili dell’ epoca di pietra risalenti a circa 5000 anni fa. Nella parte nord-orientale del paese, nella regione del monte Djapiong sono visibile ripari rocciosi che conservano pitture rupestri risalenti all’ 8° secolo, periodo che coincide con il presunto l’inizio dell’Era del Ferro in queste regioni.
Il territorio dell’attuale Togo si trova fra quelle che furono potenti e bellicosi reami: ad ovest gli Ashanti, est Abomey e Ketou ed a nord i Mossi. Tutti questi reami molto strutturati militarmente erano dediti alle guerre di razzia per la cattura degli schiavi. Il territorio dell’attuale Togo, protetto da massicci e catene montuose, che lo rendevano di difficile accesso è stata una ideale zona di rifugio per numerose etnie che vi si sono stabilite dando via ad una grande varietà etnica.
Il nord, molte delle genti che lo popolano appartengono al gruppo Voltaico-Gourma apparentato alle vicine popolazione degli attuali Burkina Faso e Niger. Molte di queste popolazioni, dedite all’agricoltura ed alla caccia hanno espresso forme di organizzazione sociale orizzontale, basate sul rispetto delle tradizioni e degli anziani. Alcuni villaggi hanno belle architetture d’argilla come i Soukala Kabye e le Tata dei Tamberma. I Tamberma – Ottamaribe vivono sulle montagne fra il Togo ed il Benin in minuscoli “castelli d’argilla”, che sono fra le più alte espressioni architettoniche africane. Definita “architettura sculturale” da architetti d’avanguardia come Le Corbusier che si sono ispirati a queste dimore, costruite a misura d’uomo, dove la funzionalità diventa bellezza, come nei nostri concetti contemporanei di architettura e design.
Al centro del paese nel 17° secolo si sviluppò il reame Tem-Kotokoli di Sokodé. Il reame fu originato dal sovrapporsi di una élite di cavalieri provenienti dal nord, alla popolazione locale. Creando una struttura altamente gerarchizzata controllata dai clan nobili, i discendenti dell’ élite. Nel 19° secolo il reame si convertì all’Islam, pur mantenendo vive forti tradizioni magiche, fra le quali la spettacolare danza del fuoco: gli iniziati, non solamente danzano sulle fiamme ma portano alla bocca grandi tizzoni, masticano e poi ingoiano le braci. Ancor oggi, durante le feste, gli aristocratici cavalieri, sfilano bardati in colorati costumi alternando il uno sfrenato galoppo e raffinati passi di danza eseguiti dai loro cavalli.
A sud del paese, le cittadine di Tado e Notsé hanno dato via a due reami che sono stati i punti focali di dispersione delle etnie del sud. Gli Ewe costituiscono il principale gruppo etnico del sud del paese occupando la fascia costiera ed una parte di entroterra. La storia del popolo Mina racconta di una lunga migrazioni proveniente dalla cittadina di Elmina, di cui portano il nome, situata sulle coste dell’ attuale Ghana. Dopo un percorso durato decenni e costellato da guerre con le etnie incontrate sul cammino hanno potuto installarsi finalmente in un territorio protetto fra spiagge e lagune. Da quell’ epoca il sud é una roccaforte dei culti Voodoo.
Ogni villaggio ha i suoi feticci, celebra iniziazioni, danze e cerimonie con partecipanti in stato di trans.
1471 Arrivo dei primi navigatori portoghesi. Negli anni seguenti i Portoghesi realizzarono un piccolo magazzino fortificato dedicano all’ acquisto degli schiavi a Porto Seguro (attuale Agbodrafo). Il vasto littorale fra gli attuali Togo, Benin e Nigeria prese il nome di “Costa degli Schiavi”.
18° e 19° secolo, l’arrivo degli Afro-Brasiliani. In quegli anni, si calcola che fra 3000 ed 8000 Brasiliani, schiavi liberati, decisero di ritornare in Africa. Creando quella che divenne l’élite in numerosi paesi costieri. Facendo fortuna, dall’ inizio con la tratta degli schiavi e dopo l’abolizione con numerose imprese commerciali. Questa élite ha dato vita a numerose famiglie, fra le più ricche e note della costa, da cui discendono personaggi di spicco fra i quali l’attuale presidente del Benin e Sylvanus Olympio primo presidente del Togo. La famiglia Olympio era fra le più ricche e prestigiose famiglie del paese. Il capostipite Francisco Olympio Silva nato a Bahia arrivo nel 1850 a bordo di una nave negriera. Dapprima si occupò di commercio degli schiavi.
Con l’abolizione della schiavitù e la forte pressione della marina militare britannica contro le ultime navi della tratta, seppe orientarsi verso altre attività. Con i suoi discendenti creò una fortuna diversificata attraverso piantagioni in cui dapprima potevano essere riciclare gli ultimi schiavi, poi in numerose imprese commerciali, e nel nascente settore immobiliare. Con l’arrivo dell’epoca coloniale gli Olympio, seppero dirigere le prime rivendicazioni locali con le amministrazioni coloniali, conciliando pragmatismo commerciale e richieste di una sempre maggiore autonomia.
1884 E’ l’anno in cui inizia quella che diventerà l’avventura coloniale del Togo, il navigatore tedesco Gustave Nachtingal sigla un accordo di protettorato con re Mlapa III monarca di un minuscolo reame sulle rive del lago Togo a poche miglia dalla costa atlantica, questo avvenimento darà a tutto l’entroterra il nome da questa regione. Gli esploratori tedeschi arrivati dopo Nachtingal estesero i territori per oltre seicento chilometri a nord. Ad ovest furono limitati dal Dahomey francese e ad est dalla Gold Coast britannica (attuale Ghana). La penetrazione nella regione del Volta fu facilitata dal fatto che i tedeschi possedevano già una missione a Keta, la Bremen Lutheran Mission. I missionari tedeschi di Keta avevano saputo stringere utili legami di amicizia con i capi tradizionali dell’entroterra.
1890 I tedeschi costruiscono il primo Warf (pontile che permette il carico e lo scarico delle navi) a Lomé.
1905 E’ l’anno in cui grazie alle esplorazioni ed agli accordi stipulati con i capi tribali fu proclamata ufficialmente la colonia tedesca del Togoland . Da quel momento inizio una importante fase di sviluppo ed investimento tedeschi. Una ferrovia costiera ed una ferrovia che dalla capitale raggiungeva il centro del paese permettendo gli scambi commerciali ed il movimento delle genti. Una strada fu tracciata per raggiungere il nord con diramazioni verso i capoluoghi regionali. Le infrastrutture furono sviluppate a uno dei livelli più alti per quell’epoca in Africa. I tedeschi fecero del Togo una colonia modello e l’unico caso, sul continente, di colonia autosufficiente. Il paese non aveva un esercito, che invece nelle altre colonie pesava gravemente sull’economia.
L’unico corpo armato era la polizia composta da agenti locali inquadrarti da ufficiali tedeschi. La colonia tedesca praticava una economia liberale ed i dazi doganali imposti alle merci importate erano di molto inferiori a quelle del vicino Dahomey francese e della Gold Coast Britannica. Dal Togo passavano, le merci per questi paesi. Lome, la capitale, grazie alla sua economia dinamica aveva attirato commercianti dai paesi africani limitrofi, dall’ Europa anche dal Brasile. Lomé fu governata successivamente da tedeschi, inglesi e francesi ed infine Africani. Questi molteplici patrimoni sono all’origine di un’atmosfera cosmopolita che caratterizza questa “capitale di confine” … Anche oggi prosperano gallerie che offrono arte moderna e primitiva, numerose sale per spettacoli, concerti ed una scelta di ristoranti con varie gastronomie che riflettono le molteplici radici della città.
1914 il 6 agosto, l’utopia di un paese senza esercito era, purtroppo, destinata ad infrangersi. La prima azione in Africa della grande guerra 1914-18 fu l’invasione a tenaglia del Togoland concordata ed operata simultaneamente dalle truppe coloniali inglesi dalla Gold Coast e francesi dal Dahomey.
1914 il 26 agosto, dopo una breve resistenza i Tedeschi fecero saltare la radio in grado di comunicare con Berlino ( Hi Teck dell’ epoca) e si arresero alle truppe anglo-francesi.
1916 La Società delle Nazioni divise il paese dando agli inglesi il mandato di governarne i territori occidentali con l’impegno di portarli all’ indipendenza ed ai Francesi la parte orientale con lo stesso impegno.
1956 Le Nazioni Unite affermano che i “territori “devono accedere rapidamente all’ indipendenza.
1957 Il Ghana (ex Gold Coast Britannica) fu la prima colonia africana a raggiungere l’indipendenza, guadagnando grande prestigio davanti agli africani. Un referendum nel Togoland, sotto mandato britannico, ottenne l’annessione di questi territori al Ghana nascente.
1960 febbraio, Sylvanus Olympio, primo ministro e capo del governa rifiuta l’offerta di Kwame Nkrumah, presidente del Ghana e ideologo del Panafricanismo di unificare i due paesi.
1960 il 27 aprile, i territori del Togo Francese diventano indipendenti come Repubblica del Togo.
1961 il 6 aprile, viene eletto Sylvanus Olympio, come primo presidente della Repubblica. Sylvanus Olympio era il leader del movimento indipendentista intenzionato a recidere i legami con la Francia, uscire dal Franco CFA, garantita dal Franco Francese, creare una nuova moneta, questa volta garantita dal Marco Tedesco.
1961, 1962 Sylvanus Olympio trasforma il paese in una repubblica semi presidenziale estendendo i suoi poteri ed abolisce il sistema multipartitico. Le regioni del nord si sentono dimenticate dal nuovo governo composto quasi esclusivamente dagli Ewe, principale etnia nel Sud. Il presidente rifiuta di integrare nel nuovo esercito i veterani, militari di origine togolese, che avevano combattuto nell’esercito francese e che erano ritornati al paese per integrare il nuovo esercito del paese. I veterani erano in grande maggioranza originari del nord Togo.
1963 la notte fra il 12 ed il 13 gennaio, un comando di veterani, guidato da Emmanuel Bodjole composto anche dal giovane Gnassingbe Eyadema fa irruzione nella dimora presidenziale ed uccidere Olympio. È il primo colpo di stato dell’ Africa indipendente. Rumori ne smentiti ne confermati dicono che sia stato Gnassingbe Eyadema ad uccidere Sylvanus Olympio. Queste voci lo rendono popolare sia agli occhi dei militari e degli oppositori. I golpisti non prendono il potere ma creano un Comitato Militare Insurrezionale che chiede al primo ministro Nicolas Grunitsky di dirigere il paese.
1963 il 15 maggio, Grunitsky che era il leader di un partito indipendentista moderato viene eletto presidente.
1967 il 12 gennaio, un colpo di stato guidato da Gnassingbe Eyadema rovescia Grunitsky e prende le redini del paese.
1968 Inaugurazione di un grande porto in acque profonde nella capitale.
1969 il 29 novembre, viene creato un partito unico: Rassemblement du Peuple Togolais (RPT).
1972 il 9 gennaio, Gnassingbe Eyadema divenuto generale vince le elezioni presidenziali.
1974 il 24 gennaio, l’aereo della presidenza si schianta , il poco prima dell’atterraggio, Gnassingbe Eyadema esce indenne. Vengono considerati come istigatori dell’incidente i circoli finanziari stranieri contrari alla nazionalizzazione dell’ industria dei fosfati, la maggiore del paese.
1974 il 24 febbraio, Eyadema annuncia la nazionalizzazione dell’industria dei fosfati.
1979 Nuova costituzione e rielezione di Eyadema alla Presidenza della Repubblica.
1986 la notte del 23 settembre, un nutrito gruppo di mercenari locali, provenienti dal Ghana attacca Lome tentando di raggiungere la presidenza. Spari d’armi automatiche, colpi di mortaio echeggiano tutta la notte e la mattina seguente. Al finire degli scontri in tutta la citta si contano almeno un centinaio di morti, le forze governative riprendono il controllo della capitale. Gilchrist Olympio, figlio del primo presidente del paese e principale oppositore viene sospettato di essere il principale mandante dell’attacco. Il presidente del Ghana, Jhon Jerry Rawlings, di etnia Ewe, è accusato di aver ospitato la preparazione dell’attacco.
1986 il 21 dicembre, Eyadema vince il 3° mandato.
1989 Viene creata la Zona Franca con l’intento di attirare capitali stranieri, che investendo in attività produttive ed assumendo localmente daranno un impulso all’ economia ed all’ occupazione. La Zona Franca offre facilitazioni fiscali a condizione che almeno l’80% della produzione sia destinato all’esportazione. Ad oggi (2020) più di sessanta imprese in diversi settori industriali e di servizi sono attive, creando circa 15.000 posti di lavoro.
1991 il 12 marzo, l’opposizione dichiara uno sciopero generale illimitato che durerà diversi mesi.
1991 In aprile sono numerosi i disordini, con scontri e morti. Nella capitale la notte capita di sentir sparare.
1991 dall’8 luglio al 28 agosto, si svolge la Conferenza Nazionale a cui sono invitate tutte le forze del paese. Viene nominato come primo ministro un rappresentante dell’ opposizione: Joseph Koffigoh ed il multipartitismo è restaurato.
1991 il 27 novembre, un commando militare circonda la sede del primo ministro che accetta di formare un nuovo governo.
1992 il 5 maggio, nel nord del paese viene attaccata l’auto di Gilchrist Olympio che ferito riesce a rifugiarsi in Benin.
1993 il 25 gennaio, manifestazioni e scontri con 16 morti.
1993 il 25 agosto, Eyadema viene eletto per il suo 4° mandato, l’opposizione boicotta le elezioni.
1998 il 21 giugno, Eyadema vince il suo 5° mandato.
1999 il 29 giugno, viene firmato un accordo con l’opposizione.
2005 il 5 febbraio, muore Gnassingbe Eyadema che ha guidato il Togo per 38 anni.
2005 il 7 febbraio, viene investito Faure Gnassingbe, figli del presidente defunto come nuovo presidente.
2005 il 25 febbraio, Faure Gnassingbe dimissiona a seguito di proteste e pressioni.
2005 il 25 aprile, le elezioni confermano Faure Gnassingbe alla Presidenza. Larghi strati dell’opposizione contestano le elezioni e seguono giornate di scontri.
2005 il 27 aprile, l’Unione Africana riconosce le elezioni.
2006 Anno di dialogo con l’opposizione per preparare le elezioni legislative.
2007 Elezioni legislative.
2007 Ripresa della cooperazione con l’Unione Europea
2009 Abolizione della pena di morte.
2009 Rielezione di Faure Gnassingbe.
2010- 2013 Gilchrist Olympio rinuncia ad un’opposizione frontale accettando di partecipare ad un governo di unità nazionale guidato da Faure Gnassingbe. Una faida che durava da cinquanta anni, un conflitto politico con aspetti etnici che aveva opposto in modo anche violento il sud ed il nord impersonati dalle famiglie Olympio e Gnassingbe terminava. Il figlio del primo presidente ed il figlio del militare che lo aveva eliminato si sedevano ad un tavolo per discutere.
2014 Si realizzano importanti lavori di ampiamento del porto di Lome, che è considerato il più moderno della regione. La struttura portuaria include una vasta area di libero scambio in cui transitano le merci destinate a paesi limitrofi, che non hanno sbocco mare, come il Burkina Faso, il Niger, ed il Mali.
2015 il 26 aprile, Faure Gnassingbe viene eletto per il 3° mandato. ,
2019 Con oltre un milione mezzo di container trattati annualmente. Il porto di Lome è, in questo settore, il piu attivo dell’Africa Occidentale.