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2025 – GRANDE SPEDIZIONE: 55 giorni “Un’esperienza da una volta nella vita” da Cotonou a Marrakech

2025 – GRANDE SPEDIZIONE: 55 giorni “Un’esperienza da una volta nella vita” da Cotonou a Marrakech

Giorni:
55
Tipo di viaggio:
Grande spedizione
Gruppo Internazionale
Gruppo:
da 2 a 16 partecipanti
PREZZO per persona:
- GRUPPO DI 6 O PIU' PARTECIPANTI: 17981 €
- Gruppo di 4/5 partecipanti: 21469 €
- Gruppo di 2/3 partecipanti: 28883 €
- Supplemento camera singola: 2410 €
GUIDA: parlante Italiano, Inglese, Francese
Acconto al momento della prenotazione:

8.665,00

L'acconto è inteso come 30% del totale. Per maggiori informazioni, puoi visionare la nostra informativa.

BENIN, TOGO, GHANA, COSTA D’AVORIO, LIBERIA, SIERRA LEONE, GUINEA CONAKRY, GUINEA BISSAU E L’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS, GAMBIA, SENEGAL E LA CASAMANCE, MAURITANIA, MAROCCO E LE PROVINCE SAHARA OCCIDENTALE

Essere in prima linea in una “Grande Spedizione” che parte dalle coste del Golfo di Guinea, attraversa foreste e savane per raggiungere e attraversare il Sahara da sud a nord. L’itinerario attraversa i principali ambienti naturali, culturali e religiosi del continente africano.

PARTENZA: 7 Marzo 2025

PREZZO DA: 17981 €

È possibile prenotare online fino a 30 giorni prima della partenza.
Per prenotazioni entro 30 giorni dalla data di partenza, contattare il nostro team: transafrica@transafrica.biz

Sconto:
Data Partenza:
  • 7 Marzo 2025 - 30 Aprile 2025
Totale: 8665

Offerta Speciale

Descrizione

BENIN, TOGO, GHANA, COSTA D’AVORIO, LIBERIA, SIERRA LEONE, GUINEA CONAKRY, GUINEA BISSAU E L’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS, GAMBIA, SENEGAL E LA CASAMANCE, MAURITANIA, MAROCCO E LE PROVINCE SAHARA OCCIDENTALE

ESPERIENZA. Essere in prima linea in una “Grande Spedizione” che parte dalle coste del Golfo di Guinea, attraversa foreste e savane per raggiungere e attraversare il Sahara da sud a nord. L’itinerario attraversa i principali ambienti naturali, culturali e religiosi del continente africano.

In Benin e Togo, l’itinerario si concentra sulle origini africane del Voodoo per assistere a cerimonie, tam-tam, danze e stati di trance. In Ghana scopriamo l’etnia Ashanti nel momento dei rituali tradizionali, ammiriamo spiagge selvagge e antichi castelli della tratta degli schiavi. Lungo la costa del Golfo di Guinea, viaggiamo tra coste incontaminate e isole selvagge. Attraversiamo foreste e montagne remote dove l’arrivo di stranieri è un evento raro. Negli angoli meno conosciuti della Costa d’Avorio, della Liberia, della Sierra Leone e della Guinea, camminiamo su ponti di liane fino a villaggi isolati, scopriamo foreste sacre, veniamo accolti da capi tradizionali, e forse verremo invitati al consiglio dei notabili… incontriamo cercatori di diamanti all’opera. In Guinea Bissau assisteremo a un “concerto tribale” eseguito dai Griot, discendenti di una stirpe di musicisti e cantastorie risalente al XII secolo. Poi ci godiamo tre giorni di navigazione alla scoperta dell’incontaminato arcipelago delle Bijagos.

Continuando verso nord, il paesaggio cambierà, passando dalla foresta alla savana.

Dopo le maschere sacre e danzanti della Casamance, la sagoma delle moschee sarà il segnale che, come è cambiato l’ambiente naturale, è cambiato anche l’ambiente culturale e religioso, dall’animismo tradizionale a una versione pacifica e locale dell’Islam. In Senegal, Cap d’Almadine è il punto più occidentale del continente africano. In Mauritania, il paesaggio e l’ambiente cambiano di nuovo, passando dalla savana al deserto. Attraversando il Sahara da sud a nord, scopriamo le oasi di Chinguetti e Ouadane, risalenti al XIII secolo.

Continuando nord attraversiamo il Tropico del Cancro, negli ancora misteriosi territori  di quello che era chiamato il “Sahara Occidentale” (oggi Province Sahariane del Marocco) e le sue sabbie vergini. Una regione proibita ai viaggiatori per decenni, dove siamo orgogliosi di essere i primi ad arrivare.

Numerosi elementi peculiari arricchiscono la nostra spedizione:

-seguendo le rotte degli uccelli che migrano verso l’Europa dopo aver svernato in Africa che incontriamo e ri-incontriamo lungo il percorso.

-attraversando il Sahara, ripercorriamo un’antica rotta carovaniera per riscoprire la stessa architettura in pietra migliaia di chilometri più a nord, dall’altra parte del deserto. – anche i graffiti saranno un aspetto comune, da quelli urbani e contemporanei alla preistorica arte rupestre.

Un’esperienza unica da ricordare per sempre: durante questa spedizione poliedrica oltre all’Africa tribale e millenaria saremo in contatto anche con l’Africa contemporanea. Camminare nell’intensa vita cittadina di Accra, Abidjan, Freetown o Dakar: ascoltare in un eccitante mix di cultura urbana, la musica dal vivo, incontrare giovani artisti, sperimentare la cucina fusion.

Il luogo giusto per concludere questa spedizione dal Golfo di Guinea al Nord Africa è Marrakech, antico crocevia, caravanserraglio ed oggi moderna città cosmopolita.

CLIMA. Le date di partenza sono state scelte per godere del clima migliore. La primavera (e il tardo autunno-inverno) sono le stagioni ideali per viaggiare attraverso il Sahara: le temperature sono miti e gradevoli, le notti fresche ma non fredde e le giornate di un caldo ancora mite. L’inizio della primavera (e l’inverno) sono i periodi più freschi della stagione secca nell’Africa occidentale subsahariana.

CONFORT. Il miglior comfort disponibile è d’obbligo per godere di una lunga esperienza di viaggio fuori dai sentieri battuti.

Trasporti: moderni veicoli 4×4 con aria condizionata saranno il principale mezzo di trasporto sui percorsi accidentati e sulle dune, mentre sulle strade principali verranno utilizzati moderni e confortevoli minibus con aria condizionata.

Pernottamenti: in hotel confortevoli, (quattro stelle) nelle capitali; alberghi recenti con camere climatizzate e servizi privati nel resto dell’itinerario. Le sistemazioni sono state scelte privilegiando il comfort, la qualità del cibo, la cordialità del servizio, lo stile architettonico tipico e le posizioni panoramiche. Nelle aree remote del Sahara, godremo di due notti nel nostro campo mobile con grandi tende beduine, tappeti, materassi e sedie. In caso di forti venti di sabbia, sarà allestita una tenda-ristorante per la cena. Un’esperienza di campo ben organizzata sotto le stelle del deserto è un must per una indimenticabile esperienza sahariana.

SICUREZZA. La sicurezza è un fattore determinante. La spedizione si basa sulla nostra lunga esperienza sul campo ed è condotta da esperti capi-spedizione. L’itinerario è sicuro, la nostra rete locale lo monitora costantemente grazie a una presenza permanente sul campo che ci fornisce informazioni aggiornate.

OPPURE UNISCITI A NOI PER UNA DELLE 25 TRATTE DELLA SPEDIZIONE:

  1.  L’AFRICA OCCIDENTALE: 16 opzioni, itinerari da 6 to 34 giorni. Savane e foreste, rituali sconosciuti, tribù e culture nelle regioni sub-sahariane più intriganti.
  2. L’AFRICA OCCIDENTALE ED IL SAHARA: 6 opzioni, itinerari da 14 to 51 giorni. Dalle foreste alle savane e alla traversata del Sahara. Scoprendo una grande varietà di paesaggi, popoli e culture tribali, dai villaggi animisti e dalle maschere sacre ai nomadi del deserto, alle oasi e alle carovane di cammelli.
  3. IL SAHARA: 3 opzioni, itinerari da 12 to 19 giorni. Attraversando il deserto più grande della terra, si scoprono cordoni di dune selvagge, oasi, pastori nomadi e carovane di cammelli.

 L’AFRICA OCCIDENTALE
16 opzioni, itinerari da 6 to 34 giorni

34 GIORNI DA COTONOU A DAKAR.      PREZZO DA: 11659 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno 1 al giorno 34 dell’itinerario
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2025. Arrivo a Dakar il 9 aprile 2025.

28 GIORNI COTONOU – ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS – BISSAU.       PREZZO DA: 9484 €
Benin, Togo, Ghana, COSTA d’AVORIO, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos. Dal giorno 1 al giorno 28 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2025. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2025.

25 GIORNI DA COTONOU A BISSAU.       PREZZO DA: 8467 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau. Dal giorno1 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2025. Arrivo a Bissau il 31 marzo 2025. 

20 GIORNI DA COTONOU A FREETOWN.      PREZZO DA: 6992 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 1 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2025. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2025. 

11 GIORNI DA COTONOU AD ABIDJAN.       PREZZO DA: 2995 €
Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio. Dal giorno 1 al giorno 11 dell’itinerario.
Partenza da Cotonou il 7 marzo 2025. Arrivo ad Abidjan il 17 marzo 2025.

16 GIORNI DA ACCRA A FREETOWN.       PREZZO DA: 5989 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 5 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2025. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2025.

13 GIORNI DA ACCRA A MONROVIA.       PREZZO DA: 4237 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia. Dal giorno 5 al giorno17 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2025. Arrivo a Monrovia il 23 marzo 2025.

26 GIORNI ABIDJAN – DAKAR.       PREZZO DA: 9867 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno 9 al giorno 34 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2025. Arrivo a Dakar il 9 aprile 2025.

20 GIORNI DA ABIDJAN ALL’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS E BISSAU.       PREZZO DA: 7627 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago dell Bijagos. Dal giorno 8 al giorno 28 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2025. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2025.

17 GIORNI DA ABIDJAN A BISSAU.       PREZZO DA: 6356 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea e Guinea Bissau. Dal giorno 9 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2025. Arrivo a Bissau la sera del 31 marzo 2025.

12 GIORNI DA ABIDJAN A FREETOWN.       PREZZO DA: 4093 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 9 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2025. Arrivo a Freetown la sera del 26 marzo 2025.

20 GIORNI DA MONROVIA A DAKAR  .       PREZZO DA: 7994 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal. Dal giorno 15 al giorno 34 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2025. Arrivo a Dakar il 9 aprile 2025. 

14 GIORNI DA MONROVIA ALL’ARCIPELAGO DELLE BIJAGOS ED A BISSAU.       PREZZO DA: 5755 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos. Dal giorno 15 al giorno 28 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2025. Arrivo a Bissau la sera del 3 aprile 2025.

11 GIORNI DA MONROVIA A BISSAU.       PREZZO DA: 4523 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea e Guinea Bissau. Dal giorno 15 al giorno 25 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2025. Arrivo a Bissau la sera del 31 marzo 2025.

6 GIORNI DA MONROVIA A FREETOWN.       PREZZO DA: 2520 €
Liberia, Sierra Leone. Dal giorno 15 al giorno 20 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2025. Arrivo a Freetown il 26 marzo 2025.

 

AFRICA OCCIDENTALE ED IL SAHARA
6 opzioni: itinerari da 14 giorni a 51 giorni

51 GIORNI DA ACCRA A MARRAKECH.       PREZZO DA: 16872 €
Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 5 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Accra l’11 marzo 2025. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2025. 

47 GIORNI DA ABIDJAN A MARRAKECH.       PREZZO DA: 15890 €
Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 9 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Abidjan il 15 marzo 2025. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2025.

41 GIORNI DA MONROVIA TO MARRAKECH.       PREZZO DA: 14295 €
Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale.  Dal giorno 15 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Monrovia il 21 marzo 2025. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2025.

31 GIORNI DA BISSAU-BIJAGOS A MARRAKECH.       PREZZO DA: 9720 €
Guinea Bissau e l’arcipelago delle Bijagos, Gambia, Senegal, Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale.  Dal giorno 25 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Bissau il 31 marzo 2025. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2025. 

23/24 GIORNI DA DAKAR A MARRAKECH.       PREZZO DA: 7550 €
Senegal, Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 32 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Dakar il 7 aprile 2025. Arrivo a Marrakech il 30 aprile 2025. (24 GIORNI).

14/13 GIORNI DA DAKAR A DAKHLA.       PREZZO DA: 4315 €
Senegal, Mauritania ed il Rio de Oro in Marocco. Dal giorno 32 al giorno 45 dell’itinerario.
14 giorni. Partenza da Dakar il 7 aprile 2025. Arrivo a Dakhla il 20 aprile 2025.

 

SAHARA
3 opzioni: itinerari da 12 giorni a 19 giorni

19 GIORNI DA NOUAKCHOTT A MARRAKECH.       PREZZO DA: 6384 €
Mauritania, Marocco e le Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 37 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Nouakchott il 12 aprile 2025. Arrivo a Marrakech la sera del 30 aprile 2025.

15/14 GIORNI DA NOUAKCHOTT A TAN TAN.       PREZZO DA: 4842 €
Mauritania, Marocco e Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 37 al giorno 50 dell’itinerario.
Partenza da Nouakchott il 12 aprile 2025. Arrivo a Tan Tan o Guelmim la mattina del 26 aprile 2025. (15 giorni) 

12 GIORNI DA DAKHLA A MARRAKECH.       PREZZO DA: 3144 €
Marocco e Province del Sahara Occidentale. Dal giorno 44 al giorno 55 dell’itinerario.
Partenza da Dakhla il 19 aprile 2025. Arrivo a Marrakech la sera del 30 aprile 2025.

 

  • Chiedete per i programmi dettagliati.

  • È possibile richiedere qualsiasi diversa tratta, a proprio scelta.

 

Giorno 1: COTONOU – Benin – (Venerdì 7 marzo 2025)
Arrivo all’aeroporto e trasferimento in hotel.

Giorno 2: IL VILLAGGIO SU PALAFITTE – Benin
Lasciamo i nostri veicoli e attraversiamo il lago Nokwe su un’imbarcazione motorizzata per raggiungere Ganvié, il più grande e più bel villaggio africano su palafitte. I circa 25.000 abitanti fanno parte dell’etnia Tofinou e costruiscono le loro case di legno su palafitte di teak. L’allevamento di pesci con un’antica tecnologia tribale è la loro attività principale. Ganvié è riuscito a preservare le sue tradizioni e il suo ambiente nonostante la lunga presenza umana in un ambiente chiuso; il lago non è sovra-sfruttato. La vita quotidiana si svolge nelle canoe scavate che adulti e bambini remano con facilità usando pagaie dai colori vivaci. Da queste canoe gli uomini pescano, le donne espongono le merci al mercato galleggiante, i bambini vanno a scuola e giocano. A Ganvié si dice che i bambini imparino prima a nuotare che a camminare.
Percorrendo chilometri sulla pista dei pescatori tra infinite spiagge gialle, alte palme, capanne di paglia e piroghe colorate, si arriva presto in uno dei migliori resort di questa regione costiera.

Giorno 3: OUIDAH, CULTURA AFRO-BRASILIANA – Benin
La piccola città di Ouidah fu conquistata dal Regno di Dahomey nel XVIII secolo e divenne il principale porto di spedizione degli schiavi. La visita inizia seguendo la “strada degli schiavi” fino alla riva, “la porta del non ritorno” dove gli schiavi venivano spediti nelle Americhe. Ouidah gode di una rara architettura afro-brasiliana, come un mix unico di culture, dove il tempio del pitone si affaccia sulla cattedrale cattolica. L’atteggiamento rilassato della gente del posto si fonde con il fragore delle onde lontane, e il ritmo dei tamburi sembra riportare l’eco mormorante delle colonne di schiavi che si imbarcavano da queste spiagge – un’atmosfera senza tempo descritta da Bruce Chatwin nel suo romanzo “Il viceré di Ouidah”. A piedi visitiamo il Tempio del Pitone e il Forte Portoghese (attualmente chiuso per ristrutturazione), ora un piccolo ma interessante museo sulla storia di Ouidah, sulla tratta transatlantica degli schiavi e sui legami che questo commercio ha creato tra i Paesi costieri dell’Africa occidentale e la cultura Voodoo dei Caraibi.
Tra lagune e oceano, scopriremo il culto di Zangbeto. La maschera di Zangbeto è molto alta e ricoperta di paglia colorata. Rappresenta gli spiriti selvaggi e non umani (le forze della natura e della notte che abitavano la Terra prima dell’uomo). I portatori della maschera appartengono a una società segreta e tengono nascosta la loro identità perché i non iniziati non possano sapere chi sono. Quando Zangbeto danza è un evento per l’intero villaggio. La sua esibizione garantisce protezione contro gli spiriti maligni e la stregoneria. Il movimento rotatorio della maschera simboleggia la purificazione spirituale del villaggio e Zangbeto compie anche “miracoli” per dimostrare i suoi poteri.
Arrivo alla cittadina di Grand Popo.

Giorno 4: VUDÙ- Benin – Togo
Frontiera con il Togo.
Il vudù è la religione principale della zona costiera del Togo e del Benin e le cerimonie autentiche sono comuni: il ritmo frenetico dei tamburi e i canti degli adepti “chiamano” gli spiriti vudù che prendono possesso di alcuni partecipanti. I posseduti cadono in una profonda trance: occhi che si rovesciano all’indietro, smorfie, convulsioni, insensibilità al fuoco o al dolore. Sakpata, Heviosso, Mami Water sono solo alcune delle divinità vudù che possono manifestarsi… Circondati dall’atmosfera magica della cerimonia, capiremo cosa intende la gente di qui quando dice: “Nelle vostre chiese pregate Dio; nel nostro santuario vudù diventiamo Dei!”.

Giorno 5: LOME: CAPITALE COSMOPOLITA ED ELEGANTE – Togo – Ghana
Lome, la vivace capitale del Togo, è l’unica città africana che è stata governata da tedeschi, inglesi e francesi e che ha attirato commercianti da diversi Paesi africani. È anche una delle rare capitali al mondo che confina con un’altra nazione. Questi elementi hanno sviluppato uno stile di vita unico dei suoi abitanti, la sua cucina poliedrica e la sua architettura. Lome è un punto d’incontro di persone, commerci e culture, una capitale cosmopolita ma ancora a misura d’uomo. Visitiamo: il mercato centrale con le famose “Nana Benz”, le donne che controllano il mercato dei costosi “pagne” (tessuti colorati) venduti in tutta l’Africa occidentale; gli edifici coloniali e il più grande “mercato dei feticci” di tutta l’Africa, dove si può trovare un eclettico assortimento di tutti gli ingredienti necessari per pozioni d’amore e intrugli magici. Pomeriggio in auto fino al confine con il Ghana e poi sino ad Accra.
Opzionale, tour notturno di Accra. 

Giorno 6: ACCRA: METROPOLI D’AFRICA – Ghana
Mattinata dedicata alla visita di Accra. La capitale del Ghana ha mantenuto la sua particolare identità nonostante il rapido sviluppo in corso. Esploriamo l’antico quartiere di James Town, abitato dalla popolazione locale, nota come Ga. Il nostro tour si conclude con la visita di un laboratorio specializzato nella costruzione di bare di fantasia. Queste bare artigianali uniche possono assumere qualsiasi forma: frutta, animali, pesci, automobili, aeroplani…. l’unico limite è l’immaginazione! Trasferimento a Kumasi.

Giorno 7: GLI ASHANTI Ghana
Kumasi, la capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti. Gli Ashanti furono una delle nazioni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX secolo, quando gli inglesi annessero il Regno Ashanti alla colonia della Costa d’Oro. Con oltre tre milioni di abitanti, Kumasi è una bella città sulle colline con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi del continente. Qui si possono trovare tutti i tipi di artigianato Ashanti (articoli in pelle, ceramiche, tessuti Kente) e praticamente ogni tipo di frutta e verdura tropicale.
La visita include il Centro culturale Ashanti, una ricca collezione di manufatti Ashanti ospitata in un’interessante riproduzione di un’antica casa Ashanti. Partecipazione a un incontro o a un evento tradizionale della cultura Ashanti.

Giorno 8: ELMINA: UN’ATMOSFERA FUORI DAL TEMPO Ghana
Partenza mattutina per Elmina alla scoperta degli antichi castelli della tratta degli schiavi. Il più antico edificio europeo in Africa, il castello di  “Sao Jorge da Mina”, fu eretto dai portoghesi nel 1482. In tempi diversi il castello è stato utilizzato come magazzino fortificato per il commercio dell’oro, dell’avorio e infine degli schiavi.
Il castello che visitiamo è il risultato di successivi lavori di ampliamento ed è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Di fronte al castello, il porto di pesca con centinaia di colorate e grandi piroghe in legno.

Giorno 9: DALL’ORO ALL’AVORIO – Ghana – Costa d’Avorio
Partenza mattutina. In un antico villaggio, scopriamo i Posuban, santuari delle “compagnie Asafo” dove i “guerrieri” Asafo versano ancora le offerte rituali. I vicoli del vecchio villaggio hanno un’atmosfera unica, che ci riporta all’epoca precedente al periodo coloniale, quando questa regione era il primo luogo di commercio fisso tra gli europei e l’Africa Nera. Ad Axim visiteremo il Forte di San Antonio, costruito dai portoghesi nel 1515 vicino all’estuario del fiume Ankobra, in una regione estremamente ricca d’ oro. Ben fortificato e costruito in un sito naturalmente protetto da una roccia affacciata sull’oceano, questo forte era il principale punto di scambio dell’oro dell’ex Costa d’Oro. Da Axim ci dirigeremo verso il Paese che ha preso il nome dal commercio dell’avorio. Confine con la Costa d’Avorio e arrivo alla città di Aboisso sul fiume Bia.
Cena negli animati ristoranti locali all’aperto della piazza centrale, un’esperienza sicura e gustosa di street food africano.

Giorno 10: GRAND BASSAM – Costa d’Avorio
Arrivo a Grand Bassam: un’antica città costruita su un banco di sabbia tra laguna ed oceano. Era l’antica capitale della colonia francese della Costa d’Avorio e oggi è una località di svago marittimo per gli abitanti della capitale. Grazie ai suoi tranquilli viali ombreggiati da alti alberi, alle grandi bouganville e agli edifici coloniali ben conservati, Grand Bassam ha un’atmosfera speciale. Il vecchio ufficio postale è un gioiello dell’architettura coloniale. Il Museo del Costume, presso l’ex palazzo del governatore, con la sua grandiosa scalinata esterna, è un bell’esempio architettonico e la sua collezione unica di costumi tribali, maschere, ornamenti e fotografie etnografiche offre un interessante spaccato della storia e della cultura del Paese. Si prosegue in direzione ovest verso Abidjan la capitale del paese.

Giorno 11: ABIDJAN, GRATTACIELI E LAGUNE – Costa d’Avorio
Al di là della laguna, il “plateau” (il quartiere degli affari) sta crescendo molto velocemente, non in orizzontale come nella maggior parte delle città africane, ma in verticale, con i suoi grandi edifici e moderni grattacieli. Non rerstando molta terra disponibile, la poca presente deve essere continuamente recuperata dalle acque della laguna di Ebrié. Il moderno quartiere degli affari è delimitato a ovest dal porto e dalle sue interminabili code di persone in attesa di un battello pubblico, e a est dalla sagoma della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Il traffico caotico è il risultato negativo del rapido sviluppo economico del Paese, che ha raggiunto il 6% del PIL dopo la guerra civile. Pomeriggio, partenza in autostrada per Yamoussoukro.

Giorno 12: CATTEDRALE NELLA SAVANA – Costa d’Avorio
Yamoussoukro è la capitale formale del Paese dal 1983, ma è soprattutto il villaggio natale di Houphouët-Boigny, il primo Presidente della Costa d’Avorio indipendente. Qui si è realizzato il sogno ivoriano degli anni Settanta e Ottanta, il sogno di un Paese che, nonostante la carenza di importanti risorse naturali, ha creato la più grande economia dell’Africa occidentale francofona. Visitiamo la Basilica della Vergine della Pace, ispirata a San Pietro a Roma, il più grande edificio cristiano della terra, con alte vetrate colorate uniche nel loro genere. Vediamo ampi viali dove le poche auto cercano di evitare le grandi buche, gli zebù e i polli. Gli enormi edifici governativi, i grandi alberghi alti fino a 14 piani, e persino un lago artificiale abitato da coccodrilli, danno una sensazione di abbandono. In un villaggio assistiamo alle maschere di danza Zaouli. Lo Zaouli è una danza tradizionale della tribù dei Guro. La maschera Zaouli, creata negli anni ’50, è stata probabilmente ispirata da una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le storie sulle origini delle maschere sono varie e ogni maschera può avere una propria storia simbolica. L’unicità della danza Zaouli è il movimento fine e sofisticato delle gambe e dei piedi.

Giorno 13: TRADIZIONI MAGICHE – Costa d’Avorio
Iniziamo il nostro viaggio attraversando alcune piantagioni di caffè e cacao, punteggiate solo da piccoli villaggi. La Costa d’Avorio è il principale produttore di cacao al mondo, il secondo è il Ghana ed insieme rappresentano più della metà della produzione mondiale. Lasciando la strada principale, solo i veicoli 4×4 possono raggiungere i remoti villaggi dell’etnia Guere nella foresta, dove l’arrivo di stranieri è un evento raro. Scopriamo le potenti maschere Guéré che lasciano la foresta sacra per danzare nel villaggio all’arrivo di ospiti importanti. (Se saremo fortunati) si esibiranno i rari ” Jongleurs”: la giocoleria iniziatica delle ragazze è un’antica tradizione che sta scomparendo. Abbiamo scoperto uno degli ultimi villaggi dove viene ancora praticata. Le etnie Dan e Guere sono note per le loro maschere considerate tra i capolavori dell’arte africana.
Arrivo in serata alla cittadina di Man, circondata da 18 montagne verdi, capoluogo di questa regione forestale. Trascorreremo due notti in un confortevole hotel di Man.

Giorno 14: MASCHERE E BELLEZZA – Costa d’Avorio
Intera giornata dedicata alla regione di Man. Se le maschere Guéré sono note per il loro aspetto potente e rude, le maschere Dan sono una delle maschere tribali più belle grazie al delicato equilibrio di forme. In un piccolo villaggio, le maschere emergono dalla foresta venendo verso di noi. Nella cosmogonia del popolo Dan esiste un dio creatore che comunica con gli esseri umani solo attraverso i suoi intermediari, le maschere. Durante la danza delle maschere la distanza tra il mondo umano e quello degli spiriti scompare, l’ordine cosmico e sociale vengono ristabiliti e si esprime gratitudine agli dei e agli antenati.
Il mercato di Man è un importante punto di scambio sia con gli abitanti dei villaggi dalla regione sia con quelli provenienti dalle foreste dei Paesi limitrofi. Sarà possibile trovare una vasta scelta di prodotti artigianali e, con un po’ di fortuna, autentiche maschere tribali e oggetti rituali.

Giorno 15: PONTI DI LIANE – Costa d’Avorio – Liberia
Una strada nella vegetazione lussureggiante ci porterà a un villaggio remoto e a una breve passeggiata fino a uno spettacolare ponte di liane che attraversa un grande fiume nella giungla.
I ponti di liana sono capolavori di un’autentica “tecnologia tribale”. Sono costruiti esclusivamente con materiali vegetali, come legno e liane, senza l’uso di chiodi o corde né di altri materiali estranei alla foresta. Solo gli iniziati possono raccogliere le liane e il legno, lasciandoli nella foresta. Si crede che uno spirito potente costruisca il ponte in una notte. Durante la preparazione di un nuovo ponte non sono ammessi nella foresta né donne né non iniziati, per garantire la segretezza di questa “tecnologia magica”.
Dopo le formalità, attraverseremo il confine con la Liberia in un paesaggio collinare lussureggiante. Arrivo in serata a Gbarnga.

Giorno 16: LIBERIA: LA TERRA DEGLI UOMINI LIBERI – Liberia
Arrivo a Monrovia, la capitale della Liberia, l’unico Paese africano che non è mai stato né colonia né protettorato. La Liberia è stata fondata dai Krio, schiavi liberati e riportati in Africa dagli Stati Uniti. I Krio rappresentano il 5% della popolazione. Sono considerati i creatori della nazione e i principali attori dell’economia e della politica moderna. L’80% della popolazione parla il Krio, una sorta di “pidgin” anglo americano.
Il nostro hotel con vista sull’oceano è il punto di partenza ideale per visitare la città. La massoneria ha un grande impatto sulla storia della Liberia e sulla cultura krio. Visita all’imponente Tempio Massonico. Un simbolo di Monrovia è ciò che resta del Ducor Palace, inaugurato nel 1960 è stato uno dei primi hotel a cinque stelle in Africa. Situato su una collina rocciosa nel punto più alto di Monrovia, domina l’intera città e la baia. L’hotel ospitava eventi e feste dell’élite africana all’epoca delle indipendenze. Nella grande piscina affacciata sull’oceano Idi Amin nuotava tenendo la pistola alla cintura mentre la sua amica Miriam Makeba cantava per lui. Durante e dopo la guerra civile l’edificio è stato saccheggiato più volte, l’hotel è ora abbandonato e chiuso, ma attraverso i giusti contatti, potremmo visitarlo. Nel 2008 il governo aveva stipulato un accordo con Gheddafi per ricostruire questo hotel, ma il progetto, come molti altri progetti di sviluppo libici, non è mai stato portato a termine a causa della guerra che Europa e America hanno operato per rovesciare Gheddafi.
L’edificio del Museo Nazionale è un esempio di architettura Krio. Nel museo scopriamo un’ampia collezione di antiche maschere e oggetti rituali e una mostra fotografica sulle lunghe guerre civili che si sono svolte tra il 1989 e il 2003. Anche i vecchi edifici coloniali e le chiese Krio in pietra fanno parte di questa intrigante visita della città.

Giorno 17: BUNDO: MASCHERE FEMMINILI – Liberia – Sierra Leone
Nella maggior parte dell’Africa, le maschere sono prerogativa maschile, ma tra i Mende e le popolazioni vicine, le maschere Bundo sono appannaggio femminile e hanno un ruolo cruciale nei riti di iniziazione delle ragazze. Raggiungiamo un villaggio per assistere all’uscita delle maschere, un evento che richiama una folla colorata.
Il fiume Mano è un confine naturale tra Liberia e Sierra Leone.
Dopo le formalità di frontiera, proseguiremo su una nuova spettacolare strada nella foresta fino alla città di Bo.

Giorno 18: DIAMANTI – Sierra Leone
La ricerca dei diamanti crea dipendenza almeno quanto il gioco d’azzardo, la possibilità di trovare una “fortuna” può diventare realtà, solo per pochi fortunati. I diamanti hanno avuto un ruolo cruciale nella recente storia travagliata del Paese. La quantità e la qualità delle “pietre” ancora da trovare è importante. Raggiungiamo un villaggio. Dopo aver chiesto il permesso al capo del villaggio, alcuni abitanti ci accompagnano al sito dove possiamo incontrare i cercatori di diamanti. Una persona del posto ci spiega le tecniche artigianali di estrazione e di “lavaggio della sabbia”.
Ci dirigiamo, poi, verso la costa atlantica. Arrivati al villaggio di Kent lasciamo i nostri veicoli per salire su una barca per una breve navigazione verso l’isola di Banana.

Giorno 19: L’ISOLA DI BANANA – Sierra Leone
Intera giornata di circumnavigazione, esplorazione e camminata alla scoperta di un paradiso incontaminato di montagne, foreste primarie, villaggi e spiaggette remote. Per i viaggiatori più intrepidi, la scelta fra un’escursione di 2 ore a piedi nella foresta o il proseguimento della circumnavigazione dell’isola.

Giorno 20: LA PENISOLA DI FREETOWN – Sierra Leone
Una barca locale ci riporta sul continente. Percorreremo la costa alle pendici delle montagne lungo la penisola di Freetown… solo il giallo delle spiagge divide il verde della vegetazione lussureggiante dal blu dell’oceano. Il Paese ha preso il nome da queste montagne, le montagne (Sierra) dei leoni.
Le origini di Freetown: nel 1786 i primi trecentottanta schiavi africani liberati arrivarono in Sierra Leone dall’America, dove avevano combattuto nella guerra d’indipendenza ma al fianco degli inglesi. Dopo aver perso la guerra, gli inglesi li inviarono in Sierra Leone e crearono i primi insediamenti di schiavi liberati. Pochi mesi dopo il loro arrivo, i nuovi arrivati morivano di fame, si ammalavano di nuove e sconosciute malattie ed avevano pessimi rapporti con la popolazione locale, che li sopportava a fatica. Pochi anni dopo, durante la guerra napoleonica, Freetown che sventolava la bandiera britannica fu attaccata da sette vascelli della marina francese e distrutta. I sopravvissuti si salvarono sulle piroghe inviate dai… commercianti di schiavi. Dal 1807, infatti, in seguito all’abolizione della tratta degli schiavi da parte dell’Impero britannico, le navi dei mercanti di schiavi catturate dalla Marina britannica liberarono gli schiavi in Sierra Leone.  Nel 1808 Freetown divenne la capitale della prima colonia britannica nell’Africa tropicale. A quel tempo i Krio, o ex schiavi, erano più di 50.000, creando un’élite che faceva pressione sull’amministrazione britannica per una migliore istruzione. Nel 1845 fu costruita la “Fourah Bay”, la prima università dell’Africa occidentale. Durante il periodo coloniale Freetown era conosciuta come l'”Atene dell’Africa occidentale”.

Giorno 21: MONTAGNE E CONFINI – Sierra Leone – Guinea
Partenza in direzione nord-ovest. Dopo diversi controlli attraversando i valichi di frontiera arriveremo in Guinea e alla città rocciosa città di Kindia. Kindia è una piacevole e importante città commerciale tra e le regioni costiere di Conakry,  le regioni delle grandi montagne de lFouta Djallon e le foreste occidentali. Visita al colorato mercato dove vengono scambiate  merci dall’ intero paese.

Giorno 22: BASSORILIEVI AFRICANI – Guinea
Mamou è la porta del massiccio del Fouta Djalon.
Una strada panoramica ci porta sul versante meridionale fino a Dalaba, ad un’altitudine di 1200 metri.
Il massiccio del Fouta Djalon: grazie al suo clima fresco e salubre, era uno dei luoghi preferiti dai francesi per la villeggiatura in epoca coloniale. Le foreste di conifere sono rimaste a ricordo di quell’epoca. È considerata la zona più spettacolare della Guinea: montagne, altopiani e savane si alternano a profonde valli umide. Questo grande massiccio montuoso è il “serbatoio d’acqua” dell’Africa occidentale. Dalla Guinea scorrono tre fiumi che danno il nome a quattro nazioni: Niger, Nigeria, Senegal e Gambia. In questo territorio vivono i Peul (chiamati anche Fulla o Fulani), famosi per la loro bellezza e considerati i più grandi allevatori di zebù a sud del Sahara.
Visitiamo Dalaba, una piccola e tranquilla cittadina. Interessante è la “casa a palabra” (la casa delle parole) con un bel bassorilievo in puro stile architettonico Peul (Fulla). Qui i capi si incontravano con l’amministrazione coloniale. Visita alla villa costruita dal governatore coloniale e successivamente utilizzata dal primo presidente della Guinea indipendente. Il leader dell’indipendenza era Sekou Touré, uno dei presidenti africani più radicali e anticoloniali; rifiutò qualsiasi collaborazione con i francesi e creò forti legami con l’Unione Sovietica e un’amicizia personale con Ceausescu. Alcune ville utilizzate dai ministri e dagli ospiti di Sekou Touré sono reminiscenze di quel periodo. In una villa oggi in rovina, Miriam Makeba conobbe e sposò Stokley Carmichael, un esule dagli Stati Uniti che fu tra gli ispiratori del braccio armato delle Pantere Nere.

Giorno 23: IL FOUTA DJALON – Guinea
Intera giornata dedicata alla scoperta di Fouta Djalon, dove le montagne incontrano la savana, valli profonde, cascate imponenti incorniciate dalla foresta rendono il paesaggio di una bellezza incontaminata. L’etnia Peul (chiamata anche Fulla o Fulani) proviene da questa zona. I Peul sono noti per la loro bellezza e per essere i migliori allevatori di zebù dell’Africa occidentale. Nel XVII secolo, la Jihad dei Peul (Fulla) è partita da queste montagne, portando i Peul a conquistare la maggior parte della savana fino al Camerun, e sono il gruppo più numeroso delle savane sub-sahariane.
Una grande capanna rotonda di argilla con un tetto d’erba decorato è il luogo in cui si riunisce il consiglio principale e dove vengono nominati i capi tradizionali di tutto il Fouta Djalon; grazie alle nostre conoscenze chiederemo di essere ricevuti dai capi e dai dignitari che siedono in consiglio….
Arrivo serale a Labe, chiamata la “capitale” della regione del Fouta Djalon.

Giorno 24: NEL CUORE REMOTO DELL’AFRICA – Guinea – Guinea Bissau
Partenza presto per una lunga giornata di viaggio. Scopriamo una regione caratterizzata da spazi vuoti e selvaggi, montagne spettacolari ricoperte da una savana boscosa, foreste tropicali secche e insediamenti isolati di Peul (Fulla). Ad un confine remoto entriamo in Guinea Bissau. Arriviamo in serata a Gabu.

Giorno 25: I GRIOT: CANTASTORIE AFRICANI – Guinea Bissau
Partenza al mattino. Lasciamo la strada principale per raggiungere un piccolo villaggio nella regione dei Malinké.
I Malinké sono i discendenti dell’antico Impero del Mali e sono diffusi negli attuali territori di Mali, Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Senegal e Guinea Bissau. I Griot sono un gruppo di musicisti-narratori che risale al XIII secolo, durante l’Impero del Mali. Il villaggio che visitiamo è noto per le famiglie di Griot che si tramandano queste tradizioni da generazioni, fin dai tempi dell’Impero. Noti anche per la loro abilità nella produzione di strumenti musicali, si esibiranno in un concerto per noi. Pranzo e visita di Bafata per scoprire l’antica architettura coloniale portoghese. Arrivo in serata a Bissau, la capitale del Paese.

Giorno 26: BIJAGOS, L’ARCIPELAGO SACRO: LA CAPITALE FANTASMA – Guinea Bissau
Vivete una spettacolare navigazione di tre giorni in motoscafo alla scoperta dell’arcipelago delle Bijagos, della sua natura affascinante e delle sue tribù isolate. L’arcipelago, composto da 88 isole e isolotti, si trova a una media di 40 miglia dalla costa. Le Bijagos sono un “gioiello geografico” per ricchezza naturale e culturale.
Bolama è stata l’ex capitale della Guinea portoghese dal 1871 al 1941, quando è stata trasferita a Bissau. Quando i portoghesi se ne andarono, gli indigeni vennero ad occupare questa città. Oggi la città sta cadendo a pezzi, in parte invasa dalla vegetazione tropicale. Bolama, che è stata costruita secondo il modello di un “Castrum Romanum” (cittadella romana), è ora un mix di grandi viali rettilinei, vuote piazze assolate e letargiche, fontane secche, giardini simili a cespugli ed edifici amministrativi neo-palladiani in rovina. All’ombra delle colonne dell’ex palazzo del governatore, le capre pascolano tranquille; sebbene abitata, questa città gode dell’atmosfera fiabesca di una città fantasma.

Giorno 27: LA CERIMONIA DELLA VACA BRUTO – Guinea Bissau
Mattinata a disposizione per rilassarsi tra la piscina e la spiaggia selvaggia o per passeggiare intorno all’isola esplorando la vegetazione lussureggiante. Pranzo nel ristorante su palafitte del nostro resort, con una scelta di “pescato del giorno” direttamente dall’oceano (presenza di altri piatti, anche vegetariani).
Nel pomeriggio breve navigazione verso l’isola di Bubaque, la minuscola “capitale” dell’arcipelago di Bijagos, con il suo piccolo ma colorato mercato. A causa della lontananza, della mancanza di mezzi di trasporto e del profondo attaccamento dei locali alle loro tradizioni, le tribù Bijagos sono state poco influenzate dal mondo esterno. La vita nei villaggi è caratterizzata da riti di iniziazione e cerimonie segrete. In alcuni villaggi, i giovani uomini devono affrontare un rito di iniziazione di sette anni vivendo in un “convento” senza contatti con le donne. Nell’arcipelago delle Bijagos la vita è ancora regolata dal “ciclo delle stagioni”. Durante la lunga stagione secca, quando il raccolto è terminato, hanno luogo le principali cerimonie. La Vaca Bruto (toro selvaggio) è la maschera più spettacolare delle isole; i danzatori trasmettono alla maschera una presenza realistica inchinandosi e rivolgendosi a terra. Con occhi di vetro smerigliato, corna vere, orecchie di cuoio e una corda che attraversa le narici, tutto trasmette l’idea di un vero animale indomito. Vaca Bruto rappresenta un giovane in pieno possesso della sua forza fisica, ma con un comportamento ancora immaturo perché non ha ancora subito l’iniziazione finale. Tutti gli abitanti del villaggio partecipano a questa affascinante cerimonia.

Giorno 28: VIVERE L’ARCIPELAGO – Guinea Bissau
Mattinata di relax a Ponta Anchaca tra spiagge selvagge e piscina.
Su richiesta, non incluso: partenza la mattina presaper un’escursione all’isola di Orango alla ricerca di una fauna residua di ippopotami che si è acclimatata alla vita sulle isole, che vive prevalentemente nelle paludi d’acqua dolce e che a volte viene vista nuotare nelle acque salate dell’oceano. Tour con guida locale. L’incontro con gli ippopotami non è garantito.
Pomeriggio navigazione verso Bissau.
Un veicolo ci attende per un breve tour della città. Bissau è una piccola ma intrigante capitale, con un’antica architettura ed un’atmosfera portoghese e un enorme forte, ricordo dell’epoca della tratta degli schiavi.

Giorno 29: TRA ACQUA E TERRA – Guinea Bissau – Senegal
La strada ci porta a nord in un ecosistema unico dove i bolon (bracci di mare) penetrano nella terra per più di cento miglia creando una grande area allagata temporaneamente. I confini tra acqua salata, terra e acqua dolce sono incerti e cambiano con le maree. Il 23% del territorio della Guinea Bissau è sommerso durante l’alta marea ed emerge durante la bassa marea. Dopo aver attraversato il confine con il Senegal, arriviamo a Ziguinchor, capitale della regione della Casamance. Ziguinchor è un’affascinante cittadina con un’interessante architettura coloniale francese e un grande mercato.
Cena e pernottamento nell’hotel che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 30: CASAMANCE: RE E MASCHERESenegal
La strada attraversa un paesaggio spettacolare di lagune, mangrovie e piccole isole create dall’estuario del fiume Casamance.
In un remoto villaggio veniamo ricevuti dal monarca di uno dei più antichi regni Diola (Jula). Nelle antiche tradizioni africane, il Re è anche il Sommo Sacerdote che concentra nella sua persona poteri politici e mistici. Dopo la tradizionale offerta di libagioni al limite della foresta sacra, Sua Maestà è lieta di rispondere alle nostre domande sulla storia del suo popolo, sulle regole di un capo tradizionale e sui complicati tabù e significati mistici dell’essere re nella cultura Diola.
Nel pomeriggio ci uniamo alle danze rituali delle maschere sacre di Diola. Le maschere appartengono a una società segreta e l’identità dei danzatori non viene rivelata; si dice che la maschera sia animata dagli spiriti. Tamburi, danze e una folla colorata animeranno il piccolo villaggio all’ombra di grandi alberi di kapok. Ritorno alla nostra base a Ziguinchor.

Giorno 31: GAMBIA ED ORNITOLOGIA – Senegal – Gambia
Attraversiamo il confine gambiano ed arriviamo a Banjul, la capitale del Paese. Visita al museo etnografico.
Pomeriggio breve ma intenso di birdwatching, guidato da un esperto, in diversi ambienti naturali. Il Gambia è una nota destinazione per il birdwatching.

Giorno 32: CERCHI DI PIETRE – Gambia – Senegal
Traversata “molto locale” e colorata, in traghetto, del grande estuario del fiume Gambia per raggiungere la riva nord. La regione tra la sponda nord del fiume Gambia ed il Senegal ha ospitato una delle più grandi civiltà megalitiche del pianeta. Subito dopo il confine con il Senegal lasceremo la strada principale per una piccola pista. Sine Ngayene è il sito megalitico più ricco del pianeta, con 1102 pietre erette.

Giorno 33: L’ISOLA DI GORÉE – Senegal
Arrivo a Dakar per il pranzo in un ristorante del porto, dove si mangia il miglior pesce della capitale (sono disponibili altri piatti). Un traghetto ci porterà sull’isola di Gorée, di fronte a Dakar. L’isola di Gorée era il luogo dove venivano raccolti gli schiavi in attesa di essere spediti nelle Americhe. Completamente restaurata, è una testimonianza di quei tempi. Il clima ventilato, la storia e la vecchia architettura, insieme ai ristoranti e alle boutique, fanno di Gorée una meta interessante e di tendenza per i visitatori locali e stranieri. Il momento giusto per assaporare l’atmosfera di Gorée è il tramonto, quando la folla di visitatori giornalieri e turisti lascia l’isola.

Giorno 34: DAKAR, LA METROPOLI – Senegal
Traghetto per Dakar, la capitale che divenne un importante centro di “rinascimento” politico, artistico e intellettuale durante il periodo dell’indipendenza, ancora oggi è considerata la metropoli più vivace dell’Africa occidentale francofona. Visita del “Musée des Civilisations Noires” che comprende grandi collezioni di arte tribale, di tessuti e di opere di artisti locali contemporanei. Visitiamo, inoltre, il quartiere “Plateau”, il Palazzo Presidenziale, un mercato tipico, la stazione ferroviaria di Dakar-Bamako, totalmente restaurata, un grande esempio di architettura coloniale.
Proseguiamo Lac Retba (che significa Lago Rosa) è un lago di acqua salata circondato da dune. L’acqua è più salata dell’oceano e, a causa dell’alta concentrazione di minerali. Nuotando nel lago si ha la sensazione di galleggiare.

Giorno 35: IL PIÙ GRANDE VILLAGGIO DI PESCATORI – Senegal
Grazie alla guida locale ci avviciniamo ai pescatori che vendono il pesce alle donne del mercato locale, incontriamo gli artigiani che costruiscono le grandi piroghe, i pittori che le decorano con colori vivaci e il Marabout, “santo locale”, per la benedizione magica finale prima di salpare. Se disponibile, saremo ricevuti dal Marabout nella sua grande casa dove ci introdurrà ad alcune antiche tecniche di divinizzazione geomantica e cabalistica.
Trasferimento a Saint Louis, pranzo tardivo in un ristorante per gustare la cucina senegalese, la più nota dell’Africa occidentale. Arrivo in serata all’hotel che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 36: SAINT LOUIS – Senegal
Intera giornata dedicata a Saint Louis, un’affascinante vecchia cittadina che fu la prima capitale delle colonie francesi in Africa occidentale. L’antica città, costruita su due lunghe isole tra il fiume Senegal e l’oceano, ha un clima ventilato. Un’isola è stata la capitale coloniale amministrativa dell’Africa occidentale francese fino al 1902, quando l’amministrazione fu trasferita a Dakar. Antichi edifici francesi e portoghesi, ristoranti, bar, gallerie d’arte conferiscono un fascino unico a questa piccola città isolana. Interessante il museo della fotografia, l’Africa occidentale sub-sahariana ha espresso alcuni grandi fotografi. La seconda isola, vicina all’oceano, è abitata da una grande comunità di pescatori locali. Il modo migliore per muoversi nelle strette vie di St. Louis è il calash (calesse trainato da cavalli), come fanno gli abitanti del luogo.

Giorno 37: IL PARCO ORNITOLOGICO DI DJOUDJ – Senegal – Mauritania
Partenza al mattino presto per il Parco Nazionale di Djoudj, un ambiente unico composto da centinaia di chilometri di terre parzialmente allagate tra il Sahara e l’arido Sahel. Questo “paradiso umido” è il miglior habitat e sito di nidificazione per oltre un milione di uccelli migratori e stanziali. Il Parco nazionale di Djoudj è uno dei tre principali santuari degli uccelli migratori sulla terra e un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Gli habitat umidi protetti attraggono più di 400 specie di uccelli migratori che vivono temporaneamente in questo ambiente speciale. Faremo un’escursione in barca per scoprire un’isola con una sorprendente concentrazione di pellicani.
Proseguiamo fino al confine con la Mauritania. Il paesaggio cambia drasticamente, passando da pianure allagate ad una savana secca ed al Sahara con le sue catene di dune. Arrivo in serata a Nouakchott, la capitale della Mauritania, una recente città circondata dal deserto. 

Giorno 38: NOUAKCHOTT – Mauritania
Dal deserto all’oceano, dall’Africa nera al Sahara.
Come introduzione e riassunto della storia e della cultura mauritana, visita dell’interessante Museo Nazionale che espone reperti archeologici, manufatti, costumi e tessuti dalla preistoria ai giorni nostri. Immagini uniche scattate durante gli scavi di Aoudaghost, la città commerciale e sito meglio conservato del leggendario Impero del Ghana. Il Ghana è stato il più antico impero  conosciuto nell’Africa nera. Risalente al VI secolo, l’impero si trovava nella parte meridionale orientale della Mauritania. A quell’epoca le carovane che trasportavano l’oro verso il Nord Africa partivano da Aoudaghost e passavano per Ouadane e Assa, che scopriremo durante la nostra traversata del Sahara. Pranzo in un ristorante gestito da un gruppo di donne ivoriane per gustare le loro specialità. Pomeriggio i nostri veicoli 4×4 ci porteranno lungo la strada verso nord nel deserto del Sahara, in uno spettacolare paesaggio di dune, fino alla città mineraria di Akjoujt.

Giorno 39: DUNE E MONTAGNE – Mauritania
Partenza mattutina per una giornata intensa ed indimenticabile.
Il percorso sarà dedicato all’attraversamento di uno dei paesaggi più scenici della Mauritania: valli, alte montagne, dune di sabbia gialla, picchi di rocce scure o rosse che nascondono minuscoli villaggi di argilla.
Fuori dalle piste attraverseremo l’Erg Amatlich, un vasto bacino di sabbia che penetra tra le montagne dell’Adrar. Oltre alle infinite dune, la regione raccoglie una grande varietà di paesaggi sahariani come canyon, piccole oasi e palmeti.
Scopriremo reperti littici preistorici, cocci di terracotta, testimonianza silenziosa di persone che vivevano in questi siti molto tempo fa, quando questa regione era una terra verde attraversata da grandi fiumi.
Voci, grida gioiose di donne e bambini ci accolgliranno in remoti campi nomadi e villaggi di argilla nascosti nei canyon, per vivere intensi incontri umani circondati dall’immenso silenzio del Sahara.
Il passo di Tifoujar si affaccia su una vasta e ripida gola, residuo di un antico fiume che termina nell’Oued el Abiod o Valle Bianca. Il marrone scuro delle montagne contrasta con il giallo intenso delle dune che riempiono le valli a perdita d’occhio.
Arrivo serale a Chinguetti, che sarà la nostra base per tre giorni dedicati alla scoperta di una delle regioni più affascinanti del Sahara, tra dune vergini e antiche oasi.

Giorno 40: CHINGUETTI, L’OASI – Mauritania
La cittadella di pietra di Chinguetti risale al XIII secolo ed era un punto di incrocio per diverse rotte carovaniere che collegavano la costa mediterranea all’Africa nera. L’atmosfera della cittadella di pietra, l’architettura, alcune antiche collezioni di manoscritti risalenti al Medioevo e le oasi con i loro “miracoli verdi”: palme e giardini circondati dall’immensità del Sahara sono i punti di forza di Chinguetti. Grandi catene di dune gialle fanno da confine occidentale della cittadella in perenne “lotta” per non essere coperta dalle sabbie.
Il minareto in pietra della la moschea di Chinguetti è il secondo più antico ancora in funzione in tutto il mondo islamico.
Trascorreremo l’intera giornata nella magica atmosfera di questa cittadella del deserto, considerata il gioiello delle oasi mauritane, alla scoperta di due antiche collezioni di manoscritti, tra cui quella di Ould Habott, la più grande della Mauritania.

Giorno 41: OUADANE: LA PIÙ REMOTA – Mauritania
Arriviamo ad Ouadane attraverso un itinerario assolutamente “fuori pista” che segue un Ouadi (torrente secco), alla scoperta di piccole oasi dimenticate e nascoste tra le alte dune.
Ouadane è l’oasi più remota della Mauritania, un avamposto nella parte più vuota del Sahara. Fondata nel 1147, in gran parte in rovina, alcune delle sue case di pietra arroccate su una collina rocciosa circondata dall’immensità del deserto sono ancora abitate. Anticamente questa città era un importante punto di scambio carovaniero tra il Maghreb e l’Africa nera. Il commercio era così fiorente che nel 1487 i portoghesi vi costruirono un deposito  commerciale fortificato. L’architettura in pietra di Chinguetti e Ouadane è un refrain della nostra traversata del Sahara e la riscopriremo quasi mille chilometri più a nord, dall’altro lato del Sahara, in un oggi dimenticato terminal carovaniero sulla via per Marrakech.
Dopo questa affascinante giornata torneremo alla nostra accogliente guest-house di Chinguetti.

Giorni 42 e 43: OASI LUSSUREGGIANTI – Mauritania
Il paesaggio non smetterà di stupirci. Lasciando la pista principale, raggiungiamo una regione di spettacolari montagne, gole e canyon. Uno spazio infinito dominato dall’ocra della terra e dal blu del cielo. All’orizzonte si stagliano le rovine del Forte Saganne, un forte costruito appositamente per ambientare l’omonimo film con Depardieu e Catherine Deneove.
Il sito di Agrour, situato in cima al passo dell’Amogjar, nasconde pitture rupestri con bovidi, cacciatori e pastori.
Terjit, è una delle oasi più particolari e lussureggianti della Mauritania.
Dopo aver attraversato un fitto palmeto protetto da una gola e aver seguito un piccolo ruscello, scopriamo un vasto riparo roccioso dove sgorga acqua di sorgente. Un’atmosfera inaspettata, slegata dal tempo e dalla durezza del deserto. Si prosegue tra sentieri e piste fino alla strada principale per Nouadhibou, sul Golfo di Levrier. Nouadhibou è una cittadina moderna, con un importante porto di pesca internazionale ed il terminal di una ferrovia costruita per trasportarvi il minerale di ferro con il treno più lungo che si conosca.

Giorno 44: TROPICO DEL CANCRO – Mauritania – Marocco
Trasferimento verso nord. Dopo le formalità, attraverseremo alcuni chilometri di “terra di nessuno”. Il confine fra Mauritania e Marocco è una linea teorica nel deserto che “divide la sabbia dalla sabbia”. Dall’altra parte, la postazione militare del marocchina: una zona “molto sensibile” l’unico frontiera aperto tra l’Africa nera e il Magreb. Questa regione faceva parte degli ex territori del Sahara spagnolo. È stata teatro di una lunga guerra tra il Fronte Armato Polisario e l’esercito marocchino. Oggi fa parte del Marocco.
Un cartello nell’immensità del deserto ci indicherà che stiamo attraversando la linea del “Tropico del Cancro”. L’ultima parte dell’itinerario costeggia una spettacolare scogliera che separa le dune dalle onde dell’oceano. Arrivo all’hotel di Dakhla che sarà la nostra base per due notti.

Giorno 45: RIO DE ORO – Marocco
Il Rio de Oro (il fiume dell’oro) è un braccio di mare lungo 40 km e situato tra scogliere e dune. Il paesaggio ed i colori sono spettacolari: il blu intenso dell’oceano, il bianco dei banchi di sabbia, il verde delle alghe ed il giallo delle dune. L’eccezionale bellezza di questo paesaggio rende la penisola di Dakhla un luogo speciale. La cittadina di Dakhla fu fondata dai navigatori spagnoli nel 1502 e fu chiamata “Villa Cisneros” fino a tempi recenti. Escursione al colorato porto di pesca. Scopriremo un litorale unico e mutevole tra oceano e deserto, tra dune e onde: con l’alta marea una grande duna e una collina rocciosa si trasformeranno, temporaneamente, in isole.
Il nostro ristorante preferito sarà presso un allevamento di ostriche: con pesce freschissimo, ostriche e molti altri crostacei direttamente dall’oceano, verdure alla griglia e altro ancora (pasti vegetariani disponibili su richiesta).

Giorni 46 & 47: IL SAHARA OCCIDENTALE: LA PISTA PROIBITA – Marocco
Incontreremo la nostra guida locale, un nomade di una tribù saharawi che ci condurrà per tre giorni attraverso una vera e propria traversata del deserto nel Sahara Occidentale, oggi Province del Sahara  marocchino.  Dalla seconda metà degli anni Settanta, a causa della lunga “guerra delle sabbie”, questa regione è stata off-limits per i viaggiatori. Fino ad oggi non è stato firmato un trattato di pace, ma viene rispettato un cessate il fuoco. Siamo orgogliosi di essere i “primi” a portare intrepidi viaggiatori alla scoperta delle vaste regioni desertiche del Tiris e Zemmour.
Durante questa vera spedizione sahariana, attraverseremo grandi dune e usciremo dalle piste per scoprire pozzi frequentati da lunghe file di cammelli appartenenti ai leggendari nomadi Reguibat.

Giorno 48: DAL DESERTO ALL’OCEANO Marocco
Dopo aver superato il nastro trasportatore automatizzato più lungo del mondo, che trasporta il minerale di fosfato verso l’Atlantico (i fosfati sono la principale risorsa della regione), arriviamo alla citta di  Laayoune, la principale base dello sviluppo economico nelle province del Sahara.
Nel tardo pomeriggio raggiungeremo Tarfaya, sul Capo Juby (di fronte alle Isole Canarie, che distano meno di 100 km). Tarfaya è un’ex base dell’Aeropostale, pioniere, in epoca coloniale, del trasporto aereo di posta dall’Europa all’Africa e all’America Latina. Interessante museo sull’Aeropostale e su Saint Exupéry, lo scrittore-pilota che fu capo posto di questa sperduta base.

Giorno 49: DUNE E LAGUNE Marocco 
La laguna di Naila è un braccio di mare interno, separato dall’oceano solo da una catena di dune che creano un ecosistema unico frequentato da uccelli migratori e stanziali. Con una barca da pesca, esploriamo le sue rive incantate.
Dopo il pranzo in un ristorante locale, visitiamo un forte militare fantasma, che ancora “veglia” su gli antichi confini tra il protettorato del Marocco e il Sahara spagnolo. Avremo l’impressione di essere sul set di un vecchio film della Legione Straniera.

Giorno 50: ESTUARI E PESCATORI – Marocco
Partenza di buon mattino da Tifnidit per attraversare una ripida catena di dune…
La regione dell’estuario del Dra e il Capo Dra sono visitati solo da intrepidi viaggiatori.
Tra le scogliere e l’Oceano Atlantico non ci sono strade asfaltate. Scopriamo piccoli insediamenti temporanei di pescatori, postazioni militari coloniali fantasma, dune e cammelli…
Per il pranzo saremo ospiti dei pescatori, un modo piacevole per contribuire all’economia locale gustando pesce freschissimo alla griglia (disponibile anche piatti vegetariani, se richiesti in anticipo).
Una ripida discesa ci porterà al letto di un fiume in un canyon, unico accesso all’oceano per un’emozionante guida sulla “spiaggia bianca” tra sabbia, onde e stormi di gabbiani che si alzeranno in volo al nostro arrivo.

Giorno 51: TERMINAL CAROVANIERO – Marocco
Guelmim era un importante “terminal” transahariano e nel souk si trovano ancora le tracce del commercio carovaniero. Nella regione di Assa, raramente visitata, abbiamo scoperto la stessa architettura arabo-berbera in pietra che abbiamo già visto più di mille chilometri a sud, sul lato meridionale del Sahara, nelle oasi di Chinguetti e Ouadane. Nell’antichità, queste cittadelle erano collegate a Marrakech da Assa, come scalo di una via carovaniera per l’oro, l’avorio e gli schiavi ,che stiamo in parte ripercorrendo.

Giorno 52: LA VIA DELLE OASIMarocco
Attraversiamo una regione di paesaggi spettacolari, montagne rocciose e grandi oasi. Lasciamo la strada per scoprire un sito d’arte rupestre preistorica: un antico graffito raffigurante un rinoceronte, animale da tempo estinto in questa parte d’Africa, testimonianza di un tempo in cui l’attuale Sahara era una verde prateria. Passeggiata nell’oasi per sperimentare un miracolo verde circondato da un ambiente arido. Pranzo in un ristorante locale.

Giorno 53: DUNE E FOSSILI – Marocco
Itinerario in fuoristrada per attraversare lo spettacolare paesaggio del lago secco di Iriki attraverso una pianura piatta e salata. Scopriamo un antico fondale marino: colline rocciose dove, guardando con attenzione, troveremo fossili risalenti all’epoca antichissima in cui questo era un mare. Le alte dune dell’Erg Chegaga ci sbarreranno il percorso, solo l’esperienza dei nostri autisti ci condurrà in labirinti di sabbia di un itinerario indimenticabile attraverso le ripide dune del margine settentrionale del Sahara, il più vasto dei deserti.

Giorno 54: ARTE RUPESTRE – Marocco
Partenza al mattino seguendo la spettacolare strada che attraversa la Valle del Dra ed i villaggi arabo-berberi.
Visita a un antico sito di arte rupestre. Centinaia di raffinati graffiti risalenti a migliaia di anni fa, testimonianza silenziosa dei popoli che vivevano in queste regioni prima della desertificazione.
Arrivo a Ouarzazate, una grande oasi ai margini del deserto.

Giorno 55: MARRAKECH – Marocco Martedì 30 Marzo 2024
Partenza al mattino per Ait Benhaddou sempre lungo l’antica via carovaniera che collegava Marrakech al Sahara. Nel corso degli anni, in questo Ksar sono stati girati molti film famosi, come Lawrence d’Arabia, Sodoma e Gomorra, Edipo Re,  I gioielli del Nilo, Gesù di Nazareth, Alessandro, Il Gladiatore e altri ancora… Ci dirigeremo a nord per attraversare la spettacolare catena dell’Alto Atlante fra grandi panorami che ci porteranno fino al passo di Tin Tichka (2.260 m). Incontro con i cercatori di gemme locali che ci accompagneranno alla ricerca di ametiste e tormaline…. Con un po’ di fortuna, potremo trovare noi  stessi le nostre gemme. Arrivo a Marrakech in prima serata. Marrakech, tradizionale terminal carovaniero, è il luogo ideale per terminare la nostra odissea o versione moderna delle antiche carovane.
Saranno disponibili camere ad uso diurno in un hotel per un’ultima doccia prima del trasferimento finale all’aeroporto.

 

ESTENSIONI su richiesta

MAROCCO: CITTÀ IMPERIALI ED OLTRE

8 giorni per godersi i classici del Marocco e alcune scoperte uniche, speciali di TransAfrica che daranno un tocco in più.

CAPI- SPEDIZIONE: con una lunga esperienza di accompagnamento fuori dai sentieri battuti dell’Africa occidentale e del Sahara e un’ottime conoscenze delle culture e delle tradizioni locali.

ITINERARIO ESPLORATIVO: Questo itinerario è una spedizione; i partecipanti devono essere flessibili e pronti a godersi gli incontri unici, ma anche alcune situazioni inaspettate che fanno parte dell’esperienza africana.

VISTI: LEGGERE ATTENTAMENTE
Benin, visto elettronico: www.evisa.gouv.bj/en/
Togo, visto elettronico: https://voyage.gouv.tg/
Ghana: richiesto visto ad ingresso singolo. Il visto viene rilasciato dall’ambasciata del paese di residenza.
Costa d’Avorio, richiesto visto ad ingresso singolo. Il visto elettronico per la Costa d’Avorio non è valido per l’ingresso nel paese da frontiere di terra, necessario il visto rilasciato dall’ambasciata competente per il paese di residenza. Richiedeteci la lettera di invito necessaria all’ottenimento del visto.
Guineea Conakry: il visto è obbligatorio e può essere ottenuto richiedendolo sulla piattaforma ufficiale: https://www.paf.gov.gn/dnpaf/?page_id=335&lang=en
Si consiglia di caricare tutti questi documenti anche se non sembrano essere tutti richiesti: copia della prima pagina del passaporto, foto formato passaporto (sfondo bianco, bassa definizione), biglietto aereo completo (anche se non si atterra/parte dal Paese), vaccinazione contro la febbre gialla, tessera di vaccinazione Covid, lettera di invito (quest’ultimo documento sarà fornito da noi).
Assicuratevi che tutti i documenti non superino la dimensione massima di pixel richiesta e verificate che vengano visualizzati nella sessione di upload al momento della domanda. Il costo del visto elettronico è di 80 USD. Vi preghiamo di tenerci aggiornati sullo stato della vostra richiesta.
Sierra Leone: visto ottenibile in frontiera (costo: 100 USD), entrando nel paese via terra. Iniziando il viaggio a Freetown, quindi arrivando in volo nel paese, è necessario un pre-visto: https://evisa.sl/#/home
Liberia: richiesto visto ad ingresso singolo.
Guinea Bissau: è richiesto il visto per ingresso singolo, da ottenere presso un consolato della Guinea Bissau. Il visto viene rilasciato anche alla frontiera al costo di circa 100 Euro.
Sierra Leone: visto ottenibile in frontiera (costo: 80 USD).
Senegal: Il visto non è necessario per molte nazionalità, tra cui: Stati Uniti, Canada e paesi membri dell’Unione Europea. Per alcune altre nazionalità, è richiesto un visto a 2 ingressi, si prega di verificare. Il visto multi-ingresso non viene rilasciato in aeroporto. I visti non vengono rilasciati alle frontiere di terra. Se avete bisogno di un visto per il Senegal, per favore contattateci.
Gambia: Per alcune nazionalità il visto non è richiesto, per altre il visto è ottenibile in frontiera, per altre ancora è necessaria una lettera d’invito. Chiedete a noi al momento della prenotazione.
Mauritania: visto richiesto ed ottenibile in frontiera al costo di 55 Euro.
Marocco: visto non richiesto per i cittadini dell’Unione Europea, di UK, di US, del Canada. Il visto non viene richiesto anche per molte altre nazionalità. Controllate con le autorità competenti.

UNA NOTA IMPORTANTE SUI VISTI ELETTRONICI: Vi preghiamo, dopo la prenotazione, di contattarci e vi invieremo i nostri consigli e suggerimenti su come ottenere i visti elettronici e su quando sono necessarie le Lettere di Invito, anche se non chiaramente richieste. Le regole vengono aggiornate spesso, contattateci e vi invieremo l’ultima versione nota. 

VACCINAZIONI: Febbre Gialla – obbligatoria; profilassi anti-malaria – altamente raccomandata. Colera non richiesta al momento, ma verificate prima della partenza.

BAGAGLIO: trattandosi di un itinerario esplorativo,  con molti trasbordi da veicoli e natanti si prega di contenere i bagagli in approssimativamente 20 kg.

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: NON INCLUSA. Obbligatoria per assistenza medica, rimpatrio, danni materiali e fisici.

TRASPORTI: veicoli 4×4 su strade e piste accidentate e nel Sahara. Minibus sulle strade principali. Tutti i veicoli sono attrezzati alle condizioni stradali africane, hanno l’aria condizionata. Motoscafi sull’oceano, barche locali per l’isola di Banana e per la laguna di Naila.

HOTEL: Scelti con cura, per la qualità del servizio e, ove possibile, per le caratteristiche architettoniche. A causa dell’eventuale mancanza di disponibilità di camere in alcuni hotel, l’accompagnatore potrebbe dover sostituire gli alberghi con altri il più possibile simili. Hotel a quattro stelle nelle capitali e non solo. I migliori hotel disponibili nell’entroterra, sempre con camere climatizzate.

CAMPI MOBILI: Due notti di campo mobile, nella parte più remota del Sahara occidentale. Campeggiare nell’immensità del Sahara è un’esperienza indimenticabile. Grandi tende attrezzate, stuoie, coperte, lenzuola e sedie. In caso di vento verrà montata una grande tenda ristorante per la cena. Verranno installati dei “servizi” portatili.

CAMPO FISSO: Two nights at Banana Island.

PASTI: pranzi: pasti freddi, picnic o presso ristoranti (menu pre-selezionato); cene: nei riustoranti degli hotel (menu pre-selezionato).
Ogni giorno è  inclusa una bottiglia d’acqua durante le visite.

NOTA: L’itinerario è pensato per scoprire luoghi affascinanti, dove spesso la presenza di stranieri è un evento eccezionale. I partecipanti devono essere collaborativi, tolleranti e flessibili per godere appieno della spedizione ed apprezzare la natura unica, così come l’ospitalità spontanea delle popolazioni locali, la magia, la metafisica, le credenze, le cerimonie e la filosofia di vita che i locali saranno disposti a condividere con noi.

Itinerari, visite e pernottamenti possono essere modificati o adattati alle condizioni locali o a cause di forza maggiore. Solo gli organizzatori ed il capo spedizione potranno decidere eventuali modifiche.

Il prezzo include:

  • Trasferimento aeroporto/albergo e hotel/ aeroporto all’arrivo e alla partenza.
  • Trasferimenti e itinerario in veicoli 4WD, minibus e barche.
  • Visite e tour come da programma
  • L’equivalente di una bottiglia d’acqua al giorno durante le visite.
  • Sistemazione in camere standard, come da programma.
  • Tutti i pasti, dalla colazione del Giorno 2 alla colazione dell’ultimo giorno della spedizione.
  • Biglietti d’ingresso a parchi, concessioni, aree protette e siti culturali.
  • Cassetta di pronto soccorso
  • Tutti i costi di servizio e le tasse

 

Il prezzo non include:

  • Voli internazionali
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto in anticipo (prima) e/o in ritardo (dopo l’ultimo giorno).
  • Spese per visti.
  • Qualsiasi pasto o visita turistica diversi da quelli specificati.
  • Acqua minerale e bevande nei ristoranti e negli hotel.
  • Facchinaggio
  • Spese per foto e video personali.
  • Assicurazione personale e di viaggio (obbligatoria).
  • Mance per autisti, guide e personale alberghiero.
  • Costi relativi a ritardi nel programma o smarrimento del bagaglio.
  • Qualsiasi voce di natura personale come telefonate, lavanderia, ecc.
  • Tutto ciò che non è indicato come incluso

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