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Repubblica della Guinea Bissau

Guinea Bissau, News.

Repubblica della Guinea Bissau

Guinea Bissau, News.

REPUBBLICA DELLA GUINEA BISSAU

Superficie: 36.125 kmq
Popolazione: 1.927.104 (stima luglio 2020)
Aspettativa di vita circa 63 anni.
Capitale: Bissau.

Frontiere: a nord con il Senegal, a est e a sud con la Guinea e ad ovest con l’Oceano Atlantico.
Gruppi etnici: Fulani 28,5%, Balanta 22,5%, Mandinga 14,7%, Papel 9,1%, Manjaco 8,3%, Beafada 3,5%, Mancanha 3,1 Bijago 2,1%, Felupe 1,7%,
Religione: Musulmani 45,1%, cristiani 22,1%, animisti 14,9%, non specificato 17,9% (stima 2008)
Lingua: Creolo (lingua franca), portoghese (ufficiale), Pular, Mandingo

Vaccinazioni: Febbre gialla, obbligatoria. Trattamento anti-malarico, assolutamente consigliato.
Visto: Necessario per Guinea Bissau. Il visto può essere ottenuto anche all’arrivo (aeroporto e principali frontiere terrestri).

TERRITORIO, CLIMA E STAGIONI

Quasi tutta la Guinea-Bissau è bagnata quotidianamente da marea montante che raggiungono fino a 100 km nell’entroterra. Nella parte sud-orientale del paese, troviamo l’altopiano del Fouta Djallon.

La Guinea-Bissau comprende l’arcipelago delle Bijagos, il più grande arcipelago d’Africa.

La Guinea-Bissau ha un clima tropicale. Ci sono due stagioni: la stagione calda e piovosa, che di solito dura da giugno a novembre, e la stagione calda e secca. Aprile e maggio sono i mesi più caldi e le temperature possono raggiungere i 90 ° F (metà 30 ° C).

STORIA

Prima del XV secolo, L’area dell’attuale Guinea-Bissau è sotto l’influenza dell’Impero del Mali e diventa un regno tributario noto come Gabu.

1446-47 Arrivano i primi portoghesi; successivamente amministrata come parte delle isole portoghesi di Capo Verde, l’area della Guinea diventa importante per la tratta degli schiavi.
1879 La Guinea-Bissau diventa una colonia separata.

1951 La Guinea-Bissau viene dichiarata provincia del Portogallo.
1956 Amilcar Cabral fonda il Partito africano per l’indipendenza di Guinea e Capo Verde (PAIGC).
1963-74 Il PAIGC lancia la guerra d’indipendenza.

1973 Amilcar Cabral assassinato. Il PAIGC dichiara unilateralmente la Guinea-Bissau indipendente dal Portogallo e le dà il nome attuale.
1974 Il Portogallo concede l’indipendenza della Guinea-Bissau con Luis Cabral, fratello di Amilcar Cabral, come presidente.
1980 Luis Cabral viene estromesso da un colpo di stato militare guidato da Joao Bernardo Vieira.

1990 Il Parlamento revoca lo status del PAIGC come unico partito legittimo.
1994 Vieira viene scelto come presidente nelle prime elezioni libere della Guinea-Bissau.
1999 maggio, soldati guidati dal generale Ansumane Mane rovesciano Vieira.
La giunta militare installa Malam Bacai Sanha, l’ex presidente del parlamento, come presidente ad interim.

2000 gennaio, Kumba Yala viene eletto presidente.
2002 novembre, il presidente Yala annuncia che intende sciogliere il parlamento e indire elezioni anticipate. La mossa arriva in mezzo a una lunga lite con il suo primo ministro.

Settembre 2003, un colpo di stato militare spodesta il presidente Yala. L’amministrazione civile guidata dal presidente ad interim Henrique Rosa e dal primo ministro ad interim Antonio Artur Rosa presta giuramento dopo che i partiti politici e militari hanno concordato di tenere elezioni parlamentari e presidenziali.
2004 marzo, l’ex PAIGC al potere vince le elezioni generali.

2005 aprile, Joao Bernardo Vieira, ex presidente rovesciato nella ribellione del 1999, ritorna dall’esilio in Portogallo.
2005 luglio, Joao Bernardo Vieira vince un ballottaggio alle elezioni presidenziali
2009 marzo, Il presidente Joao Bernardo Vieira viene ucciso.

Luglio 2009, Malam Bacai Sanha vince le elezioni presidenziali con un ballottaggio.
2012 gennaio, il presidente Malam Bacai Sanha muore in ospedale a Parigi. Il capo dell’Assemblea nazionale Raimundo Pereira diventa presidente ad interim.

2012 aprile-maggio, i soldati rovesciano il governo. Il presidente ad interim Pereira e il principale contendente alla presidenza ed ex premier Carlos Gomes Junior vengono arrestati. Viene formato un governo di transizione guidato da Manuel Serifo Nhamadjo. L’ONU impone divieti di viaggio ai leader del golpe e ai principali sostenitori.

2014 maggio, il ballottaggio delle elezioni presidenziali viene vinto da Jose Mario Vaz.
2015-2019 Il presidente Jose Mario Vaz scatena una crisi politica licenziando una serie di primi ministri.
2020 febbraio, l’ex primo ministro Umaro Sissoco Embaló entra in carica dopo aver vinto le elezioni presidenziali, ponendo fine a 46 anni di PAIGC.

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