Descrizione
GHANA
Aboakyer Festival, noto anche come “festival della caccia all’antilope”, organizzato in onore del Dio tribale di Winneba, un’occasione favolosa per vivere il culmine di un festival Fanti.
Il festival Awukudae si celebra intorno ai capi tradizionali ashanti per beneficiare della costante protezione degli spiriti guardiani e anche per rafforzare l’unità tra il popolo e i suoi capi. È un’occasione unica per assistere a una cerimonia di corte molto colorata in uno degli ultimi regni africani che ha mantenuto inalterati tutti i suoi rituali.
La regione di Krobo è famosa per le sue perle e per i suoi riti di iniziazione, che si applicano alle ragazze.
Dipo è il nome del “processo” attraverso il quale una ragazza diventa una donna adulta, pienamente integrata nella sua società.
Giorno 1: Accra In
Arrivo e trasferimento all’hotel
Giorno 2 : Metropoli, Accra – Winneba (80 km – tempo di trasferimento 3h)
Grande città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità che si riflette sia nei quartieri moderni, che in quelli più vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali.
I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie d’ Africa Ocidentale
Di fronte all’oceano si organizza la vita dei quartieri autoctoni. James Town: l’insediamento originale della capitale abitato dalla popolazione Ga. Oltre a goderne l’atmosfera, visiteremo i resti del periodo della tratta e l’antico faro.
Oltre Osu, sede del palazzo presidenziale, si trova il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro, creano bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali… Questi bizzarri manufatti oltre ad essere apprezzati localmente, fanno mostra di sè in prestigiose esposizioni internazionali.
In programma anche una visita al Museo Nazionale, una delle prime opere del Ghana indipendente. L’idea che ispira il Museo è quella di mettere in relazione l’arte del Ghana con il resto del continente e di dimostrare l’esistenza di una storia africana come parte della storia generale dell’umanità.
Trasferimento fino a Winneba.
Una passeggiata in città ci permetterà di assistere all’allestimento della cerimonia e di avere le ultime notizie sul programma per il giorno successivo.
Proseguiamo per pochi chilometri fino al nostro hotel.
Giorno 3 : Festival Aboakyer, Winneba (vari trasferimenti)
Partecipiamo al festival dell’Aboakyer
Durante la cerimonia, la divinità, chiamata Penkye Otu, riceve un’antilope in sacrificio.
La celebrazione nacque circa trecento anni orsono, quando Winneba fu fondata. In quel tempo gli abitanti posero l’insediamento sotto la protezione del loro Dio, che ancora oggi li protegge. La festa è la rappresentazione della loro gratitudine verso la divinità. Il festival Aboakyer coinvolge due gruppi: i Tuafo e i Dentsifo che competono tra di loro per addentrarsi velocemente nella boscaglia e cacciare per primi l’antilope sacrificale. Armati solo di bastoni, il gruppo che per primo prende l’antilope ritorna di corsa verso casa intonando potenti canti di guerra e di vittoria. L’antilope viene presentata a Omanhene (capo della città), il quale per tre volte posa il piede nudo sul corpo dell’animale. Al termine del rituale l’antilope viene sollevata e trasportata da uomini, accompagnati da canti lungo le vie della cittadina. La destinazione è il santuario di Penkye Otu.
Giorno 4 : Castelli della Tratta, Winneba – Axim (220 km – tempo di trasferimento 5 h)
Trasferimento lungo la costa fino a raggiungere Elmina.
Elmina, la più antica e vasta costruzione europea a sud del Sahara.
Elmina: un nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz approdarono qui con dodici caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati anche alla possibilità di acquisto della polvere d’oro. Così ebbe inizio la storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, che oggi festeggiano il record di oltre cinque secoli di continui contatti e commerci tra africani ed europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da portoghesi, olandesi, inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato inizialmente come fattoria fortificata per rifornire di verdure, frutta e cibo fresco le navi che facevano rotta lungo la via delle Indie, e nello stesso tempo come base per l’acquisto della polvere d’oro, dell’avorio, e dei legnami pregiati. Nel XVIII secolo il castello raggiunse la sua estensione attuale quando divenne uno dei principali centri di raccolta degli schiavi da inviare nelle Americhe. Oggi è riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. La cittadella d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace ed unica.
In una città vicina scopriremo i Posuban, santuari delle compagnie Asafo dove i guerrieri Asafo versano ancora libagioni.
Giorno 5 : Villaggio su palafitte, Axim – Nzulezo e ritorno (120 km – tempo di trasferimento 3 h)
Questa mattina ci dirigiamo verso Nzulezo e visitiamo l’interessante villaggio su palafitte.
Saremo accolti da una popolazione ospitale. La navigazione su piroga per raggiungere il villaggio è fantastica. Siamo circondati da vegetazione topicale. Ci accompagnano verde e blu in tutte le loro variazioni.
Visita del castello portoghese di Axim. Si tratta del più antico, dopo quello di Elmina. Costruito nel 1516, secondo uno stile architetturale dell’epoca, giace su una roccia che domina l’oceano. Il borgo che lo circonda conserva tratti che ricordano tempi in cui Africani ed Europei hanno coabitato, stabilendo solidi affari commerciali.
Giorno 6 : Città giardino, Axim – Kumasi (300 km – tempo di trasferimento 6 h)
Questa mattina ci dirigiamo verso nord.
Benvenuti nella regione Ashanti: il Regno dell’oro. L’Africa occidentale ha esportato l’oro in tutto il mondo per secoli e oggi Obuasi è uno dei siti più importanti per l’estrazione dell’oro in Africa occidentale.
Raggiungeremo Kumasi nel pomeriggio.
Kumasi è una città che vanta un passato ma anche un presente. Un passato, imperniato sui re ashanti, che dalla fine del XVII secolo ad oggi hanno mantenuto vive le tradizioni e gli splendori di questo popolo; il presente, rappresentato da floride attività economiche, che traggono profitto dalle opportunità offerte dalla foresta e dalle miniere d’oro soggiacenti. Il Ghana è stato per anni il più importante produttore mondiale di cacao, (oggi con la Costa d’Avorio, rappresentano più della metà della produzione mondiale). A ragione dei suoi giacimenti, il Ghana è stato chiamato per secoli, fino all’ indipendenza, la “Costa d’Oro”. Le foreste abitate dagli Ashanti sono la regione a maggior produzione d’oro e di cacao del paese.
L’incontro con Kumasi, città fra le colline, inizierà con la visita del vastissimo mercato, che si snoda per chilometri. Di interesse i tipici Kente, panni coloratissimi tessuti a mano, perle di vetro, vasi, terrecotte ed una grande varietà di frutta e legumi tropicali.
Visita al centro culturale ashanti che, in un edificio dalle architetture tradizionali, contiene una pregiata collezione di antichi manufatti: tessuti, testine di terracotta, bronzi, statue lignee, armi, ed i famosi gioielli d’oro massiccio ancora oggi usati nelle grandi occasioni.
Se in svolgimento, potremo assistere ai “funerali ashanti”, che in realtà sono una celebrazione festosa. I partecipanti, vestiti in magnifiche tenute nere e rosse, si danno appuntamento per un ultimo ricordo ufficiale del defunto, morto forse da qualche anno. Intrattenuti dalla musica e dalle danze tradizionali, essi presentano le loro condoglianze ed i loro doni alla famiglia del defunto. Se lo stato della famiglia lo permette i doni possono essere molto ricchi e sono esibiti con orgoglio. Compaiono allora dei pendenti d’oro, offerti al congiunto o ai figli. I funerali terminano al tramonto del sole in un clima disteso e festoso.
Giorno 7: Festival dell’Awukudae, Kumasi (vari trasferimenti)
Visitiamo il Museo del Palazzo Reale che ci aprirà le sue porte, esponendo una collezione unica di souvenir Ashanti.
Partecipiamo poi al Festival Reale: Awukudae.
Nel calendario Ashanti, ogni anno alcuni giorni sono riservati ad una particolare celebrazione intorno ai capi
Durante la cerimonia il “nana” siede sotto un grande e variopinto parasole, indossa tessuti vivaci. Davanti al capo si apre uno stretto corridoio formato da portatori di spade e custodi dei coltelli rituali, guardiani armati di fucili ad avancarica, dignitari con ventagli di piume di struzzo. Ai lati del re siedono gli anziani e i consiglieri sotto l’autorità del “portaparola”, il linguista regale, che tiene in mano i simboli del potere ricoperti d’oro. Mentre i cortigiani offrono i propri doni, i griots (cantastorie) recitano la storia dinastica dei re Ashanti. Suonatori di tamburi e di trombe d’avorio scandiscono il ritmo della celebrazione. Danzatrici corpulente, avvolte in tessuti rosso sgargiante, eseguono danze tradizionali caratterizzate da un’alternanza di movimenti delicati e di spostamenti rapidi da una parte all’altra della scena. Vivremo l’atmosfera, il sapore, lo splendore dei grandi monarchi delle foreste.
Giorno 8 : Templi e piantagioni di caacao, Kumasi- Akosombo (280 km – tempo di trasferimento 6 h)
Oggi trasferimento nella regione orientale.
Uscendo da Kumasi, ci fermeremo al Santuario tradizionale di Besease. Questo tempio animistico è noto come l’esempio più interessante e ben conservato di architettura tradizionale Ashanti. Fu costruito nel 1850.
Vicino a Koforidua, il Cocoa Reaserach Institute of Ghana, fondato nel giugno 1938 e che collabora con Peace Corps, Ghana Tourism Authority, SNV Netherlands Development Organisation, rappresenta un’interessante opportunità di ecoturismo.
Il Bunso Arboretum presenta un’area di foresta semi decidua con alberi indigeni, e specie arboree da legno introdotte in Ghana dall’esterno.
Nel tardo pomeriggio, gita in barca sul fiume Volta per ammirare l’ambiente tropicale e visitare villaggi di pescatori. Il fiume Volta è stato chiamato così da commercianti d’oro portoghesi. Una volta attraversato il ponte Adomi, ci troveremo di fronte alla famosa diga di Akosombo…
Giorni 9-10 : Iniziatione Dipo e perline di vetro, (vari trasferimenti, distanze variabili a seconda della location del Dipo)
Ci dirigiamo verso la regione Krobo per assistere al Festival del Dipo, il più importante evento tradizionale della regione.
Il Dipo è un rito di iniziazione femminile che ha lo scopo di trasformare una ragazza in una donna. L’entrata nel mondo delle adulte avverrà seguendo la tradizione. Solo coloro che si sottoporranno a questo rito diventeranno (buone) mogli. Le ragazze affrontano diversi riti, test e prove per dimostrare sia la propria verginità che il loro essere pronte per diventare adulte.
Durante l’ultima parte del rito, le ragazze sono vestite elegantemente: perle colorate ricoprono le parti superiori altrimenti nude, mentre dalla vita alle ginocchia sono coperte da bellissimi tessuti.
Durante la cerimonia, le ragazze compaiono in pubblico nei loro vestiti da cerimonia. Le loro teste sono rasate e un pezzo di rafia è legato intorno al loro collo ad indicare che sono le “Dipo-yi”. Il rito si compone di vari passaggi, come il bagno rituale al fiume, l’assaggio di certi cibi e soprattutto l’insegnamento dei compiti della donna. Una volta che il rito si è concluso, le iniziate tornano da un posto segreto, ricoperte di collane di perle e bellissimi vestiti. E’ giunto il momento della celebrazione: sono le nuove nate!
Potremo assistere anche ad una cerimonia vudù.
Un villaggio sperduto tra le alte erbe della savana. Al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e al suono dei canti incantatori, qualche danzatore cadrà in una profonda trance: occhi ribaltati, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altri vudù palesano la loro presenza prendendo possesso dei loro adepti. In questo luogo, circondato dall’atmosfera incredibile delle celebrazioni Vudù, finalmente avremo la possibilità di comprendere ciò che il popolo afferma: “nelle vostre Chiese voi pregate Dio, noi nel nostro santuario Vudù diventiamo Dio!”
I Krobo sono ottimi produttori di perline di vetro ed il festival diventa il momento per esibire al pubblico le loro ricche e pregiate collezioni di perle fatte a mano.
Gli artigiani continuano a produrle con le stesse tecniche vecchie di secoli. Scarti di vetro vengono ridotti in polvere ed inseriti accuratamente in stampi sempre differenti, fatti di argilla e ricoperti di caolino. Cotte in forni di argilla, le perline vengono rimosse, lavate e rifinite. In seguito verranno decorate ed infilate in collane o braccialetti…
Giorno 11 : Accra out, Akosombo – Accra (110 km – tempo di trasferimento 3 h)
In mattinata, parteciperemo alla fase finale del Dipo come da programma e poi torneremo in auto ad Accra.
Saranno disponibili camere in day use fino alle 18.00 prima del trasferimento finale all’aeroporto.